La Procura di Napoli sta indagando sulle nozze tra il noto cantante neomelodico Tony Colombo e la vedova di Gaetano Marino, boss del clan degli scissionisti ucciso in un agguato il 23 agosto del 2012 sul lungomare di Terracina nell'ambito della faida di Secondigliano.
I carabinieri si sono recati negli uffici del Comune, a Palazzo San Giacomo, del comando della polizia locale e di due Municipalità per acquisire tutti i documenti le istanze e permessi richiesti per usufruire di spazi comunali per festeggiare le nozze.
Il matrimonio fra il cantante e Tina Rispoli, celebrato nel Castel Nuovo, è stato preceduto da un addio al nubilato in piazza del Plebiscito, protrattosi fino a tarda ora, successivamente sanzionato per oltre duemila euro dall'amministrazione comunale partenopea "per mancanza di licenza di esercizio per il pubblico spettacolo e per assenza di nulla osta per l'impatto acustico".
Per la festa, inoltre, è stato anche allestito un palco abusivo. E anche per questo è stata elevata sanzione. Tra le violazioni figurano anche il passaggio di una carrozza tirata da cavalli e preceduta da giocolieri lungo corso Secondigliano che avrebbero intralciato la circolazione stradale.
Multe per l' impatto acustico e per l'occupazione abusiva di suolo pubblico in piazza Plebiscito sono state elevate al cantante. Gli agenti dell'Unità Operativa Chiaia della Polizia Municipale hanno inflitto a Capuozzo una multa di 2 mila euro per "mancanza di licenza di esercizio per il pubblico spettacolo" e per la mancanza del nulla osta per l' impatto acustico. Il palco allestito per il concerto di Tony Colombo - secondo quanto ricostruito dalla Polizia Municipale - aveva inoltre comportato l' occupazione abusiva di 36 metri quadri di suolo pubblico, motivo per il quale al cantante è stata inflitta una multa di 173 euro, oltre all'obbligo del pagamento della Cosap (Canone per l' occupazione di spazi ed aree pubbliche) per 30 mila euro. Sanzionato anche il conducente della carrozza con cavalli e giocolieri che ha trasportato gli sposi al corso Secondigliano.
«Posso confrontarmi con l’assessore Clemente e col sindaco De Magistris su tutto quello che vogliono. Ho ringraziato il Comune di Napoli per la gentile concessione alla fine del video del mio nuovo singolo. Vi pare che uno come me, abituato ad organizzare concerti, feste, etc., non fa i permessi?». Così il cantante neomelodico Tony Colombo replica alle dichiarazioni dell’amministrazione comunale sugli abusi che avrebbe commesso e sulla mancanza di autorizzazioni per le sue sfarzose nozze.
«Tra l’altro - aggiunge il cantante - il sindaco De Magistris aveva manifestato l’intenzione di officiare il mio matrimonio, poi ha comunicato che in quella data avrebbe avuto altre cose da fare». «Guarda caso - prosegue Colombo - le polemiche sui permessi per la realizzazione del flash-mob sono venute fuori il giorno del mio matrimonio. A scoppio ritardato! Io mi sono sposato il 28 marzo, il flash-mob a piazza del Plebiscito è stato realizzato il 25 marzo. Sono passati tre giorni in cui sui social e sui giornali si parlava in modo favorevole di questa
mia iniziativa».
«Il pregiudizio - aggiunge il cantante - è anche a monte dello spostamento della manifestazione «Cento passi per il 21
marzo» in altra sede. «Ci tengo a puntualizzare - conclude Tony Colombo - che da tempo si sapeva che il mio matrimonio sarebbe stato officiato al Maschio Angioino. L’assessore Clemente ha dichiarato ai giornali di essere stata avvisata la sera prima. Deduco che c'è un difetto di comunicazione interna al Comune e che l’assessore non legge giornali e contenuti social che da mesi riportavano la notizia».
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