Orrore senza fine nei racconti e nelle descrizioni dall'Ucraina dei territori liberati dagli occupanti russi. Kiev invita ad evacuare tre regioni orientali. La Cina chiede agli Usa di revocare le sanzioni. Von der Leyen: "Pechino prenda una posizione chiara sulla guerra". Il Papa: "Assistiamo all'impotenza dell'Onu".
Il nuovo pacchetto di sanzioni alla Russia decise dall'Occidente dice il presidente ucraino "sembra efficace, ma non è abbastanza". Intanto ancora pesanti combattimenti nell'Est del Paese e Kiev invita i residenti delle regioni di Lugansk, Donetsk e Kharkiv ad evacuare. L'esodo preme anche sulla frontiera Usa: 1.700 provano ad entrare dal Messico.
La cronaca della giornata
21:21 - Nato, daremo più armi a Kiev per seconda fase guerra - Non fornirò dettagli su quale alleato stia fornendo cosa agli ucraini, ma il diverso tipo di guerra che vedremo nella seconda fase richiederà altre necessità da parte dell’esercito ucraino: il sostegno degli alleati cambierà a seconda di questo. E posso prevedere che gli alleati forniranno più armi all’Ucraina secondo le sue esigenze in questa fase della guerra, insieme ad aiuti umanitari e finanziari». Lo ha detto il vicesegretario della Nato, Mircea Geoana, a Piazzapulita in onda stasera, spiegando che nelle prossime settimane nel sudest ci «sarà un altro tipo di guerra, più convenzionale e su scala più vasta».
18:55 - Cremlino ammette "perdite significative" fra i soldati russi - Le forze russe hanno subito "perdite significative" in Ucraina. Lo ha ammesso a Sky News Uk il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, parlandone come di "una tragedia» ma senza indicare numeri. Peskov ha tuttavia insistito a negare che «l'operazione speciale» di Mosca non stia andando secondo i piani, liquidando il ripiegamento dalla regione di Kiev come «un gesto di buona volontà» fatto per favorire i negoziati. Ha poi ribadito su tutta la linea le accuse ai «nazionalisti ucraini» su crimini di guerra e uso di "civili come scudi umani"; mentre ha escluso che Vladimir Putin possa essere mai processato da una corte internazionale.
16.18 - Cremlino, contrastare sabotaggi informativi Kiev come Bucha - Il presidente russo, Vladimir Putin, ha discusso «dell’operazione militare in Ucraina e dei negoziati» con i membri del Consiglio di Sicurezza nazionale russo. Lo ha riferito il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, citato dalla Tass, sottolineando che è stata discussa «la necessità di contrastare attivamente il sabotaggio informativo dell’Ucraina, come quello a Bucha».
16.13 - Mosca incrimina ufficiali ucraini, violenze su prigionieri - Due ufficiali del battaglione nazionalista ucraino Azov, integrato nelle forze armate di Kiev, sono stati incriminati dalla giustizia russa con l’accusa di torture e violenze contro almeno otto prigionieri russi, incluso aver sparato loro alle gambe, nella regione di Kharkiv. Il Comitato investigativo russo, citato dalla Tass, ha identificato i due come S.O. Velichko e K.V. Nemichev, incriminati in contumacia sulla base dell’articolo 317 del Codice penale russo.
15.57 - Kiev, 200 dispersi a Borodyanka - Il consigliere del ministro degli affari interni dell’Ucraina Anton Gerashchenko ha affermato che circa 200 residenti di Borodyanka, la cittadina a nord di Kiev devastata dai bombardamenti russi, sono attualmente dispersi. Lo riporta Ukrinform. «Secondo il capo villaggio di Borodyanka, attualmente mancano circa 200 residenti. E capiamo che molti, molti di loro sono scomparsi per sempre. Non perdoneremo mai questo crimine: sia gli occupanti russi che i loro leader saranno responsabili degli omicidi degli ucraini», ha detto Gerashchenko.
15.50 - Onu, un'inchiesta su Bucha è il prossimo passo - Un’indagine sulle circostanze della morte di persone vestite in abiti civili che sono state trovate morte a Butcha dalle autorità ucraine dopo il ritiro dell’esercito russo è «il prossimo passo": lo ha detto un alto funzionario delle Nazioni Unite durante una visita alla città vicino a Kiev. «Il mondo è già profondamente scioccato», ha detto Martin Griffiths, il sottosegretario generale delle Nazioni Unite per gli affari umanitari, a un funzionario del municipio di Butcha, assicurando che «il prossimo passo è condurre un’indagine».
