Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Il Regno Unito e il mondo piangono Elisabetta, il nuovo re è Carlo III

La regina Elisabetta, 96 anni, è morta oggi nella residenza scozzese di Balmoral, dove le sue condizioni - fragili negli ultimi tempi nonostante la tempra ferrea - si erano aggravate nelle scorse ore

I funerali solenni della regina Elisabetta II dovrebbero tenersi lunedì 19 settembre all’abbazia di Westminster. Lo si apprende da fonti informate.

Elisabetta II è morta, un capitolo di storia si chiude. Il Regno Unito, i Paesi dell’ex impero britannico e il mondo dicono addio in un clima di profonda commozione alla regina dei record, spirata a 96 anni nell’amata residenza scozzese di Balmoral, con attorno i quattro figli e i familiari più stretti: a cominciare dal primogenito ed erede al trono Carlo, che a 73 diventa infine re con la seconda moglie Camilla al fianco elevata a regina consorte.

La figlia di Giorgio VI ha chiuso gli occhi per sempre nell’anno del Giubileo di Platino, 70esimo di un’era iniziata nel lontano 1952, e a 18 mesi dalla scomparsa dell’inseparabile consorte Filippo. Dopo che solo martedì era riapparsa in un’ultima immagine pubblica - fragilissima, ma in piedi e con un sorriso sereno stampato sul volto - per assolvere ancora una volta con dedizione irriducibile ai propri doveri di monarca costituzionale: presiedendo al passaggio di consegne fra Boris Johnson e Liz Truss, quattordicesimo e quindicesima premier della suo lunghissimo regno, iniziato sotto il segno di Winston Churchill a Downing Street. Il segno del precipitare della situazione era stato dato in mattinata dall’annuncio del tutto irrituale con cui Buckingham Palace aveva reso pubblica «la preoccupazione dei dottori» di corte per la sua salute (in declino ormai da qualche mese fra periodi di riposo, forfait obbligati e "problemi di mobilità" innescati verosimilmente da altre condizioni patologiche), nonché dalla loro decisione di porla «sotto sorveglianza medica».

Parole che evidentemente preparavano all’irreparabile, a quel momento fatidico che l’anagrafe era destinata prima o poi a imporre; e che tuttavia un intero Paese avrebbe voluto rinviare ancora: aggrappato a un punto di riferimento immutabile da decenni, a una delle poche ancore di certezza rimaste a disposizione dell’isola e forse del mondo. La conferma che il tempo si stava ormai compiendo è del resto arrivata con la partenza immediata di tutti e quattro i figli di Sua Maestà verso Balmoral: con Anna, Andrea ed Edoardo (accompagnato dalla consorte Sophie) sulla scia di Carlo. E con quella del nipote William, primogenito di Carlo e secondo in linea di successione, come del fratello minore Harry, sbarcato in Scozia senza la moglie Meghan, ad evitare altre ombre di gossip su un momento solenne e di dolore. Quindi un secondo comunicato è giunto a segnare la parola fine, di fronte alle folle di sudditi e ammiratori che nel frattempo si erano radunati tristi e angosciati davanti alla stessa residenza scozzese, a Buckingham Palace o al castello di Windsor, in una giornata resa luttuosa anche dal cielo grigio e dalla pioggia: "Sua Maestà - le poche parole del testo ufficiale definitivo - è morta pacificamente questo pomeriggio a Balmoral.

Il nuovo Re (da domani, 10 settembre, sarà ufficiale) e la Regina consorte (Carlo e Camilla) rimarranno a Balmoral stasera e torneranno domani a Londra». Parole lette con voce rotta dall’emozione dai giornalisti della Bbc e delle altre tv britanniche, e seguite dalle lacrime di non poche persone riunite nel cuore di Londra di fronte a Buckingham Palace per assistere all’ammainabandiera del vessillo reale. Mentre sugli schermi, dopo qualche momento di silenzio, appariva un ritratto di Elisabetta nel fulgore della sua regalità al suono delle note dell’inno God Save the Queen; e dall’intero pianeta - monarchie o repubbliche, poco importa - partiva immediatamente il coro dei messaggi di cordoglio e dei tributi, dal presidente americano Joe Biden a leader o ex leader vari, rivolti alla memoria di una regina amata da tanti e rispettata da quasi tutti nei cinque continenti.

