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Italia virtuosa, ecco 8 esempi di miglioramenti per l'ambiente. Calabria protagonista
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Ieri si è celebrata la Giornata Mondiale dell'Ambiente. Tanti i progetti in corso di adattamenti nelle Regioni. In Calabria una gestione consapevole dei boschi, come per esempio a Serra a San Bruno

La tutela dell'ambiente - il 5 giugno si è celebrata la Giornata Mondiale dell'Ambiente - e i passi da fare vista la nostra 'impronta' sul Pianeta in termini di inquinamento e sfruttamento delle risorse vanno nella direzione di un diverso rapporto con la Terra e la natura: siamo noi a dover mettere in pratica dei cambiamenti per convivere con il nuovo scenario dovuto ai cambiamenti climatici mentre la scienza dovrà fornirci le linee guida per costruire modelli di vita ispirati alla tutela e non al dominio della natura.

Gli esempi virtuosi di adattamento

Ecco da nord a sud una sorta di viaggio in Italia per scoprire esempi virtuosi di adattamento messi in atto da quei territori, storie positive di luoghi che rinascono o cambiamo pelle, modelli per tutti e per immaginare il mondo di domani.

Li ha cercati Marco Merola, giornalista e divulgatore scientifico che con The Trip, creative agency di Roma, ha realizzato il podcast Audible Original 'Adaptation Italia'. 8 episodi dal 5 giugno per scoprire le azioni di adattamento messe in campo da alcune regioni italiane.

Calabria

Una regione ricca di ecosistemi e anche di criticità. Su tutti, il rischio desertificazione e gli incendi boschivi, entrambi legati all’innalzamento delle temperature ed al cambiamento delle condizioni meteoclimatiche. Le tecniche di microirrigazione (anche chiamata ‘goccia a goccia’) dei campi e la gestione consapevole di boschi e foreste hanno contribuito a tenere sotto controllo i problemi.

Lazio

Anche questa è una regione molto complessa. Le coste del Circeo vengono erose nel tempo dall’azione combinata mare-vento, mentre i grandi fiumi, come quelli che scorrono nella Capitale, possono rappresentare un rischio per la popolazione, in caso di piene. Per il primo aspetto si è pensato di ricorrere tecniche di ‘restauro’ dei litorali e delle dune sabbiose particolarmente avanzate, mentre il Tevere viene monitorato da una complessa rete di sensori.

Campania

Uno dei problemi italiani è l’impoverimento dei suoli dovuti alle ‘monoculture’. L’altro problema, di portata altrettanto globale, quello di coltivare in ambienti che diventano sempre più ‘estremi’. Ad entrambe le criticità è stata trovata risposta in Campania. In quanto al primo problema, esiste un approccio nuovo che viene da piccole comunità che si ‘uniscono’ per mettere su ‘Biblioteche del grano’ in cui conservare semi primigeni di varietà scomparse di grano da ripiantare in campo. Per il secondo aspetto, presso la facoltà di Agraria dell’Università Federico II di Napoli, è nata una ‘fattoria spaziale’ che ha il compito di coltivare ortaggi in camera pulita, come domani, forse, si farà su Marte, per simulare la crescita in ambienti estremi terresti, come deserti o lande ghiacciate.

Trentino

Gli aspetti di adattamento di questa regione sono legati a doppio filo alle risposte che le comunità hanno dato al disastro provocato dalla tempesta Vaia alla fine del 2018. Una gestione sostenibile dei boschi, imperniata sull’arricchimento della biodiversità (basta boschi fatti solo di abete rosso, più fragile) e il redesign della cosiddetta ‘filiera del legno’, che prevede un uso più consapevole e differenziato della preziosa risorsa, sono gli aspetti più interessanti.

Puglia

Trovare varietà di ulivo resistenti a patogeni ‘alieni’ (come la Xylella) che arrivano in Italia a causa del cambiamento delle condizioni climatiche è la sfida delle sfide. La regione, sfregiata negli ultimi anni dal batterio, vuole rialzarsi al più presto e a tal fine stanno lavorando alacremente gruppi di ricerca di centri e università. Allo stesso modo, in laboratori speciali del Politecnico di Bari dove sono state costruite delle vasche gigantesche, viene simulato l’effetto dell’erosione costiera per studiare le contromosse che possano salvare i litorali pugliesi dalla scomparsa.

Emilia Romagna

Una regione ricca d’acqua che si interroga sull’acqua. L’Emilia Romagna è la più avanzata delle regioni italiane sulla gestione e la tutela della risorsa idrica. Da’ da bere ad alcune popolazioni l’acqua depurata del fiume Po, e addirittura utilizza le acque reflue, ovviamente ‘trattate’, per alimentare fiumi e canali che vanno in sofferenza a causa della siccità.

Umbria

Ricreare l’effetto albedo (la capacità della Terra di riflettere la luce solare e abbassare il calore prodotto dall’effetto serra) è lo scopo di un progetto geniale dell’Università di Perugia che sta sperimentando speciali teli in biomateriali con cui coprire i campi coltivati. La terra molto scura, in condizioni di particolare irraggiamento solare, fa salire la temperatura in maniera esponenziale. A Gubbio, invece, un allevatore di api ha trovato un modo per salvare le api dalle improvvise gelate stagionali, scaldando le arnie.

Toscana

Tenere a bada la salinizzazione dei suoli piantando delle specie in grado di crescere assorbendo i sali in eccesso e salvare, così, le colture è la grande trovata dell’Università di Pisa. Presso il Centro di addestramento incendi boschivi AIB “La Pineta dei Tocchi“, in provincia di Siena, i più bravi operatori italiani insegnano invece strategie di conservazione e prevenzione degli incendi alle nuove leve. Ma attenzione, non si tratta solo di prevenire, quanto anche di saper appiccare il cosiddetto ‘fuoco prescritto’ per tenere sotto controllo la crescita indiscriminata della vegetazione e mantenere i boschi puliti ed in ordine.

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