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Roma, Abraham piega l'Atalanta. La Lazio sbanca Cagliari. L'Udinese batte la Samp e vede la salvezza

L'anticipo sorride ai friulani, che si impongono con le reti di Deulofeu e Udogie. Ospiti a segno con Caputo

ROMA-ATALANTA 1-0

Roma
(3-5-2): Rui Patricio, Mancini, Smalling, Kumbulla; Karsdorp (39'st Ibanez), Pellegrini (39'st Sergio Oliveira), Cristante, Mkhitaryan, Zalewski (17'st Vina); Zaniolo (30'st Veretout), Abraham (38'st Afena-Gyan). In panchina: Fuzato, Carles Perez, Maitland-Niles, Diawara, Bove, El Shaarawy. Allenatore: Mourinho (squalificato, in panchina Salzarulo-Foti).
Atalanta (4-2-3-1): Musso, Hateboer, Demiral, Palomino (36'st Djimsiti), Zappacosta (21'st Pezzella); Freuler, De Roon; Miranchuk, Koopmeiners (15'st Malinovskyi), Pessina (15'st Boga); Pasalic (1'st Muriel). In panchina: Rossi, Sportiello, Maehle, Mihaila, Scalvini, Cittadini. Allenatore: Gasperini 5.5.
Arbitro: Massa di Imperia 6.
Reti: 32'pt Abraham.
Note: Al 49'st espulso De Roon per somma di ammonizioni; al 51' st Mkhitaryan espulso per somma di ammonizioni. Ammoniti: Cristante, Abraham, Kumbulla, Malinovskyi, Ibanez, Demiral. Angoli: 6-3. Recupero: 2' pt, 6' st.

La Roma batte l’Atalanta 1-0 e rilancia le sue ambizioni Champions. La ventesima rete stagionale di Tammy Abraham condanna la squadra di Gasperini che, in quattro delle ultime cinque trasferte, non ha trovato il gol. Con Mourinho squalificato, in panchina va la coppia Salzarulo-Foti. Come al Picco, la squadra giallorossa parte forte, con ritmi alti. La prima occasione nasce da calcio piazzato dopo 3': calcio d’angolo dalla sinistra, Mancini svetta più in alto di tutti ma Musso risponde al colpo di testa con un grande intervento. L’Atalanta non sta a guardare, fa la partita con il 56% del possesso palla ma spaventa i giallorossi per la prima volta con una rimessa laterale. Le responsabilità sono di Karsdorp che fa rimbalzare il pallone e spalanca la porta a Demiral che sbaglia la conclusione a botta sicura. Poco dopo però l’esterno olandese della Roma si riscatta e dà l’avvio alla rete dell’1-0: Zaniolo raccoglie il lancio del compagno e serve Abraham che penetra in area e sigla il suo ventesimo gol stagionale. Nella ripresa Gasperini si gioca la carta Muriel al posto di uno spento Pasalic ma la prima occasione ce l’ha Freuler che scambia con Koopmeiners e viene murato da Rui Patricio. Al 62' Mourinho perde Zalewski, confermato dal 1' e autore nuovamente di un’ottima prestazione: problema alla caviglia per il giovane polacco. Cambi anche per Gasp: dentro Boga e Malinovskyi per Koopmeiners e Pessina. Al 64' però la Roma ha la palla del 2-0: sugli sviluppi di un corner, la sfera carambola sui piedi di Mancini che spara alto. L’Atalanta ha il possesso palla, la squadra di casa lavora sulle ripartenze. Mkhitaryan al 69' conduce dopo aver rubato palla, serve Zaniolo sulla destra ma Palomino è perfetto nella chiusura. C'è spazio anche per l’ultima chance della partita di un esausto Abraham, l’inglese però col destro a giro da buona posizione calcia alto. Ma i giallorossi riescono a resistere e nel finale c'è spazio anche per due rossi. De Roon riceve due gialli in un minuto, Mkhitaryan ferma i bergamaschi con la mano. Salteranno Genoa e Udinese.

