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Attentato a Tel Aviv, la polizia identifica i due autori. Gli agenti uccisi avevano 19 anni

La polizia ed i servizi di sicurezza israeliani hanno compiuto nelle ultime ore cinque arresti in seguito all’attentato condotto ieri da due arabi israeliani, Ibrahim e Ayman Aghbarya, nella città di Hadera, a nord di Tel Aviv. A quanto risulta fra gli arrestati figura il fratello di uno dei due attentatori, che risiedevano nella vicina città araba di Um el-Fahem. I due cugini sono giunti ieri a Hadera con tre pistole nuove, con coltelli a serramanico e - secondo la radio militare - con un migliaio di proiettili. Sul web è comparso un filmato che li riprende vicini ad una bandiera dell’Isis, organizzazione che la scorsa notte ha rivendicato l’attentato. In una fotografia uno dei cugini compare inoltre abbracciato allo sceicco Raed Sallah, leader del Movimento islamico-Frazione Nord, che di recente è stato rilasciato dal carcere israeliano e risiede ad Um el-Fahem. Tuttavia il municipio della città ha denunciato l’attentato in termini molto forti. Le autorità hanno riferito che i due agenti della Guardia di frontiera uccisi a Hadera avevano 19 anni ed erano in servizio di leva. Yazan Falah veniva da un villaggio druso della Galilea. Shirel Abukarat era immigrata da bambina dalla Francia, assieme con la famiglia. Identificati gli agenti uccisi, avevano 19 anni.

 

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