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Da "Roma ladrona" all'ascesa nel palazzo. Il "senatur" Umberto Bossi compie 80 anni

Umberto Bossi compie oggi 80 anni. Il fondatore della Lega è infatti nato il 19 settembre 1941. Deputato della Repubblica, europarlamentare, più volte anche ministro e fino al 2012 segretario federale della Lega. Attualmente senatore, Bossi rimarrà impresso nelle pagine dei libri di storia della politica italiana.

Dagli inizi in politica vicino agli ambienti comunisti, alla fondazione della Lega e di quel movimento autonomista che tra la fine degli anni ottanta ed i primi anni novanta ebbe il suo boom. Dall'alleanza con Berlusconi nel 1994, con la nascita del bipolarismo, fino all'avvento di Salvini che ha "sdoganato" il concetto di Lega come partito territoriale solamente radicato al Nord.

Il ricordo del primo Bossi da parte di Bersani

Umberto Bossi compie oggi 80 anni e Pierluigi Bersani ricorda sulle pagine di Repubblica i primi passi dell’ex leader della Lega, quando batteva la Bassa per catalizzare il 'popolo del Nord’. «Mi sembrava uno strano personaggio» dice l’ex segretario del Pd, «a metà tra Lenin e Tex Willer. Quel concetto di autonomia del Nord che andava predicando in luoghi che conoscevo bene era qualcosa che sentivo di dover tener d’occhio».
Bossi, ricorda, «era una forza della natura, aveva un fiuto formidabile per il senso comune di questo popolo». Poi l’ascesa: «E' arrivata Tangentopoli e ho visto l’evoluzione verso posizioni inconciliabili con le nostre: il rapporto con la destra e la visita a villa Certosa - sebbene in canottiera - rappresentava la sua ambizione di combinarsi con la destra ma per rappresentare il Nord. La chiave era rimanere antifascista. E contemporaneamente sparare addosso al sud e insultare la bandiera. E’ chiaro che tra noi a quel punto si era creato un abisso politico, ma non fino al punto di rompere un rapporto umano».

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