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Vlahovic alla Juve e quell'asse Firenze-Torino che fa male ai tifosi: Baggio, Chiesa, Chiellini...

Fossimo nella Capitale si parlerebbe di core ingrato. Ma Roma dista 7oo chilometri da Torino e qualcuno in meno da Firenze, ma comunque non rientra nella traiettoria che dalla terra di Giotto e Brunelleschi porta dritto dritto ai piedi della Mole Antonelliana. Un percorso netto, da sempre. Con buona pace (?) dei tifosi viola che ormai non contano più i passaggi di casacca. Spesso, troppo spesso gli eroi della Fiesole, quelli che hanno dato lustro al giglio, compiono il passo del tradimento. Dusan Vlahovic, ormai promesso in sposo alla Vecchia Signora, è solo l'ultimo dei campioni che scelgono di “ingobbirsi”, per dirla con le parole del tifoso toscano.

Da Baggio a Vlahovic: quando il campione gela i tifosi

Non sembrò un tradimento, ma per i tifosi della Fiorentina (non solo per loro) Roberto Baggio è stato il più grande di tutti. Un personaggio lontano anni luce dal prototipo del calciatore: quello che, nel giorno del ritorno a Firenze (il 6 aprile del 1991), da avversario, si rifiutò di calciare un rigore assegnato alla Juve, fischiato proprio per fallo sul divin codino (poi parato da Mareggini a De Agostini) e, una volta sostituito, raccolse la sciarpa lanciata in campo da un tifoso viola. Ma non per questo l'addio fu meno doloroso. Anzi, forse proprio per questo, quella ferita sanguina ancora. E negli anni successivi qualcuno ha alimentato il dolore aggiungendo del sale. Basti pensare al recente passaggio di Federico Chiesa, poco prima a quello di Federico Bernardeschi o di Giorgio Chiellini. In tempi lontanissimi anche Kurt Hamrin indossò entrambe le maglie, ma il passaggio non fu diretto, così come in tempi più recenti è accaduto per Luca Toni e Cuadrado. Altri trasferimenti, seppur meno “sanguinosi”, sono stati completati sulla direttrice tanto odiata dai support toscani: il portiere Neto, il centrocampista Felipe Melo e l'attaccante Valery Bojinov.

Da Cuccureddu a Mutu, quando dal bianconero si passa al viola

Alcuni cambi di casacca, però, hanno seguito il percorso opposto: ruppe il ghiaccio, nel 1981, Antonello Cuccureddu e, poco dopo (1984), Claudio Gentile. Verso la fine degli anni '90 sono stati Moreno Torricelli e Angelo Di Livio che hanno scelto la Fiorentina dopo una lunga militanza in bianconero. Mutu, nel 2006, l'ultimo campione ad abbracciare la Fiesole dopo il passaggio a Torino.

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