Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Mileto, domani la ricorrenza dei 25 anni del testamento spirituale di Natuzza Evolo

“Le cose più importanti e gradite al Signore sono l’umiltà,la carità e l’amore per gli altri”

Ricorre domani 11 febbraio il venticinquesimo anniversario dell’avvenuta stesura del  testamento spirituale di Natuzza Evolo, la mistica con le stimmate  morta in odore di santità, all’età di 85 anni, il primo novembre del 2009, dopo una vita spesa a dare ascolto, accoglienza e speranza a centinaia di migliaia di pellegrini che dopo essere stati per qualche minuto con lei non l’hanno mai dimenticata. Prova ne sia il fatto che molti dei suoi figli spirituali di quegli anni fatti di visite e di lunghe file davanti alla sua casa storica di via Nazionale, insieme ai tanti che si sono aggiunti subito dopo la sua dipartita terrena,  giungono quotidianamente a Paravati nella Villa della Gioia, accolti dalla Statua del Redentore, per chiedere una grazia o semplicemente per pregare nella “grande e bella chiesa” dedicata al Cuore Immacolato di Maria Rifugio delle Anime e davanti alla sua tomba. dove lei stessa ha voluto che venisse scritta questa epigrafe: “Non cercate me. Alzate lo sguardo verso Gesù e la Madonna. Io sono con voi e prego”.

Il testo

Il testo del testamento venne  dettato dalla futura Serva di Dio - di cui è in corso attualmente la fase diocesana del processo di beatificazione, già avviato diversi anni fa  -   a padre Michele Cordiano nel lontano 1998.  Da allora  questo documento semplice e diretto nei contenuti è considerato uno dei punti centrali dell’opera di Mamma Natuzza. Nel testamento si legge: ”Non è stata una mia volontà. Io sono la messaggera di un desiderio manifestatomi dalla Madonna nel 1944, quando mi è apparsa nella mia casa dopo che ero andata sposa a Pasquale Nicolace.  Quando l’ho vista, le ho detto: "Vergine Santa, come vi ricevo in questa casa brutta?". Lei ha risposto: "Non ti preoccupare, ci sarà una nuova e grande chiesa che si chiamerà Cuore Immacolato di Maria Rifugio delle Anime e una casa per alleviare le necessità di giovani, di anziani e di quanti altri si troveranno nel bisogno".  Allora, ogni volta che io vedevo la Madonna, le chiedevo quando ci sarebbe stata questa nuova casa e la Madonna mi rispondeva: "Ancora non è giunta l’ora per parlare". Quando l’ho vista nel 1986, mi ha detto: "L’ora è giunta". Io, vedendo tutti i problemi delle persone, che non c’è posto dove ricoverarle, ho parlato con alcuni miei amici che conoscevo e con il parroco don Pasquale Barone e allora loro stessi hanno formato questa Associazione.” Il riferimento di Natuzza è alla fondazione   “Cuore Immacolato di Maria Rifugio delle Anime, nata come associazione e poi trasformata in ente morale il tredici maggio del 1987.

“L’Associazione è per me – viene evidenziato nel testamento spirituale -  la sesta figlia, la più amata. Allora ero decisa a fare un testamento. Lasciai stare pensando che forse ero una pazza, invece adesso ho riflettuto per volontà della Madonna. Tutti i genitori fanno testamento ai loro figli e io lo voglio fare ai miei figli spirituali. Non voglio fare preferenze per nessuno, per tutti uguale! A me questo testamento sembra buono e bellissimo, non so se a voi piace”.

Umiltà e carità

Nello scritto la mistica sottolinea con forza  di avere appreso “in questi anni” che “le cose più importanti e gradite al Signore sono l’umiltà e la carità, l’amore per gli altri e la loro accoglienza, la pazienza, l’accettazione e l’offerta gioiosa al Signore di quello che mi ha sempre chiesto, per amore Suo e delle anime, l’ubbidienza alla Chiesa”. Ed ancora: Ho avuto sempre fiducia nel Signore e nella Madonna, da loro ho ricevuto la forza di dare un sorriso o una parola di conforto a chi soffre, a chi è venuto a trovarmi e a posare il proprio fardello, che ho presentato sempre alla Madonna, che dispensa grazie a tutti quelli che hanno bisogno”.  Nel testamento spirituale si parla anche del valore della preghiera e dei giovani che “hanno bisogno di una guida spirituale e di persone, sacerdoti e laici, che gli parlano di tutti gli argomenti, meno di quelli del male. Nel suo messaggio la Serva di Dio  invita, inoltre, a darsi” con amore, con gioia, con carità e affetto per amore degli altri” e ad operate con opere di misericordia”.

Caricamento commenti

Commenta la notizia