15.34 - Kuleba, Bucha è solo punta iceberg; Mariupol peggio - «Il massacro di Bucha è solo la punta dell’iceberg, a Mariupol è molto peggio». Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, al termine della sua partecipazione alla riunione dei ministri degli Esteri della Nato.
15.18 - Kuleba, in Donbass rivedrete la Seconda Guerra mondiale - «La guerra per il Donbass vi ricorderà purtroppo la seconda guerra mondiale: migliaia di tank, aerei, artiglierie. La Russia ha i suoi piani e noi abbiamo i nostri. Ecco perché gli alleati non ci devono dire che ci sono procedure da seguire: o ci aiutate ora, in giorni, o l'aiuto arriverà tardi. Molti civili moriranno, perché l’aiuto è arrivato tardi. Sono moderatamente ottimista sul risultato delle negoziazioni qui al quartier generale della Nato. Sono stato molto chiaro: per vincere una guerra ci vogliono armi». Lo ha detto il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba in conferenza stampa alla Nato.
15.15 - Kuleba, ritiro russi dal Nord è perché respinti - «I russi si sono ritirati dal Nord perchè respinti e perchè hanno bisogno di forze nel Donbass. C'è un riposizionamento dal Nord all’Est». Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, al termine della sua partecipazione alla riunione dei ministri degli Esteri della Nato. «In Donbass già si combatte ma la battaglia sarà più dura ancora», ha aggiunto.
15.01 - Sindaco Bucha a politici russi, guardate vittime negli occhi - «Propongo ai politici russi che chiamano la guerra contro l’Ucraina "operazione speciale" di venire a visitare Bucha così come Mariupol, ed altre città, e vedere con i propri occhi gli occhi delle vittime». Lo ha detto a Sky TG24 il sindaco di Bucha Anatoly Fedoruk. «Nel mondo civilizzato e democratico - ha detto il sindaco della città martire - non ci sarà nessuna persona che riuscirà a credere a quelle cose che dicono i rappresentanti della Federazione russa. Loro, quella in Ucraina contro il nostro popolo, la chiamano "operazione speciale", non guerra. Io propongo ai politici russi che fanno queste dichiarazioni di venire a visitare Bucha così come Mariupol e vedere con i propri occhi gli occhi delle vittime. E’ vero che i cadaveri coprivano le mine ma ora sono già stati sminati e sono già stati portati via. Che ci siano delle mine è la verità. Abbiamo 320 persone ammazzate, di sesso diverso, di età diversa, 167 persone sono state identificate quindi conosciamo i loro nomi e cognomi, i loro indirizzi di residenza. Io come sindaco della città sono rimasto qui tutto il tempo ed ho sentito proprio sulla mia pelle tutte le atrocità commesse».
14.55 - Sindaco Dnipro, donne e bambini lascino città - Il sindaco di Dnipro, Borys Filatov, lancia un appello a donne, bambini, anziani, nonché a coloro che non sono coinvolti in imprese industriali e infrastrutture, a lasciare la città. Lo riporta la stampa ucraina. Secondo lui, la situazione nel Donbass sta peggiorando ed è in corso l’evacuazione dei residenti delle oblast di Lugansk e Donetsk.
14.41 - Ucraina, 'a Kiev restano in azione sabotatori russi' - Dopo il ritiro delle truppe russe, sono in azione nella capitale e nella regione i gruppi di sabotaggio e continuano a rappresentare una minaccia. Lo ha annunciato il vice capo di stato maggiore delle forze di terra delle forze armate ucraine, il generale di brigata Alexander Gruzevich, durante un briefing, come riporta Unian. «I posti di blocco rimarranno. Il regime del traffico sarà lo stesso, forse un pò semplificato», ha affermato Gruzevych. «In soli due giorni a Kiev, 16 gruppi di sabotaggio e ricognizione sono stati catturati da azioni congiunte. Pensiamo che qui sia tranquillo, ma c'è un nemico. Solo ieri abbiamo ripulito un’area, ne abbiamo catturato uno. Dovremmo stare attenti, perché, sfortunatamente, questi gruppi includono anche ucraini
reclutati», ha detto Gruzevych, aggiungendo che sono per lo più cittadini delle regioni di Donetsk e Lugansk.
