Un anno di stato d’emergenza e due milioni per i primi interventi a Ischia. A poche ore dalla frana che ha travolto la frazione di Casamicciola, a Ischia, il governo mette in campo i primi provvedimenti per fare fronte al disastro che ha colpito l’isola nominando, tra l’altro, Simonetta Calvaterra commissaria speciale. Giorgia Meloni ha convocato il Consiglio dei Ministri alle 11,00 di questa mattina. L’ordine del giorno della riunione recita: «Dichiarazione dello stato di emergenza in conseguenza degli eccezionali eventi meteorologici verificatisi nel territorio dell’isola di Ischia a partire dal 26 novembre 2022». Nella sede dell’esecutivo ministri Tajani, Casellati, Schillaci, Musumeci, Urso, Piantedosi, Lollobrigida, Bernini, Sangiuliano, Pichetto, Santanchè e Roccella. Ad aprire i lavori è la presidente del Consiglio rinnovando «la vicinanza e la solidarietà» nei confronti delle famiglie delle vittime e per la popolazione colpita dalla frana ed esprimendo «profonda gratitudine nei confronti di tutte le forze impegnate nei soccorsi, in particolare dei Vigili del Fuoco che da ieri sono impegnati a lavorare nel fango». Passa poco più di un’ora e lo stato d’emergenza è approvato.
«Credo che sia importante sapere che per il governo l’emergenza deve essere finalmente superata, parlo soprattutto delle calamità legate al dissesto idrogeologico. In questo senso, si è dato incarico al ministero della Protezione Civile di dare vita a un gruppo di lavoro che coinvolga i rappresentanti dei dicasteri interessati alla pianificazione e alla gestione dei fondi, che non sono pochi, per mitigare il rischio derivante da frane, da alluvioni, comunque legate al dissesto idrogeologico». E, in questo ambito, sarà importante l’approvazione del piano con gli interventi per fare fronte agli effetti del cambiamento climatico che il ministro annuncia per, al massimo, la fine dell’anno. «Il governo ha sollecitato il gruppo preposto alla definitiva approvazione del piano nazionale per l’adattamento al cambiamento climatico. E’ veramente una storia incredibile», commenta Musumeci: «E' stato avviato nel 2016 il piano, è stato presentato informalmente qualche anno dopo, ma ancora l’apposita commissione non ha dato l’approvazione definitiva. Da questo punto di vista il collega Pichetto si è impegnato ad adoperarsi affinchè il piano sia approvato definitivamente entro il 31 dicembre». Ma quanto accaduto a Casamicciola, con le difficoltà riscontrate nel trasporto die mezzi di soccorso e di scavo, apre un capitolo nuovo nella gestione dei disastri di questo genere. Un capitolo che riguarda le isole minori e la prontezza degli interventi. «Ieri le condizioni proibitive del mare e del cielo non hanno consentito il trasferimento di alcuni mezzi e questa difficoltà è stata oggetto di valutazione questa mattina da parte del presidente Meloni e di tutto il governo circa la necessità di adottare un piano di prevenzione per le isole minori, proprio per evitare che in caso di emergenza i mezzi essenziali debbano arrivare da fuori piuttosto che trovarsi già sul luogo», spiega ancora il ministro Musumeci che, lasciando Piazza Colonna, ha fatto sapere che Giorgia Meloni sarà sull'isola non appena possibile. «La presidente Giorgia Meloni sarà a Ischia nei prossimi giorni, non appena le operazioni lo renderanno possibile. Andare adesso sarebbe una passerella».
De Luca: "In alcune aree non si può abitare: non esiste l'abusivismo di necessità"
«Dobbiamo demolire una serie di costruzioni abusive, quelle costruite sui greti dei fiumi, su aree geologicamente inappropriate, in zone di vincolo ambientale assoluto, quelle costruite dalla camorra. Queste vanno tutte assolutamente demolite, per il resto occorre fare dei piani di recupero da parte dei Comuni per regolarizzare la situazione» ha detto a Casamicciola il governatore della Campania, Vincenzo De Luca ma, ha aggiunto, «demolire non è facile perchè i Comuni non hanno neanche i soldi per l’ordinaria amministrazione».
De Luca ha voluto anche ringraziare la presidente del Consiglio Giorgia Meloni «per la vicinanza alla popolazione colpita». «Le persone - ha aggiunto - devono capire che in alcune aree non si può abitare, non esiste l’abusivismo di necessità. Le costruzioni nelle zone fragili dal punto di vista idrogeologico vano demolite» ha continuato il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca a Rai News a proposito della situazione edilizia a Ischia e della fragilità idrogeologica del territorio.
"Come Regione abbiamo chiesto lo stato di calamità, che credo sarà deliberato in questi minuti, la nomina di un commissario di governo per l’aspetto idrogeologico e risorse aggiuntive per completare questo intervento, rispetto a quelle stanziate dalla Regione Campania. Servono politiche di medio-lungo periodo, stanziamenti imponenti, ultradecennali, apparati pubblici che funzionano, e norme di semplificazione radicale".
"Bisogna avere il coraggio di parlare chiaro ai cittadini, non è facile ma dobbiamo decidere: in alcune zone per ragioni idrogeologiche non si può tornare ad abitare. La nostra proposta - ha spiegato - è chiara e semplice: bisogna demolire gli alloggi costruiti sui greti dei fiumi, in aree idrogeologiche delicate e insostenibili, in zone a vincolo assoluto, su aree demaniali o costruite da aziende della camorra".
Per De Luca "l'abusivismo di necessità non esiste, esiste la condizione sociale di necessità, ma l’abusivismo è sempre illegale. Dobbiamo demolire queste fattispecie, poi per altre migliaia di abusivismi che registriamo vediamo di comprenderli in piani di recupero da far fare ai Comuni in maniera da sanare le situazioni sanabili, al netto di quelle non sanabili che devono portare alle demolizioni", ha concluso il governatore.
«Siamo stati penalizzati da una legislazione nazionale farraginosa molto diversa da quella adottata per il post terremoto del centro Italia». ha concluso De Luca a RaiNews a proposito dei provvedimento seguiti al sisma di 5 anni fa. «Nel 2019 è stata dichiarata la fine dello stato di emergenza e ciò ha complicato la situazione per Ischia - ha spiegato De Luca - ora il piano di ricostruzione va approvato entro la fine dell’anno: prevede delocalizzazioni e interventi sull'assetto idrogeologico».
Gli sfollati: "Vogliamo ritornare a casa"
Chiedono di rientrare nelle loro abitazioni, almeno per recuperare qualche abito, gli sfollati che a causa dell’alluvione di ieri mattina hanno dovuto lasciare le loro case. Gli sfollati sono stati sistemati un albergo della zona ma in molti, almeno per oggi, hanno trovato accoglienza in casa di amici e parenti.
Caricamento commenti
Commenta la notizia