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A poche ore dal Festival, la gioia di Amadeus: "Siamo pronti". Stasera apre Achille Lauro. Giovedì Saviano

Seconda conferenza stampa, a pochissime ore dall'inizio del 72. Festival di Sanremo. A fare gli onori di casa ancora una volta Amadeus e il direttore di Rai1 Stefano Coletta. Accanto a loro la bellissima Ornella Muti, prima co-conduttrice di questo Festival che proprio stasera sarà sul palco a fianco del direttore artistico. "E' il giorno del via, in bocca al lupo a tutti - ha detto Coletta - siamo felici. Siamo convinti che sarà un grande Sanremo, vogliamo dare agli italiani cinque sere di spensieratezza, di leggerezza. Dai sorrisi alle gag di Fiorello e Ama, che con la loro amicizia comunicano la bellezza della vita. Vorrei titolare questa serata invocando una risata liberatoria per tutti noi: abbiamo bisogno di positività e penso che la coppia Fiorello-Amadeus potrà rappresentare questo significato, questi sentimenti buoni. Oltre a essere un fuoriclasse - rileva Coletta - Fiorello fa emergere un Amadeus che mi fa tanto ridere, perché fra loro c'è una relazione che si basa anche su una parte inconscia, sul vissuto insieme, sulle estati, la gavetta, la trasgressione».

Sul palco Ornella Muti, «donna viscerale che dietro la bellezza ha una bellissima testa: apriremo con lei - dice ancora Coletta - per omaggiare il cinema, settore forse di più della tv penalizzato dalla pandemia». L’importante è «la volontà di stare tutti insieme in questo rito collettivo che è Sanremo, in particolare la prima serata», che Coletta auspica venga seguita da «un pubblico più largo possibile».

Amadeus è emozionato: "Sono felicissimo che sia arrivato questo giorno. Vogliamo tornare a una normalità che emoziona. Il primo anno era incoscienza, lo scorso c'era poco da pensare vista la situazione, quest'anno c'è qualcosa di più". Quindi gli annunci: "Stasera ci saranno i Maneskin, ci sarà Matteo Berrettini arrivato direttamente dall'Australia, ci saranno Raul Bova e Nino Frassica. E poi giovedì un momento importante con la presenza di Roberto Saviano nel trentennale della strage di Capaci».

La sequenza dei cantanti della prima serata

In ordine canteranno Achille Lauro, Yuman, Noemi, Gianni Morandi, La Rappresentante di Lista, Michele Bravi, Massimo Ranieri, Mahmooh e Blanco, Ana Mena, Rkomi, Dargen D'Amico e Giusy Ferreri

Ornella Muti: "Sostengo uso terapeutico della cannabis"

"Sono molto, molto emozionata, un po' nervosa e spaventata, ma al contempo molto felice. Ringrazio Amadeus, la Rai e Lucio Presta per avermi voluto qui". La Muti parla poi della polemica sulla cannabies per il ciondolo messo in mostra. «Spingo l’aspetto terapeutico della cannabis, non spingo assolutamente l’aspetto ludico della canna: mi spiace della polemica, addirittura pensano che io giri per il backstage donando canne, è triste, mi rendo conto che il cambiamento è difficile». Così Ornella Muti risponde in conferenza stampa a Sanremo a una domanda sulle polemiche sollevate dal suo impegno per la diffusione di informazioni sull'uso legale della cannabis. «Mi curo omeopaticamente ed è una mia scelta, che grazie a Dio non è vietata - aggiunge l’attrice - ma ci sono testi e persone più giuste di me per parlare di questi temi, dell’uso della cannabis per i bambini epilettici, le persone malate: non è che un bambino debba fumare una canna, la cannabis è una pianta che dà oli, estratti, è una scelta del paziente se usarla o no. Mia mamma ha avuto anni difficili prima di morire e non sono riuscita a dargliela, ho dovuto rimpinzarla di psicofarmaci che annebbiano la coscienza, l’ho persa senza poterle dire ciao perché non mi riconosceva più». «Ognuno deve fare quello che si sente, io mi sento bene così, mi spiace che venga confuso, tutto qua», conclude.

Ornella Muti aspira ad ottenere la cittadinanza russa e sta raccogliendo i documenti necessari. Lo ha detto la stessa attrice, che stasera salirà sul palco dell’Ariston per la serata inaugurale del Festival di Sanremo, in un’intervista con l'agenzia russa Tass. «Amerei diventare una cittadina russa - ha detto Ornella Muti - perché fa parte della mia cultura, associata con mia madre. Lei è morta quest’anno e questo sarebbe un regalo per lei». L'attrice ricorda infatti che la nonna materna era originaria di San Pietroburgo e da lì emigrò con il marito in Estonia, dove nacque sua madre. Muti ha detto che sta studiando il russo da tempo. «Ma avrei bisogno di praticarlo - osserva - e sarebbe bello passare qualche mese in Russia». «Amo la Russia - dice ancora Ornella Muti - e adoro il popolo russo, e da parte loro il sentimento è ricambiato, sento il loro amore. Mi dà un sacco di emozioni e mi riempie di gioia, perché per ogni attore l’amore del pubblico è il vero premio».

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