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Codacons, il calendario Italienza e la polemica di Calenda sulle modelle: "Coperte solo da una mascherina"

Tiziana Luxardo firma il nuovo calendario Codacons per il 2021, dal titolo "Italienza". Nella parola, simbolica fusione di italianità e resilienza, è racchiuso il significato del progetto dedicato alla voglia di riscatto del Paese alle prese con la pandemia. Da molti anni Luxardo realizza con il Codacons campagne di sensibilizzazione su importanti tematiche sociali, tra cui il contrasto al bullismo e la lotta alla violenza sulle donne. Da questo sodalizio sono nati progetti come 'Siamo uomini o caporali' (2016), contro lo sfruttamento e la violenza sulle donne nelle campagne italiane; 'Bulli e pupe' (2017) sul tema del bullismo, 'Il riscatto di Afrodite' (2018) sulla sessualità vista dagli occhi dei disabili, 'All'alba vincerò' (2019), contro la ludopatia; 'Si selfie chi può' (2020) sull'uso inconsapevole dei social network.

Il calendario

Protagoniste delle dodici tavole in bianco e nero, tratto distintivo dello stile dei lavori della fotografa romana, altrettante ragazze che posano simbolicamente in una cartolina con tanto di francobollo (immagine di un borgo o piccolo comune italiano), rimandando ad un tempo che non c'è più, nel quale i saluti venivano scritti e non inviati con il cellulare. Ultima della carrellata il ritratto di una donna matura e la riflessione su come il virus abbia colpito tutti, senza distinzioni di età, scardinando il mito dell’eterna giovinezza. «Speriamo che il 2021 sia l’anno della rinascita - ha spiegato Luxardo - noi italiani siamo abituati alla bellezza, è in ogni angolo. La nostra rinascita deve ripartire da bellezza, cultura, arte ed emozioni che ci suscitano»

Calenda e la polemica sul web

Il calendario, distribuito gratuitamente dal Codacons e disponibile per il pubblico anche sul sito internet dell'associazione dei consumatori, nei giorni passati è stato anche oggetto di un contest in cui si invitava a scegliere gli scatti preferiti per ricevere in cambio una copia autografata. Iniziativa che non è passata inosservata, anzi. Tra i primi a criticare nettamente l'idea dell'associazione consumatori è stato Carlo Calenda, che su twitter ha scritto: "Il calendario del Codacons con tanto di votazione delle modelle. L’iniziativa è coerente con i loro obiettivi statutari e l’idea di donna è l’unica che il solitario neurone di Rienzi riesce a concepire". e al dissenso di calenda hanno fatto eco le numerose reazioni social del tipo: "Ne avevamo davvero bisogno?", si chiede qualcuno, "Sì, quelli del Codacons che hanno fatto causa a Fedez sulle raccolte fondi private per la lotta al coronavirus, ma ora usano le donne nude per il proprio calendario", risponde qualcun’altro. Critiche alle quali replica il Codacons: «Gli scatti del calendario non sono certo erotici e nulla hanno a che fare con la nudità di ben altri calendari in cui l’immagine della donna viene umiliata e involgarita. Chi confonde questo messaggio, probabilmente ha nel suo retaggio culturale una visione distorta e sbagliata della donna, una malizia da sradicare ed estirpare»

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