«La morte della mia amata madre è un momento di grande tristezza per me e per tutti i membri della mia famiglia», ha commentato quindi Carlo, nel suo primo messaggio in veste di re. "So che sarà profondamente sentita in tutto il Paese, il regno, il Commonwealth e da innumerevoli persone nel mondo. E’ di conforto la consapevolezza dell’affetto e del rispetto provato verso la regina", ha concluso il nuovo sovrano che regnerà con il nome di Carlo III, come ha annunciato Clarence House. Parole che riecheggiano quelle di esponenti politici di ogni colore in patria e di leader religiosi cristiani, musulmani ed ebrei.

«Siamo devastati», ha infine sintetizzato a nome della nazione Liz Truss, premier Tory designata da Elisabetta II appena 48 ore prima dell’addio, ultimo primo ministro del suo lungo regno. «Il Regno Unito e il mondo sono sotto shock - ha proseguito Truss, vestita di nero, rivolgendosi in diretta tv al Paese fuori dal portoncino al numero 10 di Downing Street - la regina Elisabetta II è stata una roccia, sotto il suo regno questo Paese è prosperato». Non senza sottolineare «il lutto» di queste ore, ma anche la forza di una «eredità duratura». E promettendo lealtà ora a «Sua Maestà il Re Carlo III» con la formula di rito riveduta e corretta: «God Save the King».

Si ferma anche il calcio

In una riunione questa mattina, i club della Premier League hanno reso omaggio a Sua Maestà la Regina Elisabetta II. «Per onorare la sua vita straordinaria e il suo contributo alla nazione, e in segno di rispetto, il turno di Premier League di questo fine settimana sarà posticipato, inclusa la partita di lunedì sera», si legge in una nota.
"Questo è un momento tremendamente triste non solo per la nazione, ma anche per i milioni di persone in tutto il mondo che l'hanno ammirata e ci uniamo a tutti coloro che piangono la sua scomparsa», le parole di Richard Masters, amministratore delegato della Premier League. Non solo la massima divisione, ma anche tutti i campionati professionistici inglesi hanno deciso di non scendere in campo questo fine settimana, in segno di lutto per la morte della Regina Elisabetta.

Carlo III parla alle 18 (ore locali, 19 in Italia)

Sarà trasmesso alla 18, le 19 in Italia, l’atteso discorso alla nazione di Carlo in veste di nuovo re del Regno Unito. Lo ha reso noto lo speaker della Camera dei Comuni a margine di una seduta commemorativa in onore della regina Elisabetta, morta ieri a 96 anni.

I dieci giorni del lungo addio

Non ci sono dettagli ufficiali su quello che accadrà nei prossimi giorni, nel Regno Unito, dove è morta la 'regina eternà, Elisabetta II, deceduta dopo 70 anni di regno. LE indiscrezioni sull'Operazione London Bridge indicano comunque che ci sarà un funerale di Stato, come è tradizione per celebrare la morte di un monarca.
Il re adesso è Carlo e Camilla è la regina consorte: la coppia stanotte rimarrà a Balmoral per tornare domani a Londra. Inizia subito un periodo di lutto nazionale che durerà fino al funerale, che dovrebbe aver luogo tra 10 giorni.
Considerato che Elisabetta II è morta in Scozia, secondo i dettagli dell’Operation Unicorn emersi nel 2019, mai confermati ufficialmente, la salma sarà esposta all’Holyrood Palace e poi alla Cattedrale di St Giles. Di lì la bara della regina sarà caricata sul treno reale alla stazione di Waverley e quindi riportata a Londra. La salma sarà trasferita dunque a Buckingham Palace, dove probabilmente rimarrà per cinque giorni.
Anche il governo dovrebbe fermarsi nei prossimi giorni, se non per gli affari urgenti, in maniera che l’intera amministrazione si possa concentrare sull'addio alla regina.

