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Lukaku si carica sulle spalle il Belgio, batte la Russia e manda una carezza ad Eriksen

Vince il Belgio contro la Russia, ma questa è la notizia “meno importante” della serata, nella giornata monopolizzata dal malore di Eriksen. Un caso che ha avuto il suo prolungamento naturale anche nella sfida serale, in dubbio fino all'ultimo proprio per via delle condizioni del centrocampista danese. Le due squadre sono scese in campo all'insegna de “lo spettacolo deve andare avanti”. Piaccia o no, funziona così. Lo sport più amato di tutti sa anche essere dannatamente cinico.

Lukaku, l'uomo speciale

Probabilmente il fatto che segni, con una continuità mostruosa, è quasi un aspetto marginale della vita di Lukaku. Un uomo. Un grande uomo. Chiunque altro, sapendo che un compagno di squadra era impegnato con il braccio di ferro più duro di tutti, avrebbe mollato, sarebbe apparso quanto meno scarico. Lui no. Per rispetto alla sua Nazionale e alla sua Nazione. E poi perché aveva il compito di chiudere con il lieto fine quello che era iniziato come un dramma. Fatto: gol, con tanto di dedica. Il secondo timbro, prima della doppietta sui titoli di coda di Big Rom, lo ha piazzato Meunier che in campo nemmeno sarebbe dovuto esserci, ma lo ha guadagnato a causa dello sfortunato ko occorso al compagno di squadra, l'atalantino Castagne. Storie nelle storie. Il calcio è anche questo.

Tabellino Belgio Russia 3-0

Marcatori: 10′ pt e 43' st Lukaku, 34′ pt Meunier

Belgio: Courtois; Alderweireld, Boyata, Vertonghen (32' st Vermaelen); Castagne (27′ pt Meunier), Dendoncker, Tielemans, Carrasco (32' st Praet); Mertens (27' st E. Hazard), Lukaku, T. Hazard. Ct: Martinez

Russia: Shunin; Fernandes, Barinov (1′ st Diveev), Dzhikiya, Semenov, Zhirkov (43′ pt Karavaev); Zobnin (18' st Mukhin), Ozdoev, Kuzyaev (30′ pt Cheryshev, 18' st Miranchuk); Golovin, Dzyuba. Ct: Cherchesov

Arbitro: Antonio Miguel Mateu Lahoz (SPA)

 

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