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Padova, sposati da 64 anni si ammalano di Covid. Per loro una "matrimoniale" in ospedale

La storia di Lea e Angelo, entrambi 86enni, è il racconto che mette insieme umanità e professionalità in corsia

Un bacio, un abbraccio, l’applauso degli operatori sanitari e in regalo una barchetta di peluche con su scritto “Love boat”, il battello dell’amore. “Piango dalla contentezza”, dice Lea che stringe a sé il suo Angelo.

"Lea e Angelo Turato, coetanei di 86 anni - si legge sui profili social dell'Unità Locale Sociosanitaria della Provincia di Padova - si sono ammalati contemporaneamente di Coronavirus, e insieme sono stati seguiti inizialmente a domicilio dalle équipe Usca (Unità speciali di continuità assistenziale). Poi il quadro clinico è andato peggiorando per via di un’'insufficienza respiratoria e il 19 febbraio sono entrati, sempre insieme, all’Ospedale di Comunità (OdC) di Montagnana.

I clinici hanno deciso di ricoverarli nella stessa stanza, “matrimoniale” per così dire, due letti e bagno privato. Perché la cura passa anche attraverso la relazione, quel “sentirsi come a casa” che fa bene, oltre che allo spirito, al fisico. Così la dottoressa Maria Beatrice Bettini, referente clinica dell’OdC Covid di Montagnana: "Noi puntiamo molto sulla relazione. I nostri infermieri, operatori socio-sanitari e fisioterapisti portano sempre dei regalini ai pazienti, investiamo molto tempo nel dialogo e nella comunicazione che consideriamo tempo di cura e di recupero. Tutto il personale è vaccinato contro il Covid-19, così siamo più sereni e possiamo trascorrere il maggior tempo possibile a contatto con i nostri assistiti. A beneficiarne è il loro recupero".

Foto tratte dai profili social dell'Ulss 6 Euganea

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