14.36 - G7, gravi conseguenze se Mosca userà armi nucleari - «Qualsiasi uso da parte della Russia di un’arma nucleare o chimiche sarebbe inaccettabile e comporterebbe gravi conseguenze». Lo si legge nel comunicato dei ministri degli Esteri del G7.
14.32 - Kiev a Mosca, riduca livello ostilità in negoziato - Il governo ucraino ha chiesto a Mosca di «ridurre il livello di ostilità» nel negoziato per arrivare a un accordo di pace, dopo che il ministro degli Esteri russo ha accusato l’Ucraina di avere contraddetto gli impegni presi a Istanbul nella nuova bozza per il prossimo round di negoziati. «Se Mosca vuole dimostrare di essere pronta al dialogo, deve ridurre il suo livello di ostilità», ha scritto su Twitter Mykailo Podolyak, consigliere del presidente Volodymyr Zelensky e membro della delegazione incaricata dei colloqui con la Russia.
14.15 - Lavrov, modifiche rispetto a Istanbul in nuova bozza Kiev - L’Ucraina ha presentato una nuova bozza di accordo con la Russia, che Mosca considera una deviazione rispetto agli accordi raggiunti a Istanbul. Lo ha detto il ministro degli esteri russo Sergei Lavrov, secondo quanto riporta l’agenzia Tass. «L'Ucraina ha presentato ieri la propria bozza di accordo con la Russia al gruppo dei negoziatori, che ovviamente si discosta rispetto alle disposizioni chiave registrate nell’incontro di Istanbul il 29 marzo», ha detto Lavrov. «Per di più, sono stati registrati in un documento firmato dal capo delegazione ucraina Arakhamia», ha aggiunto
13.50 - Mosca accusa, 'l'Italia indecente sulle sanzioni' - La posizione dell’Italia sulle sanzioni alla Russia è «indecente": lo ha affermato la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova intervenendo al programma di Solovyov.
13.35 - Lavrov, Kiev mina dialogo, ma Russia prosegue colloqui - L’incapacità di Kiev di fare accordi sottintende un piano per tirare alla lunga e mette a repentaglio il dialogo con la Russia. Lo ha dichiarato il ministro degli esteri Serghiei Lavorov, aggiungendo però che Mosca continuerà ad avere colloqui con l’Ucraina presentando la propria proposta di accordo nonostante le provocazioni. Lo riporta la Tass.
13.10 - Zelensky, Mariupol quasi distrutta, ora rischia Odessa - Mariupol «era una città di mezzo milione e ci sono ancora circa 100.000 persone. Ma non c'è praticamente nessun edificio integro. La stragrande maggioranza degli edifici della città è completamente distrutta. L’esercito russo ha distrutto tutto: ospedali, ospedali per la maternità, condomini e il teatro cittadino, dove i civili si nascondevano dalle bombe. Mariupol è quasi distrutta». Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un intervento al Parlamento greco. Oggi, ha aggiunto, la Russia potrebbe tentare di distruggere Odessa: «Dobbiamo salvare Odessa dalla distruzione subita da Mariupol».
13.05 - G7, disposti ad aumentare sostegno militare - Nella dichiarazione congiunta i ministri degli Esteri dei Paesi del G7 sottolineano «il nostro incrollabile sostegno all’Ucraina all’interno dei suoi confini riconosciuti a livello internazionale ed esprimiamo la nostra disponibilità ad assistere Kiev ulteriormente, anche con attrezzature militari e mezzi finanziari, per consentire all’Ucraina di difendersi dall’aggressione russa e di ricostruire il Paese».
12.51 - G7 chiede sospensione Russia da Consiglio diritti uomo Onu - Il G7 chiede la sospensione della Russia dal Consiglio dei diritti umani dell’Onu. Lo si legge in un comunicato.
