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Perizia choc: Michele Merlo poteva essere salvato. Non era un ematoma ma leucemia fulminante

L’ex concorrente di Amici e X Factor Michele Merlo, morto a causa di una leucemia fulminante nel giugno 2021, poteva essere salvato. A dirlo è una super-perizia disposta dal gip di Vicenza nell’ambito di un’inchiesta per omiocidio colposo. Indagato il medico di base vicentino a cui si rivolse il giovane una decina di giorni prima del suo decesso. Il cantante 28enne si era rivolto al medico dopo la comparsa di un vistoso ematoma su una gamba. Ematoma che il medico trattò come un banale strappo muscolare e curò come tale.

Una manciata di giorni più tardi anche un altro medico trattò come tale quell'ematoma, ma quest’ultimo sanitario non si trova iscritto nel registro degli indagati perchè per il 28enne era già troppo tardi e nessuna cura avrebbe potuto evitare il suo decesso. Secondo i periti se il primo medico avesse trattato diversamente quell'ematoma e disposto delle analisi del sangue si sarebbe subito scoperto la leucemia e il giovane avrebbe avuto una «probabilità di sopravvivenza compresa tra il 79 e l’87 per cento».

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