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Festival di Sanremo: Ariston in delirio per Morandi, Ranieri e Al Bano. Emozione Drusilla

E' cominciata con Gianni Morandi che canta "Grazie dei fiori" la seconda puntata del Festiva di Sanremo. Saranno 14 le canzoni in gara per completare il giro delle prime esibizioni dei 28 cantanti. Il primo è Will. In ordine poi ci saranno i Modà, Sethu, Articolo 31, Lazza, Giorgia, Colapesce Dimartino, Shari, Madame, Levante, Tananai, Rosa Chemical, LDA, Paola e Chiara. A giudicarle - come nella prima serata - saranno i giornalisti accreditati al Festival, divisi equamente in tre componenti: carta stampata, radio e web. A fine serata verrà stilata una nuova classifica, che comprenderà tutti e 28 gli artisti.

Amadeus apre con orgoglio Rai

«Questo applauso è come se non si fosse interrotto mai da ieri sera: picchi di 16 milioni di spettatori, è un suono meraviglioso. Abbiamo vissuto un momento storico, siamo stati inondati da un affetto continuo, immenso, indescrivibile. Voglio condividere questo successo con tutta la nostra squadra, ogni donna e uomo di questa azienda che è la Rai, tecnici, maestranze, dirigenti, l’amministratore delegato, la presidente, i consiglieri di amministrazione ma anche chi corre con un cavo in mano o una chitarra da amplificare. Siamo orgogliosi di far parte della Rai, Sanremo è un grande orgoglio Rai». Nelle parole di Amadeus, la seconda serata del festival 2023, dopo il boom di ascolti dell’esordio, parte all’insegna del senso di appartenenza aziendale.

Ariston in delirio per Morandi, Al Bano e Ranieri

Sono un pezzo di storia della musica italiana, ma non si erano mai esibiti insieme: Gianni Morandi, Massimo Ranieri e Al Bano mandano in delirio il pubblico dell’Ariston. Morandi parte dalla galleria, Ranieri dalla platea, Al Bano dalle scale, poi si riuniscono sul palco: Andavo a cento all’ora, Se bruciasse la città, Mattino, Rose rosse, Scende la pioggia, Felicità, è una sfida tra hit, acuti e cori del pubblico. A Perdere l’amore, cantata con Ranieri da tutto il teatro, fa eco Morandi che emoziona con Uno su mille. Chiude Al Bano con E’ la mia vita. Quindi l'omaggio a Bindi con "Il mio concerto".

Emozione Drusilla con attivista italo-iraniana

Sul palco dell’Ariston arrivano i diritti negati in Iran, grazie alla testimonianza dell’attivista Pegah, italiana di origini iraniane. "In Iran - spiega Pegah - non avrei potuto presentarmi così vestita e truccata, né parlare di diritti umani sul palco, sarei stata arrestata o forse addirittura uccisa, è per questo che, come molti altri ragazze e ragazzi, ho deciso che la paura non ci fa più paura e di dare voce a una generazione crescita sotto un regime di terrore e repressione, in un paese bellissimo, uno scrigno di patrimoni dell’umanità". Ad accompagnarla sul palco c'è Drusilla Foer.

La Fagnani con testimonianze dei minorenni in carcere

«Non tutte le parole sono uguali, per arrivare su questo palco ci sono parole che devono abbattere muri, pareti, grate e cancelli chiusi a tripla mandata». Il monologo di Francesca Fagnani a Sanremo è stato scritto con i ragazzi del carcere minorile di Nisida, «che scontano la loro pena senza cercare la nostra pena, perché non se ne fanno niente». «Non siamo animali, non siamo bestie, né killer per sempre, vogliamo che ci conoscano», sono le loro parole raccolte dalla giornalista. «Hanno picchiato, rapinato ucciso, ma se si chiede loro perché, non trovano la risposta che vorrebbero avere, la cercano, la abbozzano, ma non esce perché è inutile cercarla così, bisogna andare al giorno, al mese, alla vita prima. Hanno 15 anni e gli occhi pieni di rabbia e vuoto, hanno 18 anni e lo sguardo perso o sfidante, chiedono aiuto senza sapere quale. La scuola l’hanno abbandonata, ma nessuno li ha mai cercati, non la preside né gli assistenti sociali, né le madri o i padri che quando c'erano non ce l’hanno fatta». Parlando con tanti detenuti e chiedendo loro 'cosa cambierestì, racconta la conduttrice di Belve, «in tanti mi hanno risposto: sarei andato a scuola. Se nasci in quel quartiere, palazzo o da quella famiglia è solo nei banchi di scuola che puoi intravedere la possibilità di una vita alternativa. Lo Stato non può esistere solo attraverso la fondamentale attività di repressione delle forze dell’ordine, deve combattere la povertà scolastica, offrire pari opportunità ai più giovani. E’ una questione di democrazie, uguaglianza e rispetto della Costituzione. Lo Stato deve essere più sexy dell’illegalità. In Italia la prigione serve a punire il colpevole, non a educare né a reinserire nella società. Un autorevole magistrato che ha condotto inchieste importantissime (Nicola Gratteri, ndr) ha detto 'sono contrario allo schiaffo in carcere, nelle caserme, un detenuto non deve essere toccato nemmeno con un dito perché non deve passare per vittimà. Ma la ragione per cui non va picchiato non è questa, ma perché lo Stato non può applicare le leggi della sopraffazione e della violenza». «Se non faremo in modo che un giovane, quando esce dal carcere, sia migliore di come è entrato, sarà un fallimento per tutti. Se non ci arriviamo per umanità, o in nome dell’articolo 27 della Costituzione, facciamolo per egoismo, perché conviene a tutti che un rapinatore, uno spacciatore, una volta fuori, cambi mestiere», conclude Fagnani.

Black Eyed Peas: e ballano gli orchestrali

Balla il pubblico, ballano gli orchestrali: tutti in piedi per i Black Eyed Peas che trasformano l’Ariston in una discoteca. Il gruppo hitmaker vincitore di 6 Grammy, con 35 milioni di album e 120 milioni di singoli venduti in quasi 30 anni di carriera, ha dato la scossa al festival con un medley dei loro successi Mamacita, Don't you worry, I gotta feeling. «L'Italia è bellissima e le persone sono magnifiche. Ringrazianmo l’Italia per suonare la nostra musica e per averci voluto qui stasera». La band ha mandato anche un ringraziamento a «zio» Tony Renis prima di intonare il loro ultimo singolo Simply the best.

La comicità sarà quella irriverente e scontrosa del palermitano Angelo Duro; lo spazio fiction sarà affidato a Francesco Arca, vicequestore in forza alla mobile di Napoli nella nuova serie Resta con me, in arrivo su Rai1 dal 19 febbraio. Spazio anche ai palchi "paralleli" del festival. Sulla Costa Smeralda si esibirà Fedez, sul Suzuki stage di Piazza Colombo ci saranno Nek e Francesco Renga, che hanno appena annunciato un nuovo singolo insieme in uscita a marzo dedicato ai loro figli.

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