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Venere di Botticelli, ironia e raffica di meme sull'influencer del turismo in Italia

Il nuovo spot pubblicitario del Ministero del Turismo mette in scena la Venere di Botticelli in situazioni tipicamente italiane, ma non tutti sembrano apprezzarla. Il sottosegretario Sgarbi lo definisce una "roba da Ferragni", mentre le associazioni di categoria sono favorevoli. La campagna "Open to meraviglia" è composta da un video promozionale, affissioni pubblicitarie e una virtual influencer. L'obiettivo del Ministero è quello di portare l'Italia al primo posto nel mondo e il ministro del Turismo Daniela Santanchè si dichiara ambiziosa e pronta a lavorare per il successo del Paese.

E sui social si è scatenata una contro-campagnia di ironia con una valanga di meme che prendono di mira l'iniziativa del ministero guidato da Daniela Santanchè.

L'immagine della Venere che mangia una pizza è  simile a una foto di Chiara Ferragni del 2020, per la sua campagna sulle bellezze d'Italia. La Ferragni, che aveva già fatto una campagna simile nel 2020, ironizza sulla somiglianza sospetta e sul fatto di aver accettato di farlo gratuitamente e svelando il segreto della pizza che si rigenera. La campagna è stata criticata da Vittorio Sgarbi.

 

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Santanchè: Venere testimonial perché più conosciuta

L’idea della Venere di Botticelli come testimonial della campagna di promozione del ministero del Turismo e dell’Enit è nata dalla collaborazione con l’agenza Armando Testa, con l’idea di avvicinare i giovani: «Abbiamo fatto un’analisi sul personaggio più iconico e conosciuto nel mondo ed è risultata la Venere di Botticelli e noi l’abbiamo attualizzata ai giorni nostri». Lo ha detto la ministra del Turismo Daniela Santanchè, in un’intervista a Radio Deejay.
La ministra ha aggiunto che il 1 maggio il governo varerà il decreto Lavoro «per dare più soldi in tasca ai lavoratori e contratti più moderni e flessibili ai datori di lavoro».

Nardella ironizza: mi aspetto il David col mandolino in mano

«La Venere di Botticelli è unica. È uno dei simboli della bellezza dell’Italia e testimonianza della grandezza del Rinascimento fiorentino. Usarla con una maglietta addosso mentre mangia una pizza per pubblicizzare l'Italia nel mondo credo sia una scelta infelice e ingiusta per la nostra cultura. Perché banalizzare così l’Italia? Perché ridicolizzare le nostre opere d’arte? Tutto questo riduce l'Italia al solito banale luogo comune e non porta un turismo consapevole e di qualità. Di questo passo arriveremo al David di Michelangelo con un mandolino in mano». Lo ha scritto, su Facebook, il sindaco di Firenze Dario Nardella a proposito della scelta della Venere di Botticelli come virtual influencer del turismo italiano. «Aggiungerebbe qualcosa al fascino del nostro Paese? Non credo - ha aggiunto -. Anzi. Appare una rincorsa al turismo dei like. Ci sono tanti modi di promuovere nel mondo la nostra grande cultura. Questo è macchiettistico e banale. Possiamo fare di più. Ricordando le radici e la storia del nostro Paese».

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