Giovedì 26 Dicembre 2024

Quirinale, fumata nera anche alla terza votazione. Letta: "Voteremo venerdì, non sarà presidente di parte"

Guido Crosetto
Pier Ferdinando Casini
Matteo Renzi
Liliana Segre
Maria Elena Boschi entra a Montecitorio da Piazza del Parlamento nel corso della terza votazione per l’elezione del presidente della Repubblica.
L’aula della Camera dei Deputati
 
 
 

Fumata nera anche alla terza votazione: i votanti al terzo scrutinio per l’elezione del presidente della Repubblica sono 978. Le schede bianche scendono ancora e si attestano a quota 412. Il più votato è Sergio Mattarella con 125 voti, segue Guido Crosetto con 114 voti. Nessun astenuto, 84 le schede disperse e 22 le schede nulle. Oltre quota 50 si attesta Pierferdinando Casini. Cresce anche il giurista Paolo Maddalena, sostenuto dagli ex grillini di Alternativa C'è, passato dai 39 voti di ieri ai 60 di oggi. La terza votazione per l’elezione del presidente della Repubblica un primo risultato lo consegna ad urne ancora aperte: il centrodestra che fino a ieri aveva fatto dell’unità la sua bandiera, si divide al momento del voto. Forza Italia e Lega optano per la scheda bianca, Fratelli d’Italia sceglie di disertare la prima chiama e poi decide di votare Guido Crosetto. In questo quadro, Elisabetta Casellati, la carta coperta di Matteo Salvini, sembra perdere colpi anche se proprio il rischio di un tentativo di forzare la mano sul nome del presidente del Senato da parte del centrodestra avrebbe portato ad una accelerazione sul campo opposto, con il Pd che avverte il leader della lega: "Fermati o salta tutto". La spia di questa accelerazione potrebbero essere i rumors su un test durante la terza votazione, portato avanti da alcuni settori dei moderati centristi - sul nome di Pier Ferdinando Casini. Voci confermate da alcuni parlamentari, come Julia Unterberger, che hanno dichiarato di averlo votato oggi. Un test che apre a qualsiasi tentativo di soluzione condivisa, a cominciare da quella sul nome dell’ex presidente della Camera. Nel frattempo i pontieri sono al lavoro per evitare che si arrivi al muro contro muro. Fonti qualificate rivelano infatti che già nelle prossime ore potrebbe esserci un incontro a tre tra il leader della Lega, Matteo Salvini, quello del Pd, Enrico Letta e quello del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte. Incontro che lo stesso Salvini sembra confermare: «Vedrò gli alleati di governo», avrebbe detto. L'obiettivo: individuare una figura da proporre già domani al voto dell'aula, per ottenere una fumata bianca già alla quarta votazione, la prima a maggioranza semplice. («Se c’è un nome? Domani lo vedrete, siamo vicini a una soluzione», ha detto il capogruppo alla Camera della Lega Riccardo Molinari, uscendo dalla riunione dei parlamentari del Carroccio). E Letta in serata sembra aprire alla soluzione: "Voteremo venerdì". Ore 21.35  «A differenza degli altri noi siamo partiti con i quattro punti cardinali della nostra bussola e stiamo arrivando con gli stessi punti cardinali. Questo lo rivendico: grazie alla nostra fermezza il centrodestra ha fatto i conti con la realtà. Perché qualunque presidente voteremo venerdì - qualcuno di noi sarà contento, qualcuno altro meno - l’obiettivo più grande lo avremo raggiunto: tramontata la candidatura di parte, si negozierà infatti un nome non di parte e autorevole. E questa è una nostra vittoria: non ci sarà un presidente di destra». Lo ha detto il segretario Pd, Enrico Letta, ai grandi elettori dem. «Ora viene il passaggio più complesso, in cui ognuno di noi ha una idea e dobbiamo trovare una sintesi. Una complessità mai così forte» ha proseguito Letta parlando all’assemblea dei