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Russia-Ucraina: missili, truppe, carri armati. Ecco le forze in campo nell'eventuale confllitto

Gli Spetznaz russi nei boschi a 15 km dal confine ucraino

Si affilano le armi in Ucraina: soldati e civili imbracciano i fucili mentre mezzi corazzati, anfibi e sistemi missilistici vengono schierati lungo tutto lo scacchiere della crisi. La potenza militare russa è imparagonabile a quella ucraina in termini assoluti, ma le forze in campo tendono a equivalersi al momento: tra 150.000 e 190.000 i soldati di Mosca dispiegati lungo il confine e in Bielorussia. Imprecisato il numero di carri armati di ultima generazione, mezzi tattici da combattimento e supporto arrivati nelle ultime settimane.

Entro 50 km dal confine ucraino i gruppi di temibili Spetznaz, le forze speciali russe

Le immagini satellitari più recenti mostrano truppe in "zona attacco", ovvero entro 50 km dal confine ucraino, con gruppi di temibili Spetznaz, le forze speciali russe, che si anniderebbero nei boschi a 15 km dalla frontiera. Nella sola Bielorussia, dove si contano almeno 30mila militari russi, l’equipaggiamento annovera i missili a corto raggio Iskander, le postazioni mobili lanciarazzi e anche i cacciabombardieri Su-25 e i jet da combattimento Su-35. Gli analisti ritengono che proprio da qui possa partire un’eventuale offensiva verso Kiev, che dista solo 150 km dal confine, con una manovra a tenaglia che coinvolgerebbe anche il Donbass.

Un fronte armato di 20-35mila effettivi nelle regioni separatiste

Nelle regioni separatiste il fronte armato può contare su 20-35mila effettivi, in gran parte civili addestratisi negli ultimi anni. L’addestramento avviene in una specifica Accademia militare costituita ad hoc nel 2015. I separatisti possono contare su carri armati T-72 modificati, che Mosca nega di aver fornito, mezzi corazzati Btr, missili anticarro portatili Komet.

Kiev schiera sulla carta quasi 200 mila soldati e 900 mila riservisti

Sull'altro fronte, Kiev schiera sulla carta quasi 200 mila soldati e 900 mila riservisti, addestratisi negli ultimi 5 anni. Dopo il tracollo in Crimea, l’Ucraina può ora contare su due navi da guerra, contro le decine schierate da Mosca nel Mar Nero e in quello di Azov, molte capaci di lanciare missili da crociera. Kiev inoltre ha oltre 2.100 carri armati, oltre 400 batterie missilistiche antiaeree - S-300 compresi -, 146 caccia, 42 elicotteri d’attacco e dal 2017 i razzi anticarro Javelin, forniti dagli Stati Uniti. La Nato ha schierato migliaia di soldati lungo la cintura di sicurezza, che va dall’Estonia alla Romania: in «allerta alta" circa 100 aerei e 120 navi. In Europa ci sono anche 70 mila soldati americani, la metà in Germania. A Ramstein c'è il comando centrale delle forze aeree Usa nel Continente.

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