Giovedì 09 Maggio 2024

Rita Levi Montalcini, 8 anni fa ci lasciava il premio Nobel per la Medicina

NELLA FOTO ENNIO MORRICONE CON RITA LEVI DI MONTALCINI
NELLA FOTO RITA LEVI DI MONTALCINI CON IL SINDACO DI ROMA WALTER VELTRONI
NELLA FOTO RITA LEVI MONTALCINI, FRANCESCO COSSIGA E GIULIANO AMATO
NELLA FOTO RITA LEVI MONTALCINI,MARCELLO PERA,ALFREDO BIONDI E GIULIO ANDREOTTI
NELLA FOTO JAQUES DELORS,GIANCARLO ELIA VALORI E RITA LEVI MONTALCINI
Nella foto: Rita Levi-Montalcini con Fernando Aiuti
NELLA FOTO: GLI SCIENZIATI RENATO DULBECCO E RITA LEVI MONTALCINI
NELLA FOTO: IL MINISTRO GIORGIO SALVINI E LA SCIENZIATA RITA LEVI MONTALCINI.
NELLA FOTO: LA SCIENZIATA RITA LEVI MONTALCINI CON PIERO ANGELA.
NELLA FOTO: LO SCRITTORE ENZO SICILIANO CON LA SCIENZIATA RITA LEVI MONTALCINI.
 

«La mancanza di complessi, una notevole tenacia nel perseguire la strada che ritenevo giusta e la noncuranza per le difficoltà che avrei incontrato nella realizzazione dei miei progetti, lati del carattere che ritengo di aver ereditato da mio padre, mi hanno enormemente aiutato a far fronte agli anni difficili della vita. A mio padre come a mia madre debbo la disposizione a considerare con simpatia il prossimo, la mancanza di animosità e una naturale tendenza a interpretare fatti e persone dal lato più favorevole. Questo atteggiamento, che si manifestò anche più spiccatamente in mio fratello Gino, mi colpì sin dall'infanzia e determinò, almeno in parte, l'incondizionata ammirazione che avevo nei suoi confronti.» Otto anni fa ci lasciava una tra le più grandi scienziate italiane di sempre. Le persecuzioni razziali e la seconda guerra mondiale, gli studi e la carriera negli Stati Uniti , il lavoro in Italia e i riconoscimenti. Rita Levi-Montalcini ha sempre affermato di sentirsi una donna libera. Cresciuta in «un mondo vittoriano, nel quale dominava la figura maschile e la donna aveva poche possibilità», ha dichiarato d'averne «risentito, poiché sapevo che le nostre capacità mentali - uomo e donna - son le stesse: abbiamo uguali possibilità e differente approccio». Nella motivazione che le è valsa l'assegnazione del premio Nobel per la Medicina nel 1986, l'accademia svedese scrive: «Per le sue scoperte e l'individuazione di fattori di crescita cellulare». Rita Levi-Montalcini è anche stata nominata senatrice a vita dal Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, il 1º agosto del 2001. Oltre al premio Nobel, ha ricevuto numerosi altri riconoscimenti fra i quali cinque lauree honoris causa: dall'Università di Uppsala, dal Weizmann Institute di Israele, dalla Saint Mary University e dalla Constantinian University (USA), dalla Università Bicocca (Milano), dal Politecnico di Torino.

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