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Kiev sotto assedio: 821 obiettivi colpiti. Il bilancio: 198 vittime, 3 sono bambini

Continua l’assedio delle forze russe nella capitale ucraina Kiev: un edificio residenziale è stato colpito da un missile, secondo quanto riferito dai servizi di emergenza. Le forze armate russe hanno colpito la notte scorsa «un totale di 821 obiettivi di infrastrutture militari ucraine, di cui 14 piste di atterraggio militari, 19 centri di controllo e nodi di comunicazione, 24 sistemi di difesa aerea missilistica S-300 e Osa, 48 stazioni radar», ha annunciato il portavoce del ministero della Difesa russo, Igor Konashenkov. Lo riporta la Tass.

La cronaca della giornata

10:24 «Il bilancio delle vittime finora dell’invasione russa dell’Ucraina è di almeno 198, tra i quali tre bimbi». Lo ha reso noto il ministero della salute ucraino, secondo quanto riporta il Guardian.

10:08 Secondo quanto riportato dal ministro della Salute ucraino, Viktor Lyashko, sarebbero 200 gli ucraini, tra cui tre bambini, morti in conseguenza dell’invasione russa. Sarebbero 1.115 le persone ferite, inclusi 33 bambini. L'informazione viene rilanciata da vari media locali.

10:07 «L'Ucraina sta combattendo l'occupante con le armi in mano, difendendo la sua libertà e il futuro europeo. Ho parlato con la presidente della commissione europea Ursula Von der Leien, di un’assistenza efficace al nostro paese da parte dell’Ue in questa lotta eroica. Ho fiducia che l’Ue scelga l’Ucraina». Lo scrive su twitter il presidente ucraino Zelensky.

09:58 L’amministrazione statale di Kiev ha appena annunciato che un nuovo allarme aereo è stato dichiarato nella capitale ucraina. «È un allarme antiaereo! Mettetevi subito al riparo nel rifugio più vicino», ha detto il servizio stampa dell’amministrazione comunale. Lo scrive Interfax.

09:54  Le forze ucraine hanno riconquistato la centrale idroelettrica di Kiev dopo un duro scontro con le forze russe, che in precedenza l’avevano occupata: lo ha reso noto il ministro dell’Energia, Herman Halushchenko, secondo quanto riporta The Kiev Independent. Il ministro ha aggiunto che il personale della centrale ha lasciato i rifugi ed è tornato al lavoro.

09:41 «L'esercito russo non è entrato in città», ma «sono previsti più attacchi aerei». Lo ha detto il sindaco di Kiev Vitalii Klitschko, rivolgendoci poi ai cittadini: «Rimanete nei rifugi antiaerei. Non uscite».

09:28 Kiev «è sopravvissuta» a un’altra notte di attacchi da parte della Russia, che deve essere «isolata» dal mondo intero: lo ha scritto oggi in un tweet il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, esortando tutti i Paesi a «fermare i criminali di guerra russi». «Kiev, la nostra
splendida e pacifica città, è sopravvissuta un’altra notte agli attacchi delle forze di terra russe, dei missili. Uno di questi ha colpito un appartamento residenziale a Kiev. Chiedo al mondo di isolare completamente la Russia, espellere gli ambasciatori, imporre un embargo petrolifero, rovinare la sua economia. Fermate i criminali di guerra russi!».

09:27 Cinque persone tra cui 2 bambini sono rimasti feriti negli attacchi russi a Kiev nella notte. Lo riporta il Kiev Independent.

09:18 Il ministero dell’Interno ucraino ha rilasciato le immagini del palazzo residenziale squarciato tra il diciottesimo e il ventunesimo piano dopo essere stato colpito da un missile a Kiev. Lo riferisce la Cnn, mostrando immagini che ritraggono i residenti dell’edificio mentre vengono aiutati nell’evacuazione. Il palazzo è squarciato su un lato e diversi appartamenti hanno le finestre distrutte. Un’altra foto mostra due soccorritori che trasportano una donna lontano dalla scena, con altri lavoratori che corrono sullo sfondo. Il Guardian scrive che i vigili del fuoco hanno aiutato alcuni sopravvissuti feriti.

09:06 «È un momento cruciale per chiudere una volta per tutte la lunga discussione e decidere sull'adesione dell’Ucraina alla UE. Ho discusso» con il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel «l'ulteriore assistenza efficace e l’eroica lotta degli ucraini per il loro futuro libero": lo ha scritto questa mattina in un tweet il presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky.

08:51. È in corso l’evacuazione dell’edificio residenziale colpito da un missile la notte scorsa a Kiev. Lo ha reso noto il servizio statale per le situazioni di emergenza, precisando che il missile ha colpito l’edificio tra il 18esimo e il 21esimo piano. Secondo il Guardian il numero delle vittime è sconosciuto, mentre ci sarebbero dei feriti.

08:14 - Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha ordinato che sia immediatamente fornita all'Ucraina assistenza militare per un valore di 600 milioni di dollari. Lo scrive Interfax precisando che Biden ha pubblicato un memorandum in cui "delega il Segretario di Stato a fornire assistenza militare immediata all'Ucraina". In particolare i 600 milioni di dollari saranno così ripartiti: "250 milioni di dollari in assistenza" e "altri 350 milioni di dollari" da assegnare al Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti "per articoli e servizi per la difesa" e "per l'istruzione e l'addestramento militare".

08:12 - "Questa guerra durerà a lungo" e "dobbiamo prepararci": lo ha detto oggi il presidente francese Emmanuel Macron nel corso di una visita alla Fiera dell'agricoltura.

07:49- Nuova allerta raid aerei a Kiev, con la richiesta alla cittadinanza di correre nei rifugi. È l'ennesimo allarme dopo una notte di forti combattimenti e il continuo ruggire delle esplosioni, che si sono udite sempre più vicine al centro della città. Anche verso l'alba di sono sentiti dei colpi, forse di mortaio, provenire da est, nella zona dell'aeroporto di Zhulyany.

07:29 - La Russia ha reso noto di aver preso di mira infrastrutture militari ucraine con missili da crociera.

06:58 - Circa 100.000 ucraini hanno lasciato le loro case e diverse migliaia sono fuggite all'estero per sfuggire all'invasione russa. Lo affermano fonti Onu, su dati al 24 febbraio. Oltre 100.000 ucraini sono stati costretti a lasciare le loro case e sono sfollati all'interno del Paese, mentre diverse migliaia si sono diretti verso Polonia, Ungheria, Slovacchia, Moldavia e Romania. Nei giorni successivi all'invasione sono stati segnalati pesanti ingorghi sulle strade in direzione ovest con migliaia di persone che hanno continuato a lasciare le loro case.

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