Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Escalation russa su Kiev: strage di civili. Droni iraniani partiti dalla Bielorussia

La guerra in Ucraina ha registrato nelle ultime ore una escalation che coinvolge anche la Bielorussia e ha suscitato una forte reazione dell’Ue e di singoli Stati europei. Tutto è iniziato all’alba con una serie di attacchi missilistici delle forze russe contro le principali città ucraine, dalla capitale Kiev a Leopoli, da Dnipro a Kharkiv. I bombardamenti, che hanno causato morti e feriti fra i civili, sono stati confermati dal presidente russo, Vladimir Putin, il quale ha precisato che sono stati colpiti obiettivi militari, infrastrutture energetiche e vie di comunicazione e ha avvertito che vi saranno «risposte severe» da parte della Russia «se vi saranno altri tentativi di organizzare attentati sul territorio russo». Un chiaro riferimento a quanto avvenuto sabato sul ponte di Kerch, in Crimea, con l’esplosione di un camion.

Lo Stato maggiore dell’esercito ucraino ha accusato la Russia di aver utilizzato negli attacchi di questa mattina anche droni iraniani facendoli partire dalla Bielorussia.

Almeno 11 persone sono rimaste uccise durante gli attacchi russi con missili e droni in Ucraina, secondo il servizio di emergenza statale ucraino, il numero dei feriti è salito a 64. Lo riferisce il Guardian.

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha da parte sua affermato che la Russia «vuole cancellarci dalla faccia della Terra». Il leader ucraino ha inoltre sentito telefonicamente il cancelliere tedesco Olaf Scholz e il presidente francese Emmanuel Macron, il quale ha ribadito il sostegno della Francia al suo Paese. Nel frattempo il presidente bielorusso, Alexander Lukashenko, ha sostenuto che Kiev sta preparando un attacco al suo Paese e che anche la Nato e alcuni Paesi europei stanno prendendo in considerazione un’aggressione alla Bielorussia, motivo per il quale «abbiamo convenuto di dispiegare truppe insieme con la Russia», ha annunciato Lukashenko.

Il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, ha scritto in un tweet che l’Alleanza Atlantica «continuerà a sostenere il coraggioso popolo ucraino nella lotta contro l’aggressione del Cremlino per tutto il tempo necessario». Ma da Mosca si è fatto sentire anche il numero due del Consiglio di Sicurezza della Russia nonchè ex presidente russo, Dmitry Medvedev: gli attacchi di questa mattina, ha affermato, sono solo un «primo episodio, ce ne saranno altri». «Dal mio punto di vista - ha aggiunto in un post su Telegram - l’obiettivo deve essere lo smantellamento totale del regime politico dell’Ucraina».

Il portavoce del Servizio esterno dell’Unione europea, Peter Stano, ha sottolineato che l’Ue «condanna nei termini più forti possibili» i raid russi. «La Russia - ha aggiunto Steno - sta scegliendo una tattica con cui bombarda indiscriminatamente i civili, ciò va contro la legge umanitaria internazionale e rappresenta un crimine di guerra».
L’Italia, ha affermato la Farnesina in una nota, «è inorridita dai vili attacchi missilistici che hanno colpito stamane il centro di Kiev e altre città ucraine» e ribasce «il fermo e convinto sostegno all’Ucraina, al suo popolo e alla sua resilienza». Parlando alla consegna delle onorificenze di Cavalieri del Lavoro e Alfieri del lavoro al Quirinale, il presidente Sergio Mattarella ha affermato che «l'Europa è un bersaglio di questa guerra» e dunque «ha il dovere di una risposta unitaria e coerente».
L’ultimo attacco missilistico contro Kiev risale al 26 giugno scorso.

Caricamento commenti

Commenta la notizia