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Mario Biondi porta "il sole" a Roccella e l'invito: "Splendete!" - FOTO

Solare, brillante, intensa e possente nell'ampio range di sfumature vocali e sonore e nella fitta interazione con la sua magnifica band si è rivelata la performance del cantante siculo dalla “black voice”, ospite del cartellone del “Roccella Summer Festival”

C'era la luna semipiena sul teatro all'aperto situato ai piedi della rupe del Castello Carafa. Ma ovunque riecheggiava il ritornello di “Shine on” e si avvertiva, invece, tutta l'energia e la luminosità di chi, avendo «il sole dentro l'anima», è capace come pochi di riverberarne la luce, consegnando agli spettatori il testimone dell'invito a «continuare a splendere».

Mario Biondi non poteva scegliere fuoriprogramma più azzeccato con uno dei singoli dall'impronta jazz che fece da apripista al suo progetto discografico del 2013 dal titolo “Sun”, per accomiatarsi dal pubblico festante che lo ha accolto nella tappa roccellese del suo “Live 2021”. Tour, questo, seguito all'uscita dell'ultimo lavoro discografico “Dare”, pubblicato in occasione del suo 50esimo compleanno.

Solare, brillante, intensa e possente nell'ampio range di sfumature vocali e sonore e nella fitta interazione con la sua magnifica band si è rivelata la performance del cantante siculo dalla “black voice”, ospite del cartellone del “Roccella Summer Festival”, programmato da Esse Emme Musica del promoter Maurizio Senese in sinergia con l'amministrazione comunale guidata dal sindaco Vittorio Zito. Un live concentrato nei tempi (un'ora e un quarto), ma che ha regalato un crescendo di vibranti emozioni ai numerosi fan del crooner catanese, affermatosi come uno degli autori di tutto rispetto del jazz e del soul di respiro internazionale.

Biondi, che per l'occasione è stato omaggiato con un premio del maestro orafo Michele Affidato, si è detto «onorato di cantare nella città in cui si tiene una delle manifestazioni più longeve del jazz italiano» e ha deliziato il pubblico con la sua voce calda e viscerale e le raffinate prodezze vocali. Spaziando tra brani dell'ultimo album, come la godibile “Lov - lov - love” dai ritmi disco-funk e l'intensa reinterpretazione di “Jeannine” (cover di Eddy Jefferson), e grandi successi del passato, come “Handful of soul”, che diede il titolo al suo primo album premiato col Disco di platino nel 2006, “Never die”, la romantica “Ecstasy”, che il pubblico ha accompagnato accendendo le luci degli smartphone, la sublime “Love is a temple”, fino ad uno degli indiscussi capolavori, “This is what you are”. Spazio anche alla melodica “Rivederti” con cui Biondi partecipò a Sanremo nel 2018.

Eccelsi tutti i musicisti della band, protagonisti di assoli di grande tecnica: Massimo Greco al piano, David Florio alla chitarra, alle percussioni e al flauto traverso, Federico Malaman al basso e contrabbasso, Marco Scipione al sassofono, Fabio Buonarota alla tromba, Christian Capiozzo alla batteria.

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