grandi elettori Pd. «Nel Parlamento più frammentato di sempre c'è una sovrapposizione di due perimetri diversi: quello della maggioranza e quello del centrosinistra», ha osservato. ore 21.15 Ancora non c'è la fumata bianca sul Quirinale, sarà una notte di trattativa ma fonti che stanno lavorando al dossier sul Colle riferiscono che si sta stringendo su un nome. E potrebbe anche essere un colpo a sorpresa, secondo quanto riferiscono le stesse fonti. In ogni caso il nome resta "coperto". E lo stesso segretario dem Enrico Letta frena, spiegando che domani sarà una giornata di dibattiti e poi venerdì potrebbe esserci l’accordo 18.03  «Il risultato della candidatura di bandiera di Guido Crosetto - che raccoglie in aula il doppio dei voti di Fratelli d’Italia che lo proponeva - dimostra la potenziale attrattività che avrebbe un candidato unitario del centrodestra nell’attuale Parlamento. Ragione per la quale ancora una volta, pienamente soddisfatti dell’unità con cui il centrodestra si sta muovendo in questa fase, FdI continua a ritenere imprescindibile una votazione compatta del centrodestra su un candidato della coalizione, come concordemente valutato nell’ultimo vertice». Lo comunica in una nota Fratelli d’Italia, che aggiunge: «A Matteo Salvini il mandato di individuare, attraverso le sue molteplici interlocuzioni, il candidato più attrattivo tra quelli presentati ieri». 17.29 Nella lunga telefonata di oggi fra Beppe Grillo e Giuseppe Conte, il fondatore del Movimento 5 Stelle si è detto favorevole alla ricerca di un nome super partes e autorevole per il Quirinale. E’ quanto fanno sapere fonti del M5s. 16:45 La Russa, domani si punta a nome unico centrodestra - «Se dovessi decidere io domani il centrodestra deve mettere in campo uno dei nomi della rosa. Ci aspettavamo che entrassero nel merito nel dire chi ritenevano più adatto. Se non entrano nel merito credo che spetti al centrodestra uscire dal pantano e fare un nome e votarlo». Lo dice ai microfoni del La7 il senatore di Fratelli d’Italia, Ignazio La Russa. «Faremo di tutto - aggiunge - perché domani ci sia un nome unico del centrodestra. Fino a stamattina si discuteva tranquillamente sulla possibilità di votare Nordio, si è ritenuto di no e abbiamo optato per Crosetto. 15:21 Terminato spoglio terzo scrutinio - E’ terminato lo spoglio del terzo scrutinio per l’elezione del presidente della Repubblica. Si procede ora al computo e alla verifica dei voti.  14:07 Giorgetti: Draghi? Dicono nessuno voglia votarlo -  «Dicono che nessuno lo vuole votare. Quindi, se nessuno lo vota, è difficile che diventi presidente». Così il ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti, risponde a Fanpage.it e fattoquotidiano.it' che gli chiedono se Mario Draghi abbia ancora possibilità di essere eletto presidente della Repubblica. E Pierferdinando Casini? «Eh Casini ... quando c'è casino ...». 13:30 Lupi: domani? Si voti alle 8 del mattino e alle 17 -  "Da domani si facciano anche due votazioni al giorno. C'è un problema di sicurezza? La prima votazione si faccia alle 8 e la seconda alle 17. Su questo è giusto dare l’idea che ci sia la disponibilità di tutti a lavorare". Lo dice a Rai Radio1, ospite dello Speciale "Il tredicesimo presidente. Il voto per il Quirinale minuto per minuto", Maurizio Lupi, presidente di 'Noi con l’Italia. 13:28 "Se si spacca la maggioranza, un minuto dopo si va al voto". Lo ha detto Francesco Boccia, deputato e responsabile Enti Locali Pd, a Radio Immagina. 13:23  Renzi: "Al conclave come terzo polo, ma non è detto che si faccia" - "Io ho dato la disponibilità a partecipare al conclave come terzo polo, ma non sarei così convinto - ha detto il leader di Italia Viva - che ci sarà il conclave. Anche perchè se fai l’accordo bene, altrimenti si fa una brutta figura". 