12.44 - Sanzioni Ue, verso slittamento inizio embargo sul carbone - A quanto si apprende, nel quinto pacchetto di sanzioni europee contro la Russia si va verso uno slittamento dell’inizio dell’embargo per l’import di carbone. Il nodo dei contratti in essere è stato, nella riunione tecnica di ieri pomeriggio, uno degli aspetti più sensibili ad essere affrontati. Secondo fonti europee, la proposta di rinviare l'inizio dell’embargo è stata avanzata dalla Germania e avrebbe ottenuto una prima luce verde alla riunione degli ambasciatori dei 27 Paesi membri di questa mattina. L’ok del Coreper al pacchetto di misure è atteso per questa sera.
12.42 - Kharkiv bombardata 48 volte in 24 ore - Le truppe russe hanno bombardato le infrastrutture civili di Kharkiv 48 volte nelle ultime 24 ore. Tre persone sono state uccise nella città di Balakliya. Lo ha detto Oleh Synehubov, governatore dell’Oblast di Kharkiv citato da The Kyiv Independent.
12.37 - Slitta ancora l'ok Ue alle sanzioni, riunione alle 18 - Nuovo slittamento del via libera al quinto pacchetto di sanzioni da parte dei Paesi dell’Ue. La riunione degli ambasciatori dei 27 Stati membri (Coreper), iniziata questa mattina alle 10, è stata interrotta e aggiornata
alle 18 di questo pomeriggio.
12.15 - Sirene antiaeree a Leopoli - A Leopoli, nell’Ovest dell’Ucraina, a 70 chilometri dal confine con la Polonia, risuonano le sirene antiaeree. Lo riferisce in un tweet il corrispondente dell’Associated Press, Philip Crowther.
12.12 - Kiev accusa Orban, aiuta Putin nella guerra - L’Ungheria «aiuta Putin a continuare la sua aggressione contro l’Ucraina» e «distrugge l’unità europea». E’ l’accusa del portavoce del ministero ucraino degli Esteri, Oleg Nikolenko, il giorno dopo le dichiarazioni del premier Viktor Orban sulla sua disponibilità a pagare il gas russo in rubli. Kiev «considera le dichiarazioni ungheresi come una posizione ostile contro il nostro Stato», ha scritto, definendo «cinica» la proposta ungherese di organizzare discussioni di pace fra la Russia e l’Ucraina a Budapest. «Se davvero l’Ungheria vuole mettere termine a questa guerra, ecco che cosa deve fare: smetterla di distruggere l’unità dell’Ue, sostenere nuove sanzioni contro la Russia e aiutare militarmente l’Ucraina», spiega ancora il comunicato della diplomazia di Kiev. Nikolenko ha infine denunciato la reticenza dei leader ungheresi a riconoscere la responsabilità della Russia negli attacchi ai civili, attribuiti all’esercito di Mosca, avvenuti a Bucha, Irpin e Gostomel. Un approccio, secondo Kiev, che «potrebbe rafforzare il sentimento di impunità della Russia e incoraggiarla a commettere nuove atrocità».
11.51 - Peskov, Mosca valuterà come rispondere a sanzioni - La Russia risponderà ai vari tipi di sanzioni nel modo che riterrà più opportuno. Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov parlando ai giornalisti delle sanzioni Ue contro le figlie del presidente russo Vladimir Putin. Lo riporta Interfax.
11.41 - I russi hanno ripreso l’offensiva a Mariupol «ma le nostre truppe stanno resistendo» - Lo afferma Oleksiy Arestovych, consigliere del capo dell’Ufficio del Presidente, in un briefing, come riporta Ukrinform. «La situazione militare e politica in Ucraina è controllata dalla leadership dell’Ucraina. Su 9 aree operative in cui il nemico è avanzato dall’inizio della guerra, ne rimangono 2,5: la regione di Lugansk, Mariupol, la regione di Kherson, dove fino a poco tempo il nemico stava ancora cercando di attaccare. Ora è sulla difensiva», ha detto il consigliere.
11.37 -Rifornire l’Ucraina di armi non contribuirà al successo dei colloqui tra Mosca e Kiev - Lo afferma il Cremlino citato dalla Tass.
11.35 - Kiev, ultima chance per fuggire dall'Est del Paese - «Ultima chance» per fuggire dall’Est dell’Ucraina, dove si sta concentrando l’offensiva russa. A lanciare l’allarme sono state le autorità locali. Già ieri il ministro per la reintegrazione dei territori occupati dell’Ucraina, Iryna Vereschchuk, aveva invitato i residenti di tre regioni orientali ad evacuare immediatamente, indicando le aree di Lugansk, Donetsk e parte della regione di Kharkiv.
