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La tragedia di Casamicciola: "E' venuto giù tutto, siamo al terzo piano in attesa"

«Verso mezzanotte ha iniziato a piovere fortissimo. Dalle tre abbiamo iniziato a sentire dei boati. E’ venuta giù la prima frana, poi un’altra verso le 5. Una cosa impressionante, forse peggio dell’alluvione del 2009 e tremendo quanto il terremoto del 2017». Lo dice all’ANSA Lisa Mocciaro, illustratrice di libri per bambini, ora prigioniera in casa al terzo piano dell’abitazione di Casamicciola. Il primo piano dello stabile è stato invaso dal fango. Gli altri abitanti del palazzo hanno trovato riparo nella sua casa: i vigili del fuoco hanno consigliato di non muoversi per evitare problemi qualora la pioggia continuasse a scendere. Attualmente nella zona di via Celario, a Casamicciola, si stima che siano almeno 30 le famiglie intrappolate nelle proprie case e che sono senza acqua e senza luce. Si tratta in totale di circa 100 persone che devono essere ancora raggiunte. La strada che porta alle loro abitazioni, via Santa Barbara, è attualmente impraticabile per il fango, i massi e i detriti che la ostruiscono e si sta provando a liberarla con diverse macchine movimento terra e idrovore.

I due occupanti di un’auto trascinata in mare durante gli smottamenti a Casamicciola sono stati tratti in salvo. E’ quanto si apprende dai vigili del fuoco. Non si conosce, invece, la sorte di altri automobilisti le cui vetture risultano finite anch’esse in mare. I vigili del fuoco sono impegnati nel soccorrere la popolazione e nella ricerca dei dispersi, ma sottolineano le difficoltà a raggiungere l’isola con motobarche ed elicotteri.

«Sono 80 le persone che fanno parte di quella zona rossa o immediatamente limitrofa che sono state già portate via stamattina presso il palazzetto dello sport. Probabilmente si potrebbe arrivare a 150-200 persone entro stasera. Quasi tutte le famiglie della cosiddetta zona rossa dovrebbero essere collocate presso strutture alberghiere». Il prefetto di Napoli, Claudio Palomba, fa così il punto sugli sfollati dopo la frana che ha interessato Casamicciola, nell’isola di Ischia.

«Sto provando a chiamare alcune persone che risulterebbero disperse ma purtroppo al momento non ho ricevuto risposta». Così don Gino Ballirano, parroco della chiesa di Santa Maria Maddalena, a Casamicciola, interpellato dall’ANSA, racconta i momenti difficili che si vivono sull'isola dopo la frana di questa mattina. "Sto cercando di andare sul posto ma la strada sotto casa mia è bloccata da un muro di auto ed alberi». Don Gino spiega che la Diocesi di Ischia ha mobilitato la Caritas per la prima accoglienza.

 

 

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