13:17 Renzi: "Voti per poltrona Senato? Cose che non faccio" - "Penso di essere l’uomo politico più antipatico d’Italia, ma anche chi mi odia sa che non faccio operazioni per me". Lo dice Renzi, commentando le voci che vorrebbero voti di Iv sulla eventuale candidatura della Casellati al Colle, in cambio della Presidenza del Senato per IV. "Nessuno me lo ha offerto, ma vi sembro il tipo che dà i suoi voti per uno scambio? Io 'ste cose non le faccio, è una ipotesi che non esiste. Magari mi sfracello nel muro, o faccio sfracellare qualcun altro (sono successe tutte e due le cose) ma non faccio operazioni per me", conclude ricordando che nelle trattative sul Conte ter a Iv fu offerto di tutto. 13:06 Contatti tra il Pd e Salvini: "Fermati o salta la maggioranza" - Contatti sono in corso, a quanto si apprende da fonti parlamentari, tra i vertici del Pd e il leader della Lega Matteo Salvini. Il tentativo dei dem, che lavorano per un vertice della maggioranza di governo, è di convincere il leader leghista a non procedere domani al voto su un candidato di centrodestra perchè, è il ragionamento, così salta la maggioranza. Si creerebbe un muro contro muro e una situazione di caos con il rischio di precipitare il paese in una situazione di forte instabilità ma il Pd, assicurano fonti del Nazareno, lavora per evitarlo. 13:00 Fratelli d'Italia non partecipa al "conclave" - "Noi non partecipiamo a nessun conclave". Lo afferma il capogruppo di FdI al Senato, Luca Ciriani, rispondendo alle domande dei giornalisti. 12:24 Renzi: "scambio" Casellati-Senato? non esiste - «Penso di essere l’uomo politico più antipatico d’Italia, ma anche chi mi odia sa che non faccio mai una battaglia per avere dei posti. Non sono uno che per fare il presidente del Senato dà i propri voti sulla base di uno scambio. Io queste cose non le faccio, piuttosto faccio una battaglia a viso aperto e mi sfracello, ma questa è un ipotesi che non esiste». Lo dice Matteo Renzi, commentando le voci secondo cui IV potrebbe votare per Elisabetta Casellati al Quirinale in cambio della presidenza del Senato. 11:50 "Fratelli d’Italia non voterà scheda bianca a seguito delle valutazioni dentro il partito. Fermo restando l’assoluta compattezza del centrodestra che non è minimamente in discussione l’immagine che il Parlamento sta dando agli italiani è incomprensibile, dobbiamo dare all’assemblea un segnale: non si può continuare a rimanere per giorni in una situazione di stallo". E’ quanto rendono noto fonti del partito della Meloni che annuncia che, nel corso della terza votazione voterà, Guido Crosetto 11:38 L'annuncio di Renzi - Iv voterebbe Elisabetta Casellati per il Quirinale? "Nel pomeriggio faremo una dichiarazione ufficiale, vediamo che succede stamattina". Lo dice Matteo Renzi in transatlantico. Mario Draghi è bruciato? "No", risponde. E s quando si eleggerà il presidente della Repubblica ha aggiunto: "Continuo a sperare domani. Ma è domani o dopodomani". 11:37 Anche oggi, facendo seguito al nostro patto di consultazione, come Europa Verde e Sinistra Italiana voteremo convintamente Luigi Manconi alla Presidenza della Repubblica". 11:28 Telefonata Conte-Grillo: piena sintonia - Secondo quanto si apprende da fonti M5S si è tenuta una lunga telefonata di aggiornamento fra Giuseppe Conte e Beppe Grillo. Piena sintonia fra il Presidente e il Fondatore del Movimento 5 Stelle sulla linea che il Movimento sta tenendo in questa trattativa per il Quirinale, mirata a garantire piena stabilità all’attuale Esecutivo per continuare a rispondere alle urgenze del Paese e a trovare un candidato autorevole e super partes. 