L'omaggio di Mattarella

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella si recherà questa sera presso la residenza dell’ambasciatore britannico a Roma, Ed Llewellyn, per firmare il libro delle condoglianze per Sua Maestà La Regina Elisabetta II. Lo fa sapere l’ambasciata Gb a Roma

Elisabetta II è la regina dei record

Soltanto Luigi XIV, il re Sole, rimase al trono più a lungo di lei. Da quel 6 febbraio 1952, data della morte improvvisa del padre, Giorgio VI, la regina d’Inghilterra ha regnato per 70 anni e 214 giorni. In tutto sono 25.782 giorni contro i 26.407 del sovrano di Francia che però arrivò al trono ad appena 4 anni, nel 1643: l’incombenza di guidare la nazione fu quindi gestita a lungo dalla madre Anna d’Asburgo, mentre Elisabetta ne ha portato il peso sulle sue sole spalle dall’età di 25 anni. Elisabetta, che a giugno ha celebrato il Giubileo di platino, ha conquistato questo secondo posto nella classifica dei regnanti più longevi lo scorso 13 giugno, quando superò Rama IX di Thailandia, che a sua volta aveva regnato per 70 anni e 126 giorni fra il 1946 e il 2016.

Primato inglese - La regina è ormai da tempo colei che ha regnato più a lungo in Gran Bretagna, avendo superato la regina Vittoria già il 9 settembre 2015: la trisnonna rimase al trono per 63 anni, 7 mesi e 2 giorni, fino al 1901.

I politici - I sudditi di Sua Maestà sono circa 150 milioni in tutto il mondo. Da Winston Churchill alla recentissima Liz Truss, Elisabetta ha guidato il Regno Unito con 16 primi ministri, dando l’ultimo incarico alla leader Tory appena due giorni fa. Ha visto passare per la Casa Bianca 14 presidenti degli Stati Uniti, da Harry Truman all’attuale Joe Biden, e salire al soglio pontificio 7 papi: Pio XII, Giovanni XXIII, Paolo VI, Giovanni Paolo I e Giovanni Paolo II, fino al dimissionario Benedetto XVI e a Francesco.

Viaggi - Elisabetta II ha viaggiato in oltre 120 Paesi in occasione di oltre 270 visite ufficiali e ha partecipato a centinaia di migliaia di cerimonie.

Matrimonio - Anche in questo casa è un record: è il più longevo tra i sovrani, 74 anni con il principe Filippo, sposato il 20 novembre 1947 e scomparso il 9 aprile del 2021.

Balmoral, il rifugio più amato

E’ il posto dove la regina Elisabetta ha scelto di restare mentre le sue condizioni di salute precipitavano. Il Castello di Balmoral in Scozia è da
sempre il luogo del cuore e della serenità per la sovrana, che qui ama trascorrervi l’estate. La residenza ha una lunga tradizione che risale alla regina Vittoria e al principe consorte Alberto: nel 1848 vi passarono l’estate e fin da subito furono colpiti dalla dimora isolata nell’Aberdeenshire, che decisero di ampliare, coi lavori iniziati nel 1853 fino a realizzare l’edificio attuale, al centro di una tenuta di 20.000
ettari.
Lì Elisabetta ha trovato sempre conforto, in quello che è stato molto spesso il luogo di riunione dei Windsor, anche negli anni più difficili per la corona, come nel periodo che va dalla separazione fra Carlo e Diana fino alla morte di quest’ultima nel 1997. E la regina ha trascorso momenti indimenticabili col marito Filippo al fianco e il resto della famiglia che li raggiungeva nel corso del periodo estivo. Non è una caso che con la morte di Filippo, nell’aprile 2021, vennero diffuse proprio immagini ufficiali dei due insieme nella residenza scozzese. Sicuramente uno dei luoghi più cari alla sovrana nella dimora è il salotto dove tiene con orgoglio le immagini della sua numerosa famiglia, come era emerso in uno scatto del 2013. Negli ultimi mesi, dopo il trasferimento da Buckingham Palace al castello di Windsor, Elisabetta ha passato molto tempo a Balmoral, anche in giugno per una breve pausa prima di partecipare alle celebrazioni popolari clou del suo Giubileo di Platino. E qui ha scelto di rimanere nei giorni scorsi nonostante l’impegno di dover presiedere al passaggio di consegne del premier britannico, da Boris Johnson a Liz Truss.
Per la prima volta nella sua storia la residenza è diventata sede di questo momento istituzionale fondamentale per il Regno Unito. E’ in fondo paradossale che il castello al centro dell’attenzione mondiale dei media in queste ore si trovi nel cuore della turbolenta Scozia, animata per secoli da pulsioni indipendentiste e anche negli ultimi tempi, con la First Minister Nicola Sturgeon che ha rilanciato la campagna per la secessione dal Regno.

Persone:

Caricamento commenti

Commenta la notizia