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Italia, mamma li... azzurri! Travolta 3-0 la Turchia: Demiral (autogol), Immobile e Insigne

Che bellezza! Magari l'Italia, per manifesta superiorità di altre squadre, non vincerà l'Europeo, ma gli azzurri di Mancini giocano bene e si divertono. Tanto possesso, mai sterile. Fatto salvo qualche fisiologico errore (dettato dall'emozione per il rientro al cospetto del pubblico), l'Italia c'è ed è maestra in campo. Bene, anzi, benissimo così. Per ora.

I momenti chiave: dal minuto “0” al novantesimo

Il minuto “0” è il più bello di tutti. A prescindere. L'Italia fa gli onori di casa in occasione di Euro2020,  per la prima volta dopo ben oltre un anno faticosissimo - che ha fatto rima con pandemia - al cospetto di quasi 16mila spettatori. In campo, nei panni di ciceroni, gli ex capitani di Roma e Lazio (Francesco Totti e Alessandro Nesta), che sul prato verde capitolino hanno vinto uno scudetto. Altro che il silenzio assordante dei mesi precedenti. Suoni, sbrilluccichii - durante una presentazione sobria ma cromatica e tondeggiante come i palloni giganti griffati con i colori delle 24 Nazionali - e soprattutto ugole. Degli artisti, del calibro di Bocelli e Bono, ma pure dei supporter di ogni fede. Anche i turchi fanno la propria parte. Tutto bello. Bellissimo.

Primo tempo

Tutti dietro la palla

La squadra di Gunes sembra non averne voglia. O meglio, se si crea il pertugio bene, altrimenti: palla agli altri e vediamo cosa sanno fare. L'Italia attacca. E col passare del tempo lo fa anche con maggiore incisività. Ma il gol non arriva.

Rigori! Anzi no

Il primo tempo è segnato da almeno un paio di azioni sospette: due falli di mano in area turca (il secondo di Celik, col braccio largo, molto ma molto sospetto), un presunto atterramento di Barella e un tuffo generoso di Ylmaz scortato garbatamente da Chiellini. Non c'è nulla. Anche perché le nuove regole sui falli di mano in area hanno riportato le lancette a qualche anno fa. In sintesi: o è parata “plateale” o si gioca.

I tiri a giro rimasti in canna

Il più delpiereggiante degli azzurri in campo, Lorenzo Insigne, nel suo curriculum alle primissime pagine, ha riportato: tiro a giro. Evidentemente il ritorno del pubblico sugli spalti lo inibisce, perché quando cerca il secondo palo con la “sua” parabola spara a salve, prima al 17' e poi al 37'. Ma ancora la partita è lunga.

I “tagli” di Berardi

Il cosentino è emozionato e si vede, ma siccome è la somma che fa il totale, la “Berardi-cam” dice che l'esterno è uno dei più attivi: suo il primo cross (da destra) che Immobile spedisce sull'esterno della rete (al 3') e suo anche il traversone (da sinistra) che lo stesso attaccante della Lazio manda fuori.

Manone dorate

Non avranno i piedi di Ederson, ma Cakir e Donnarumma i guantoni li sanno usare. Il portiere turco veleggia sul colpo di testa di Chiellini al 22' e poi sbroglia un paio di matasse in area di rigore. Il portiere, ormai ex Milan, firma il primo tempo con un'uscita che passa quasi inosservata ma leva letteralmente le castagne del braciere azzurro.

Secondo tempo

La chiave di volta è... bianconera

L'Italia prosegue il monologo della ripresa, ma nel calcio la beffa è sempre dietro l'angolo. Meglio sbloccarla. Niente paura, ci pensa un goffissimo intervento di Demiral (autorete) all'8', su cross di Berardi, dopo una geniale intuizione di Locatelli a rompere il ghiaccio e... le speranze dei suoi. Poi dilagano i gemelli campani Immobile (dopo un tentativo dell'altrettanto sontuoso Spinazzola) e Insigne (su assist dello stesso Immobile).

Possesso palla e alternative

No, non passerà alla storia, comunque vada, per una squadra di fenomeni, ma l'Italia è un grande gruppo. C'è grande feeling in campo (e fuori). E soprattutto, senza avere uomini di grido, Mancini ha comunque alternative, perché elementi come Chiesa e Belotti, entrati dalla panchina, sono un lusso per una squadra che - giova ricordarlo - è reduce da una mancata partecipazione ai Mondiali. La palla circola con una semplicità clamorosa. Speriamo che duri, ma l'entusiasmo è tangibile e va cavalcato.

Tabellino Turchia-Italia 0-3

Marcatori: 8' st (aut.) Demiral, 21' st Immobile, 34' st Insigne.

Turchia: Cakir 7; Celik 5,5, Demiral 4,5, Soyuncu 5, Meras 5; Yokuslu 5 (19' st Kahveci 5); Karaman 5 (31' st Dervisoglu sv), Tufan 5,5 (19' st Ayhan 5), Yazici 5 (1' st Under 6), Calhanoglu 5; Burak Yilmaz 5. Ct: Gunes 5

Italia: Donnarumma 6; Florenzi 6 (1' st Di Lorenzo 6,5), Bonucci 6,5, Chiellini 7, Spinazzola 7; Barella 6,5, Jorginho 6, Locatelli 6,5 (28' st Cristante 6); Berardi 7,5 (40' st Bernardeschi sv), Immobile 7 (36' st Belotti sv), Insigne 6,5 (36' st Chiesa sv). Ct: Mancini 7,5

Arbitro: Makkelie (Olanda)

Ammonito: Soyuncu

Recupero: 1'; 3'

Angoli: 1-7

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