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Beatriz Flamini esce dalla grotta dopo 500 giorni: "Non so cosa sia successo nel mondo"

Beatriz Flamini, l’alpinista tornata oggi alla luce del sole dopo aver trascorso circa 500 giorni in una grotta in Spagna, ha affermato poco dopo l’uscita di non essere al corrente dei fatti accaduti nel mondo nel frattempo, come ad esempio la guerra in Ucraina. «Sono rimasta al 21 novembre 2021 (giorno del suo ingresso nella grotta), non so cosa sia successo nel mondo», ha spiegato in una conferenza stampa ripresa dai media iberici poco dopo l’uscita dalla grotta. «Ho smesso di contare in che giorno mi trovavo nel giorno 65, secondo i miei calcoli», ha aggiunto. Flamini ha detto che sottoterra «ci sono stati momenti difficili e momenti molto belli» e che ha trascorso buona parte del tempo a «leggere, scrivere, disegnare, tessere, esistere e divertirsi».

La parte più complicata che ha dovuto affrontare, ha aggiunto, è stata dover fare i conti con delle mosche che avevano invaso la grotta. Stando a quanto ha spiegato la sportiva all’agenzia Efe, la permanenza nella grotta è stata interrotta per circa 8 giorni poco oltre la metà della sfida, a causa di problemi tecnici al router che le permetteva di mandare informazioni al team che l'assisteva dall’esterno (ma non di riceverle, secondo quanto spiegato): in quei giorni, è rimasta isolata in una tenda montata a fianco della cavità, per poi tornare al suo interno. Tali problemi, poi risolti, le stavano provocando anche malessere fisico, secondo quanto ha aggiunto. Il periodo trascorso da Flamini sottoterra sarà anche oggetto di un documentario, che sarà curato dalla casa produttrice Dokumalia.

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