 

UDINESE-SAMPDORIA 2-1

Marcatori: pt 3' Deulofeu, 12' Udogie, 13' Caputo

Udinese (3-5-2): Silvestri; Becao, Pablo Marí, Perez; Molina, Arslan (26' st Jajalo), Walace, Pereyra, Udogie; Beto (36' st Pussetto), Deulofeu. In panchina: Padelli, Gasparini, Zeegelaar, Makengo, Samardzic, Benkovic, Nestorovski, Soppy. All.: Cioffi.
Sampdoria (4-3-1-2): Falcone; Bereszynski, Yoshida (26' st Ferrari), Colley, Murru (32' st Augello); Candreva (23' st Sabiri), Ekdal (23' st Vieira), Rincon; Sensi (32' st Giovinco); Quagliarella, Caputo. In panchina: Audero, Ravaglia, Magnani, Montevago, Trimboli. All.: Giampaolo.
Arbitro: Irrati di Pistoia.
Recupero: 3' e 4'.

L’Udinese torna a vincere battendo in casa la Sampdoria per 2-1 e prendendosi un successo pesante in chiave salvezza. Decidono le reti di DeulofeuUdogie, mentre è inutile il gol ospite di Caputo: i friulani di Cioffi si portano momentaneamente a +7 sulla zona retrocessione, mentre la squadra di Giampaolo resta solo a +4 sul Venezia terzultimo, con il rischio di essere pericolosamente avvicinata.
È un avvio di gara scoppiettante quello della Dacia Arena, con i padroni di casa che nel giro di una dozzina di minuti si portano sul 2-0, mettendo subito in discesa il match con le reti di Deulofeu ed Udogie. Passa però appena un altro giro di lancette e i blucerchiati accorciano subito le distanze con la fiammata di Caputo, che approfitta di una leggerezza di Becao. Le occasioni da gol continuano anche più tardi, in particolare con Walace che si vede negare il tris bianconero da Falcone; dall’altra parte ci provano Caputo e Candreva senza troppa fortuna.
Nella ripresa i ritmi si abbassano leggermente ma è l’Udinese a cercare con più insistenza la via del gol, sfiorandolo al 67' con Beto, sfortunato nel centrare una clamorosa traversa sul corner di Deulofeu, che nel finale spreca la chance per la doppietta personale. Al triplice fischio resiste il 2-1.

CAGLIARI-LAZIO 0-3

Marcatori: 19’ pt Immobile (rig.), 42’ pt Luis Alberto, 18’ st Felipe Anderson.
Cagliari: Cragno 6.5; Lovato 5.5, Altare 5 (12'st Carboni 6), Goldaniga 5.5 (32'st Ceppitelli sv); Bellanova 6, Grassi 5.5, Marin 6, Deiola 5 (12'st Pavoletti 5.5), Dalbert 5 (32'st Zappa sv); Pereiro 5 (22' st Baselli 5.5), Joao Pedro 5. Allenatore: Mazzarri 5.5.
Lazio: Strakosha 6; Marusic 5.5, Luiz Felipe 6, Acerbi 6.5, Radu 6.5; Luis Alberto 7 (43'st Basic sv), Leiva 6.5, Milinkovic-Savic 6.5; Felipe Anderson 7.5 (39'st Romero sv), Immobile 7, Zaccagni 6.5 (23'st Pedro 6). Allenatore: Sarri 7.
Arbitro: Maresca di Napoli 6.
Note: Al 44'st espulso Marusic. Ammoniti: Altare, Marin, Lovato. Angoli: 7-5. Rec. 2' pt, 6' st.
Cagliari. La Lazio torna subito a vincere dopo l’amaro ko casalingo con il Napoli, espugnando Cagliari per 3-0. Decidono la rete di Immobile, che raggiunge Silvio Piola a quota 143 in testa alla classifica marcatori “all-time” biancoceleste, e i sigilli di Luis Alberto e Felipe Anderson. Un dominio costante della Lazio che nel finale ha sfiorato più volte la quarte rete. La squadra di Sarri si porta a -1 dall’Atalanta sesta ma con una partita da recuperare, quella di Mazzarri resta per ora a +3 sul Venezia terzultimo con due gare in meno.

 

 

 

 

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