11.07 - Kiev, l'Ungheria aiuta guerra Putin e distrugge unità Ue - L’Ungheria «aiuta Putin» nella guerra contro l’Ucraina. E’ l’accusa che Kiev rivolge a Budapest dopo che si è detta pronta ad acquistare il gas russo in rubli. "Budapest è passata alla tappa successiva: aiutare Putin a continuare la sua aggressione contro l’Ucraina», ha affermato in un comunicato il portavoce del ministero degli esteri ucraino Oleg Nikolenko, sostenendo che l’Ungheria con questa posizione "distrugge l’unità dell’Ue».
10.43 - Si terrà domani l’incontro tra il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky e la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen - Lo ha affermato l'addetto stampa del capo di stato Sergei Nikiforov secondo quanto riferisce Ukrinform. Martedì Bruxelles aveva confermato che la presidente della commissione Ue Ursula von der Leyen e l'alto rappresentante per la politica estera Josep Borrell si sarebbero recati questa settimana a Kiev per incontrare Zelensky.
10.35 - Mosca ironizza su Bucha, Francia convoca ambasciatore - Il governo di Parigi ha convocato l'ambasciatore russo dopo che stanotte la rappresentanza diplomatica in Francia ha postato immagini del massacro di Bucha scrivendo «Set cinematografico, città di Bucha». Il governo ha risposto subito con un tweet del ministro per gli Affari europei, Clément Beaune: «Oltre la vergogna. Stop». Il messaggio di Beaune è stato ritwittato dalla ministra del Lavoro, Elisabeth Borne, e dalla vicecapogruppo di En Marche all’Assemblée Nationale, Aurore Bergé, poi la convocazione dell’ambasciatore.
10.16 - Mattarella, inaccettabile aggressione Russia all'Ucraina - Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha espresso «apprezzamento per l’impegno dispiegato in questi anni» dalle fondazioni di origine bancaria «nell’affrontare le numerose criticità che si sono manifestate, a livello territoriale, sociale, generazionale, di crisi internazionale, come nel caso delle migrazioni e ora delle conseguenze dell’inaccettabile aggressione all’Ucraina da parte della Federazione Russa». Lo si legge nel messaggio inviato dal Capo dello Stato al XXV congresso nazionale dell’Acri iniziato oggi a Cagliari.
9.59 - Kiev, la guerra ci costerà oltre 1 trilione di dollari - «La guerra condotta dalla Federazione Russa contro l’Ucraina costerà al nostro Paese più di 1 trilione (mille miliardi) di dollari». Lo ha detto il primo ministro ucraino Denis Shmygal in un’intervista a Bbc News Ukraine, secondo quanto riporta Ukrinform. «Le perdite dirette alla prima decade di marzo - sia secondo la Kyiv School of Economics che il Ministero dell’Economia - ammontavano a oltre 560 miliardi di dollari. E se calcoliamo le perdite di Pil a lungo termine dal fatto che impianti di produzione distrutti, infrastrutture distrutte, l’ammontare delle perdite è molto più di 1 trilione di dollari. Questo è ciò che il nostro Paese perderà a causa della guerra», ha detto Shmygal.
9.13 - Mosca avverte che i paesi che espellono diplomatici russi «riceveranno dure risposte» - Lo fa sapere il Ministero degli esteri russo, secondo quanto riporta l'agenzia Tass.
8.29 - Finlandia ferma alla frontiera opere Hermitage, l'ira di Mosca - In Russia la chiamano già «la guerra dei quadri», ma per le autorità di Mosca si tratta di un vero e proprio «furto": il 2 e 3 aprile, ha riferito il ministero degli Estri russo, «le Dogane finlandesi hanno sequestrato alla frontiera tre veicoli diretti in Russia, adducendo una probabile violazione delle sanzioni europee contro la Russia». I veicoli trasportavano opere d’arte provenienti dai più importanti musei del Paese, dall’Hermitage di San Pietroburgo, dalla Galleria Tretyakov e dal Museo delle Belle Arti Pushkin di Mosca e che erano state esposte in Italia (Milano e Udine) e in Giappone.
