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Il capo della Wagner Prigozhin: "Mosca fermi la guerra". Strage di civili a Sloviansk

"L'opzione ideale sarebbe annunciare la fine del conflitto, informare tutti che la Russia ha raggiunto i risultati previsti e, in un certo senso, li abbiamo davvero raggiunti". Lo afferma in un comunicato il capo della Wagner Yevgeny Prigozhin, riporta The Kyiv Independent, raccomandando a Mosca di "radicarsi saldamente" nei territori occupati.

Il fondatore della milizia privata starebbe creando le condizioni per sfruttare un eventuale fallimento militare russo se la prevista controffensiva ucraina avrà successo. Lo scrive nel suo ultimo report il think tank statunitense Isw (Institute for the study of the war) riportando un discorso fatto ieri da Prigozhin. Prigozhin ha affermato che «la prossima controffensiva ucraina ha più probabilità di successo che di fallimento».

E ha avvertito che un egoistico «Stato profondo» russo (che definisce come «una comunità di élite vicine allo Stato che operano indipendentemente dalla leadership politica e hanno stretti legami e una propria agenda") è attualmente in crisi a causa degli insuccessi dell’esercito della Federazione nel garantire una vittoria in tempi rapidi.

Prigozhin ha accusato i membri di questo Stato profondo, inseriti nella burocrazia russa, di sabotare deliberatamente il successo russo nella guerra, perché cercano di riprendere la loro vita privilegiata e confortevole. Quindi ha affermato che questi «nemici interni» dello Stato profondo russo spingeranno il Cremlino a «fare gravi concessioni», che equivalgono a «tradire gli interessi russi», compresa la possibilità di restituire all’Ucraina il territorio ucraino occupato.

Strage di civili a Sloviansk

E’ salito a nove il numero delle vittime a Sloviansk, in Ucraina orientale, dove ieri un condominio è stato distrutto dai bombardamenti russi, come riporta Suspilne. Il cadavere di una donna è stato recuperato da sotto le macerie, mentre continuano le ricerche di altre quattro persone. Secondo le autorità di Sloviansk i civili feriti sono 21.

Attacchi russi in Donetsk ogni mezz'ora

In Donetsk, secondo l’ultimo report dello Stato maggiore ucraino, gli attacchi russi vengono lanciati ogni mezz'ora, a Bakhmut continuano pesanti combattimenti mentre non ci sono segnalazioni di tentativi delle truppe della Federazione di avanzare nei sobborghi della città. Lo riportano i media ucraini. Le offensive nelle ultime 24 ore si sono concentrate nelle aree di Lyman, Bakhmut, Avdiïvka e Marin. Nell’aggiornamento di questa mattina, l’esercito ucraino sostiene che ieri hanno perso la vita in battaglia 460 militari russi, portando il numero delle vittime tra le truppe della Federazione a un totale di oltre 181.550 soldati uccisi.

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