Lunedì 18 Novembre 2024

Una playlist per te. Sanremo cover: la sera dei miracoli

Aiello ORA Qua la quota sensoriale prende quota. Il sesso, l’amore chimico, analgesico, anestetico. Che struscia su archi imponenti, dentro ad un lenzuolo armonico che, se anche è “perso nella notte“, poi rimane. Per dirselo, che gli stronzi non esistono, c’è solo chi sa continuare. “Ora“ lo ha ...VISUALIZZATO Voto 7 (al netto di qualche eccesso)
Annalisa DIECI Magari! Stavolta è appena SUFFICIENTE Voto 6
 
Bugo è juventino
Colapesce e Dimartino
Coma_Cose FIAMME NEGLI OCCHI E luce nella voce. Sono quel che sono, tesi e intrisi. UNDERGROUND VOTO 7
Ermal Meta
Pescara impazzisce per gli Extraliscio
Fasma PARLAMI Dimmi che sono diventato grande, che se lo dico (e lo dico, e lo dico) alla fine ci credo. AUTOTUNE VOTO 6
 
Francesco Renga QUANDO TROVO TE L’anno scorso gli era scappata una gaffe sulla superiorità della voce maschile. Beh, evidentemente quella non basta. AMBULANTE VOTO 5 (sbavature a parte)
Fulminacci
Gaia in “Mi sono innamorato di te“ (Luigi Tenco) con Lous and the Yakuza
Ghemon MOMENTO PERFETTO Per lui, per questa sua nuova fase...SICURO VOTO 6
Gio Evan in “Gli anni“ (883) con i cantanti di The Voice Senior
Irama in “Cyrano“ (Francesco Guccini)
La Rappresentante di Lista in “Splendido Splendente“ (Donatella Rettore) con la stessa Donatella Rettore
Lo Stato Sociale in “Non è per sempre“ (Afterhours) con Sergio Rubini e i lavoratori dello spettacolo
Madame VOCE E personalità, e credibilità, e stile, e prospettiva. INTROSPETTIVA 7.5
Malika Ayane in “Insieme a te non ci sto più“ (Caterina Caselli)
Maneskin in “Amandoti“ (CCCP di Giovanni Lindo Ferretti) con Manuel Agnelli
Max Gazzè IL FARMACISTA Il cantante mascherato, il genio svelato. Un bugiardino vivente, in camicia di forza e barba da Vinci. Max lo sa che la vita...SI-CURA VOTO 7 (allestimento compreso)
Noemi GLICINE Diciamo che il suo timbro tiragraffi ha incipriato il pallore del colore. Tutto piuttosto... GLICINE Voto 5.5
Orietta Berti in “Io che amo solo te“ (Sergio Endrigo) con Le Deva
Random in “Ragazzo fortunato“ (Jovanotti) con The Kolors
Willie Peyote in “Giudizi Universali“ (Samuele Bersani) con lo stesso Samuele Bersani

La storia in una sera. Una collana di perle che i 26 Big in gara si metteranno al collo il giovedì (4 marzo) di Sanremo, tra duetti virtuali, circolari, immortali. Scelte affini e discontinue, nel solco di una tradizione da rivisitare, negli arrangiamenti (fondamentali, dal momento che voterà l'orchestra) come nei sentimenti. Due volte Battisti (anzi tre, c'è pure "La canzone del sole" nel medley di Ghemon), altrettante Vanoni e Jovanotti E ci sta. Il re, la signora e il ragazzo fortunato farebbero cantare l'Ariston, se fosse "animato". Scelte familiari, come quella di Aiello che rifà la strada di Rino Gaetano (un altro calabrese trapiantato a Roma, com'è lui) o Arisa, coerente con la sua napoletanità latente. Tra un Renga a tutta voce e Orietta Berti senza pace, saranno un paio pure le apparizioni di Giovanni Lindo Ferretti, il maestro del punk italiano, prima coi CCCP (la sigla dell'ex unione sovietica), poi nei CSI (Consorzio Suonatori Indipendenti, diventati PGR, Per Grazia Ricevuta, prima di sciogliersi definitivamente nel 2009). Ecco, la sua "Amandoti" è più conosciuta nella versione tango-rock, incalzante, tutta violini di Gianna Nannini, ma in mano ai Maneskin, al fianco di Manuel Agnelli, potrebbe tornare all'essenza. A volte ritornano Ermal Meta? Chi se lo scorda quel falsetto che lo ha incoronato nel 2017 con "Amara terra mia". Ecco, "Caruso" potrebbe rivestirla dello stesso tessuto. Torna "Mi sono innamorato di te", sarà la versione femminile di Gaia a riportarla sul palco, mentre ancora nelle orecchie c'è l'interpretazione cattedratica di Tiziano Ferro dello stesso anno. Col titolare: Fasma e Nesli , Ghemon a cappella coi Neri per caso, La rappresentante di lista con Rettore, Noemi greffierà Neffa, Willie Peyote con Samuele Bersani. La forma è sostanza: il coraggio di Colapesce e Dimartino, Irama e Lo Stato Sociale  Di dire che "Non è niente/ Non è per sempre/ Perciò se è da un po' che stai così male/ Puoi finger bene/ Ma so che hai fame". Di sapere che "Oramai lo sento/ Non ho sofferto invano/ Se mi ami come sono/ Per sempre tuo/ Cyrano". Di ammettere che, se anche siamo una "Povera Patria/ Schiacciata dagli abusi del potere/ Da gente infame che non sa cos'è il pudore"...cambierà, sì che cambierà. "Si può sperare che il mondo torni a quote più normali, che possa contemplare il cielo e fiori e...se avremo ancora un po' da vivere, la primavera intanto tarda ad arrivare".

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