11:22 I senatori di Fdi non stanno votando nell’Aula di Montecitorio, dove è in corso la terza votazione per eleggere il Capo dello Stato. Tre senatori del partito di Giorgia Meloni, pur chiamati, non hanno risposto alla prima chiama. 11:05 Al via nell’Aula di Montecitorio la terza votazione del Parlamento seduta comune integrato dai delegati regionali per eleggere il presidente della Repubblica. Al banco della presidenza ci sono i presidenti di Camera e Senato Roberto Fico e Elisabetta Alberti Casellati. Il quorum richiesto è di due terzi dei componenti del Collegio. Dalla prossima il quorum scenderà alla maggioranza assoluta. 10.54  Il Pd, il M5s e Leu confermano la scheda bianca alla terza votazione. Lo si apprende da fonti di centrosinistra e lo confermano dal Nazareno. 10.23 Il centrodestra voterà oggi scheda bianca. E’ quanto si apprende da fonti del centrodestra dopo l'incontro tra Salvini,Meloni e Tajani. Intanto, come riferisce la Lega, è in corso alla Camera un incontro tra il segretario Matteo Salvini e i dirigenti del partito tra cui i capigruppo parlamentari. 08.55 «Se vedrò Letta? Oggi incontrerò tutti, è il mio lavoro». Lo dice Matteo Salvini prima di entrare a Montecitorio. «Casellati? È la seconda carica dello Stato, non ha bisogno di essere candidata. Non fa parte di rose politiche, è lì, è donna, è stata eletta dalla maggioranza dei senatori, non ha bisogno che la sponsorizzi io o altri. Se uno la chiama penso sia a disposizione. Pera, Moratti e Nordio sono nomi all’altezza. Spero che Conte e Letta non si fermino ai no. Il mio tentativo è quello di dialogare. Il nuovo premier non lo troviamo a Campo de Fiori...Stiamo lavorando già a un Presidente della Repubblica e io ho un’idea. Qualora Draghi lasciasse il governo avremmo settimane di confusione, sarebbe un problema per l'Italia, con la crisi economica, sanitaria... A parte che se perdo tre chili male non mi fa, ma il mio tentativo è dialogare, ma per farlo bisogna essere in due. Se mi siedo a un tavolo e mi dicono, "sono pronto a dialogare ma qualunque nome tu mi faccia è no", allora si capisce che è un dialogo un pò particolare. Noi dei nomi li abbiamo fatti. E ne potremmo farne altri dieci all’altezza, speriamo che ce ne sia uno di questi nomi che vada bene, dopo 30 anni uno non di sinistra». 08.50 «Con i tre nomi del centrodestra si è fatto un passo in avanti, stiamo parlando finalmente di iniziare a discutere, a votare nomi. Basta con questa manfrina delle schede bianche che mal si lega alla situazione che stiamo vivendo. Bisogna fare presto». Lo ha detto il leader di Italia viva, Matteo Renzi. «Sono nomi di livello, - aggiunge - ma noi non li voteremo». Ipotesi Casellati? «Che il centrodestra presenti tre candidati per tirare il terzo mi sembra mancanza di rispetto ai tre candidati, come dire che sono finiti. Ci vuole un presidente della Repubblica che abbia poteri diversi e che sia eletto dai cittadini. È il momento di fare un grande accordo fra tutti e far eleggere il presidente della Repubblica dai cittadini. Nel 2029 saranno gli italiani ad eleggerlo. Se penso che Draghi possa andare al Quirinale? Assolutamente sì. E sono contento che questo paese si sia innamorato di Draghi, perché un anno fa quando dicevo che bisognava mandare a casa Conte mi dicevano che ero pazzo. Sono stato più draghiano di Draghi. Non vedo l’idea che comunque vada Draghi rischi di lasciare il governo. - aggiunge - Io però non sono convinto che la partita non sia chiusa, né alla quarta, né alla quinta, né alla sesta votazione secondo me draghi è ancora in pista per fare il presidente della Repubblica».

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