8.27 - Kuleba a Nato, dateci armi e noi sacrifichiamo vita - «Ci sono due modi di approccio al tema della fornitura di armi. Il primo è quando non vuoi dare forniture e il tuo argomento è che non si deve fare perchè questo spingerà tutti nella guerra. Il secondo è completamente diverso: daremo tutte le armi necessarie all’Ucraina così che né noi né la Nato dovremo combattere questa guerra, perchè gli ucraini lo faranno per noi. Penso che il patto che gli ucraini stanno offrendo sia equo: se ci date le armi, noi sacrifichiamo le nostre vite e la guerra sarà contenuta in Ucraina». Lo ha dichiarato il ministro degli Affari esteri dell’Ucraina, Dmytro Kuleba, in un punto stampa con il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, al suo arrivo alla riunione dei ministri degli Affari esteri dei Paesi alleati.
8.23 - L’Ucraina annuncia di voler aprire oggi dieci corridoi umanitari - Lo afferma Iryna Vereshchuk, vice primo ministro dell’Ucraina. I residenti che cercano di lasciare la città assediata di Mariupol dovranno di nuovo usare i propri veicoli.
8.23 - «L'Austria espelle quattro diplomatici russi» - Lo dice il ministero degli Esteri austriaco ripreso dall’agenzia russa Tass.
8.19 - Kiev, truppe in tendopoli al confine, morale basso - «Alcune delle unità russe ritirate si trovano in tendopoli in diverse regioni della Federazione Russa al confine con l’Ucraina. Le condizioni morali e psicologiche di questo personale sono basse e tendono a deteriorarsi». Lo afferma lo Stato maggiore ucraino nel bollettino mattutino.
8.17 - Borrell, prima o poi embargo petrolio; spero prima - «L'embargo del petrolio non è nel pacchetto delle sanzioni in discussione ma ne parleremo lunedì al Consiglio affari esteri. Penso che prima o poi arriverà, spero più prima che poi». Lo ha dichiarato l’Alto rappresentante dell’Ue per la Politica estera, Josep Borrell, al suo arrivo alla riunione dei ministri degli Esteri della Nato.
8.17 - "A Mariupol oltre 5mila civili uccisi, 210 bimbi" - Oltre 5mila civili, compresi 210 bambini, sono stati uccisi a Mariupol dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina. Lo ha detto il sindaco della città del sud dell’Ucraina assediata, Vadym Boichenko, secondo quanto riporta il Guardian.
8.04 - Stoltenberg, è autodifesa anche con armi avanzati - «Come ha detto il ministro Kuleba, l’Ucraina ha bisogno di armi per difendere il proprio Paese. Ed è autodifesa anche con sistemi d’arma avanzati». Lo ha dichiarato il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, in un punto stampa con il ministro ucraino Dmytro Kuleba all’arrivo alla riunione dei ministri degli esteri dell’Alleanza. Gli alleati hanno fornito armi all’Ucraina per anni e queste armi hanno provato la loro importanza sul campo ogni giorno. Vediamo le armi russe distrutte, abbiamo visto aerei russi abbattuti. Ovviamente questo è grazie soprattutto all’impegno e al coraggio delle forze armate ucraine ma gli equipaggiamenti forniti sono d’importanza vitale. Ho chiesto agli alleati di fornire ulteriore sostegno con diversi tipi di sistemi, sia armi leggere che armi pesanti», ha evidenziato.
8.01 - Kuleba, embargo a gas e petrolio, servono nuove Bucha? - «Noi insistiamo nel chiedere l'embargo al petrolio e al gas russo, la piena disconnessione da swift, i porti chiusi. Spero che non si arrivi a una situazione in cui servono altri shock come Bucha per imporre nuove sanzioni, non posso credere che il popolo ucraino debba soffrire così tanto per convincere i politici europei ad agire». Lo ha detto il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba al Consiglio atlantico.
