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Motociclisti e legalità, premio Nassirya per la pace al Punishers LEMC Italy

Marina di Camerota (SA), martedì 9 novembre 2021. Un mare spumeggiante e una brezza leggera, guardiani di un inverno ormai alle porte, fanno da cornice a questo borgo di mare, una piccola perla del basso Tirreno nel quale oggi si traccia un piccolo grande passo nella scia della legalità.
9 novembre 2021, data epocale per il Punishers LEMC Italy, del quale una ristretta delegazione di membri, anche nel rispetto delle normative per il contenimento del COVID-19, ha raggiunto questo affascinante scorcio di litorale da ogni parte d’Italia, per ricevere il prestigioso Premio Internazionale Nassiriya per la Pace, giunto all’ 8° edizione, il quale sarà consegnato dal giornalista Vincenzo RUBANO, patron dell’evento. Evento che, in quest’edizione, oltre a continuare l’importante percorso nella memoria di quel tragico 12 novembre 2003, nel quale un vile attentato tolse la vita a 28 persone tra cui 19 nostri connazionali in Iraq, sarà dedicato all’ambasciatore d’Italia presso la Repubblica Democratica del Congo Luca ATTANASIO, tragicamente scomparso il 22 febbraio scorso nell’adempimento del proprio dovere.
La vista di numerosi motociclisti, contraddistinti dai loro giubbetti di pelle (i c.d. “colori”, segno di appartenenza al moto club, NdR) in una siffatta manifestazione, sicuramente può generare una certa curiosità sollevando un quesito: come è possibile che due mondi apparentemente distanti tra loro si possano incontrare oggi? Cosa potrebbe fare da trait d’union in questa particolare giornata?
“La legalità!” quasi urla Giuseppe, per tutti i suoi ragazzi il Presidente o più semplicemente e affettuosamente “Peppe”. È lui, in veste di Presidente Nazionale del Punishers LEMC Italy, a farsi portavoce di decine di motociclisti attivi nel sociale in tutta Italia.
“I nostri membri, il nostro club, sin dalla sua nascita in Italia nel 2014 (negli USA il gruppo vede la luce nel 1999, NdR), ha rivolto il suo sguardo verso i principi morali che condividono appieno il concetto di legalità, rispetto delle Istituzioni, rispetto del prossimo”.
La numerosa scia di iniziative di beneficienza condotte da allora sino a giungere ad oggi, aprendo così le porte al riconoscimento del Premio Nassiriya, sono lo specchio delle molteplici attività quotidiane dei biker svolte a favore di chi ha avuto un po’ meno fortuna nella vita: a titolo di esempio si ricordano la staffetta solidale per l’associazione onlus VANESSA, vale a dire una lunga scia di solidarietà che ha toccato numerose sezioni (o chapters) dal Friuli alla Sicilia nel 2018, unitamente al Motogiro EPA solidale per le vittime del terremoto di Norcia/Amatrice , svoltosi quest’anno.
Alla richiesta di sapere se il prestigioso riconoscimento non sia giunto inatteso, considerate le numerosissime iniziative portate a termine, il Presidente “Peppe” rassicura sul fatto che il Premio giunge di fatto di sorpresa, inorgogliendo di non poco il motoclub: “No, non ce lo aspettavamo, e per noi è davvero un onore oltre che una soddisfazione personale. Essere qui oggi rappresenta un evento epocale, che scrive una delle pagine storiche del motociclismo Law Enforcement italiano. Non per questo però esso deve essere visto come un punto di arrivo; mi piace pensare che invece sia un punto di partenza per ambire a risultati sempre più funzionali ad aiutare chi ha bisogno!”.
Ormai il ghiaccio è rotto e il tono con i motociclisti è assolutamente confidenziale. Chiedendo a Peppe, in qualità di rappresentante del suo gruppo tout court, se i Punishers dedichino questo Premio a qualcuno in particolare, egli sorridendo afferma “è una domanda apparentemente semplice ma sottende una risposta complessa; a nome di tutti credo di non sbagliare dicendo che questo riconoscimento vada in primis ai nostri familiari, che quotidianamente supportano la nostra passione, fatta sovente di viaggi, di assenze da casa e, nondimeno da rischi connessi alla strada. Ma, come Presidente dei Punishers LEMC mi sento di dedicare il Premio Nassiriya ai 28 caduti nell’attentato terroristico del 2003, all’Amb. Luca ATTANASIO, ucciso il 22 febbraio scorso nella Rep. Dem. Del Congo, unitamente alle decine e decine di eroi che hanno sacrificato la loro vita per il Paese. A loro va il nostro più deferente rispetto, a ai loro familiari il più affettuoso pensiero”.
A cerimonia conclusa, tra il ringraziamento delle autorità e dei convenuti, è ora di riprendere la strada: moto accese, caschi inforcati, pronti per l’ennesimo periplo tra rumori, spifferi e vibrazioni lungo tutto il corpo. Oggi però il cuore di ogni Punisher avrà una vibrazione in più!

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