"C'è un aforisma che amava ripetere. È un aforisma di Leonardo da Vinci che dice: 'Siccome una giornata ben spesa dà lieto dormire così una vita ben usata dà lieto morire'". Così Alberto Angela ricorda il padre Piero nella sala della Protomoteca in Campidoglio durante il funerale laico del grande divulgatore e volto noto della tv. "Ho avuto la sensazione di avere in casa Leonardo Da Vinci che dava la risposta giusta sempre con una capacità di sintesi e analisi in modo pacato", ha aggiunto.
La famiglia di Piero Angela era già in Campidoglio quando, alle 10.30, è arrivato il feretro del giornalista scomparso sabato a Roma. Da due auto scure sono scesi la moglie Margherita Pastore, i figli Alberto e Christine e i nipoti. Per il grande divulgatore scientifico, scomparso tre giorni fa a 93 anni, dalle 11.30 alle 19 la camera ardente nella Sala della Protomoteca. A seguire le esequie con cerimonia laica.
E sono già centinaia le persone in fila per rendere un ultimo saluto all'uomo che ha portato la scienza nelle case degli italiani con trasmissioni di successo come Quark e SuperQuark. La coda di persone attraversa tutta la piazza, da ragazzi a adulti sono molti coloro che stanno affrontando il caldo per salutare questo maestro della tv.
Tra le personalità che hanno reso omaggio al conduttore: Renzo Arbore, Nicola Zingaretti, Enrico Letta, Dario Franceschini, Enrico Giovannini, i vertici della Rai Soldi e Fuortes, Antonio Di Bella e Pierferdinando Casini.
Alberto Angela: "Mi ha insegnato anche a non aver paura della morte"
«Lui ci ha insegnato tante cose, l’ultimo insegnamento me lo ha fatto non con le parole, ma con l’esempio. Negli ultimi giorni mi ha insegnato a non avere paura della morte. L’ha affrontata con serenità, non l’ho mai visto nello sconforto e nella paura». Così il figlio Alberto al discorso tenuto pubblicamente alla camera ardente del padre. «Penso che le persone che amiamo non dovrebbero mai lasciarci. Però capita», ha aggiunto.
Il comunicato pubblicato, «è stata l’ultima cosa che ha detto. L’ultimo discorso con poche forze che io e mia sorella abbiamo raccolto. E’ un discorso, c'è molto affetto e molto amore per tutti. Per il pubblico, per chi lo ha amato. E’ riuscito a unire e questa è una dote difficile da trovare. La cosa bella che ha colpito noi è stato il ritorno sui social, sugli articoli. Passerò i prossimi giorni a ringraziare tutti», ha concluso.
Il sindaco Gualtieri: "Grande senso di affetto. Roma lo ricorderà"
«Piero Angela è stata una personalità straordinaria della cultura e del giornalismo italiano. Ha fatto conoscere e amare la scienza a milioni e milioni di italiani che oggi lo ricordano con grande affetto». Così il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, a margine della camera ardente allestita in Campidoglio. «C'è dolore, ma c'è un grande senso di affetto e riconoscenza straordinari per una persona stupenda - ha aggiunto - la capacità dolce mite di spiegare l’importanza della scienza, ma anche per le bellezze di questa città e ha fatto tanto per Roma, per i Fori. Ci mancherà e Roma lo ricorderà» .
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