7.51 - Kuleba alla Nato, se ci date armi no altre Bucha - «Siamo sicuri che la migliore maniera per aiutare l’Ucraina sia dare tutto il necessario per contenere Putin e sconfiggere l’esercito russo sul territorio ucraino così che non vada oltre. Nelle settimane recenti le forze ucraine e l’intera nazione hanno dimostrato che sappiamo come combattere e vincere, ma senza il sostegno e le forniture sufficienti richieste dall’Ucraina questa vittoria sarà accompagnata da un enorme sacrificio. Più armi avremo e prima arriveranno, e più persone saranno salvate, più città e villaggi non saranno distrutti e non ci saranno più Bucha». Lo ha dichiarato il ministro degli Affari esteri dell’Ucraina, Dmytro Kuleba, in un punto stampa con il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, al suo arrivo alla riunione dei ministri degli Affari esteri dei Paesi alleati. «Questo il mio messaggio di oggi, è molto semplice. E chiedo agli alleati di mettere da parte le loro esitazioni, la loro riluttanza, a dare all’Ucraina tutto quanto di cui abbia bisogno, perchè le armi servono alla pace», ha aggiunto.
7.46 - Kuleba, Berlino faccia di più, ipocrite solo armi difensive - «Chi dice vi do armi difensive ma non offensive è un ipocrita. La Germania è passata dal non fornire alcun tipo di equipaggiamento ai sistemi anti tank ma è chiaro che può fare di più: quello che mi preoccupa sono i processi decisionali a Berlino, loro hanno tempo e noi no». Lo ha detto il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba al Consiglio atlantico.
7.45 - Stoltenberg, oggi affrontiamo bisogno armi pesanti - «Abbiamo dato sostegno per molti anni formando centinaia di migliaia di forze ucraine e ora gli alleati stanno dando equipaggiamenti per sostenervi nella difesa. E’ urgente ulteriore sostegno e oggi affronteremo il bisogno di più sistemi di difesa aerea, armi anticarro, armi leggere e pesanti e altro». Lo ha dichiarato il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, in un punto stampa con il ministro ucraino Dmytro Kuleba all’arrivo alla riunione dei ministri degli esteri della Nato. «Permettimi di esprimere quanto ammiriamo il vostro coraggio, la vostra leadership, il governo e il popolo dell’Ucraina e il coraggio e la forza dell’esercito ucraino. Quello che fate ogni giorno contro l’aggressione russa è qualcosa che ispira tutto il mondo», ha sottolineato Stoltenberg.
7.38 - Zelensky, per Mosca sanzioni deboli sono permesso attaccare - «Se non c'è un pacchetto davvero doloroso di sanzioni contro la Russia e se non c'è la fornitura delle armi di cui abbiamo un vero bisogno e che abbiamo chiesto molte volte, questo verrà considerato dalla Russia come un permesso. Un permesso ad andare oltre. Un permesso ad attaccare. Un permesso ad avviare una nuova sanguinosa ondata nel Donbass». Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un video di questa notte.
7.37 - «Ho tre richieste oggi per il Consiglio atlantico: armi, armi, armi» - Lo ha detto il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba al Consiglio atlantico.
7.27 - Governatore Lugansk, continuano evacuazioni Donbass - Continuano, nell’Est dell’Ucraina, le evacuazioni di civili, in vista di una prossima offensiva russa contro il Donbass. Come ha annunciato il governatore della regione di Lugansk, Serghei Gaidai, «siamo riusciti solo oggi a far partire oltre 1.200 persone», in condizioni difficili poichè i bombardamenti continuano senza sosta sull'area, ha detto. «Chiedo alla gente di andarsene perchè vediamo chiaramente che, prima di passare all’offensiva totale, il nemico distruggerà completamente tutti questi luoghi», ha detto in una intervista televisiva, aggiungendo di partire prima che sia troppo tardi. Nel centro di Popasne, a sud di Sverodonetsk, l’evacuazione dei civili è stata bloccata dall’intensità dei bombardamenti.
6.00 - Circa 1.700 rifugiati ucraini sono arrivati a Tijuana, in Messico, sperando di riuscire a entrare negli Stati Uniti - Lo riporta Nbc news spiegando che nella città di confine, vicino San Diego, è stato allestito un centro accoglienza in una palestra per chi fugge dalla guerra in Ucraina. Secondo Cbs, i profughi sono arrivati in Messico con un visto turistico. Circa 150 ucraini vengono accolti negli Stati Uniti ogni giorno da quando il presidente americano Joe Biden ha annunciato di voler garantire l’ingresso nel Paese a 100.000 profughi.
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