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Ornela Casassa, l'ingegnera che non ha accettato di essere sottopagata: "Ora sono felice"

«Ora sono felice, da quasi due anni collaboro con uno studio che riconosce molto bene il mio lavoro. E' quello che conta». Così Ornela Casassa, la giovane ingegnera edile che in un video aveva denunciato una storia di lavoro sottopagata racconta all’ANSA la sua attuale realtà professionale.

«Quel video è stato girato una settimana fa, ma le mie frasi si riferivano a un episodio che era avvenuto quasi due anni prima. Con quello studio non collaboro più e in quello attuale mi trovo molto bene». Casassa sui social, dopo che il video è divenuto virale, ha avuto grande solidarietà e in molti hanno condiviso il suo pensiero.

«In tanti mi hanno contattato giovani e meno giovani, colleghi e tanti di altre professioni, anche tanti politici hanno condiviso la mia storia». Nel video fa un chiaro riferimento a cosa dovrebbe fare «la sinistra» per il lavoro, ma lei non ha tessere di partito e dice «non sono una elettrice del Pd». Ora la sua storia professionale è cambiata. «Collaboro con uno studio nuovo mi occupo di progettazione energetica, non ho una assunzione a tempo indeterminato, ma per mia scelta, collaboro a partita Iva perché voglio fare la libera professionista e vengo pagata il giusto, viene riconosciuto il mio lavoro». Ma di quanto si discosta il giusto rispetto ai 900 euro che le erano stati offerti? «Ho una mia idea, ma non si può generalizzare. Diciamo che come primo impiego nel mio settore una somma di 1500 euro a Genova sarebbe buona, ma non sarebbe sufficiente in una città come Milano, molto piu cara. Ma il punto è che molti datori di lavoro vanno al ribasso con paghe da fame perché c'è la convinzione che offrire un lavoro sia un favore. Se ne approfittano. Io mi ritengo fortunata ora collaboro con chi riconosce il valore del mio lavoro» (ANSA).

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