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Serie A verso il rush finale, Inter-Roma vale mezzo scudetto... e mezza Champions

Sull'asse Roma-Milano la corsa scudetto affronta la sua curva forse decisiva. Mourinho torna al Meazza per mettere i bastoni fra le ruote all’Inter favorita, con una Roma che pare diventata più matura. La Lazio del super goleador Immobile riceve il Milan di Pioli, che ha perso la dimestichezza col gol e un po' di autostima, in un Olimpico a maggioranza rossonera per la polemica dei tifosi contro Lotito e il caro biglietti. Insomma, due avversarie scomode e pericolose per le milanesi. È anche su questo che conta il Napoli di Spalletti, che ha perso punti e fiducia, ma che potrebbe rientrare in corsa a patto di vincere in casa di un Empoli che, curiosamente, ha ottenuto il suo ultimo successo 16 turni fa proprio al Maradona. Terzo appuntamento di spicco del lungo weekend è il confronto Sassuolo-Juventus, con Raspadori che vuole dimostrare di essere degno di sostituire Dybala. In attesa dei recuperi di mercoledì, Fiorentina e Atalanta vogliono ribadire la loro voglia d’Europa nelle sfide con due delle tre ultime in classifica, la Salernitana ringalluzzita da due successi e il Venezia depresso dai sette ko consecutivi. La terza, il Genoa, affronta uno scontro salvezza decisivo col Cagliari, quart'ultimo a +6. Ma sono i liguri ad essere messi peggio mentre, il recupero tra Venezia e Salernitana, dal sapore di spareggio, è slittato al 5 maggio. Il Torino senza Belotti (sostituito da Pellegri) riceve lo Spezia in una gara senza troppe pretese, un pò come la sfida Bologna-Udinese resa meno avvincente dall’assenza dei goleador Arnautovic e Beto. Più mordente avrà invece il confronto tra il Verona, che vuole difendere il prestigioso nono posto, e la declinante Sampdoria di un deludente Giampaolo, che ancora deve mettersi definitivamente in salvo. Inzaghi ha ritrovato la rotta di un’Inter che rischiava la deriva, ha guadagnato la finale di Coppa Italia schiaffeggiando il Milan 3-0 con la resurrezione di Lautaro, che potrebbe trasformarsi in uomo scudetto. Se batte la Roma e poi il Bologna nel recupero l’Inter è a un passo dal titolo. Ma domani sarà tutt'altro che una passeggiata con la Roma, lontana parente di quella travolta nell’andata e poi eliminata in Coppa Italia. Mancherà Zaniolo, il pensiero andrà anche alla semifinale di Conference con il Leicester, ma i giallorossi vogliono guadagnarsi la riconoscenza di Mourinho, che sarà comunque accolto col solito affetto dai suoi ex tifosi che hanno scolpito nel cuore il mitico triplete. La sfida tra Dzeko e Abraham, quelle tra Calhanoglu e Mkhitaryan, tra Skriniar e Smalling e tra i veterani Handanovic e Rui Patricio sono gli altri ingredienti di un menù prelibato. Polemiche sterili e fuorvianti sembrano quelle relative all’arbitraggio del milanese Sozza, il più promettente direttore di gara delle ultime leve. Ventiquattr'ore dopo, secondo round tra Lazio e Milan. Pioli rischiatutto all’Olimpico, si affida alle incursionisti di fascia sinistra teo Hernandez e Leao, alla forma di Bennacer, ma il confronto tra Immobile e Giroud appare poco equilibrato. Sarri recupera Pedro e tanti titolari reduci dall’influenza, ma è una gara comunque delicata perché un nuovo stop può compromettere la qualificazione europea. Ha poco da perdere il Napoli di Spalletti, minato dalle assenze di Koulibaly, Lobotka ed Elmas, con un Empoli che avanza da mesi col freno a mano tirato. Ma in un torneo così equilibrato, tutto può succedere. Rinfrancata dalla finale di Coppa Italia, la Juve di Allegri affronta lunedì una scomoda trasferta col Sassuolo che ritrova il condottiero Berardi al fianco dei talentuosi Raspadori, Traorè e Scamacca. Nell’andata la squadra di Dionisi si è imposta allo Stadium, poi in Coppa Italia è uscita solo per un autogol, quindi si annuncia una gara affascinante, anche se i bianconeri continuano ad avere emergenza a centrocampo. Uscito indenne dalla questione plusvalenze, ora ritorna un altro incubo per il club: il rischio di sanzioni per la questione Superlega dopo la decisioni del tribunale di Madrid. Ma Allegri guarda avanti col suo progetto triennale per tornare ai vertici con una Juve rinnovata.

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