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La famiglia: "morte ingiusta e prematura". Il mondo del calcio piange il sergente Mihajlovic

La famiglia Mihahjlovic ha ora diramato un comunicato nel quale annuncia la scomparsa del tecnico serbo, definendo la sua morte «ingiusta e prematura». «La moglie Arianna, con i figli Viktorija, Virginia, Miroslav, Dusan e Nikolas, la nipotina Violante, la mamma Vikyorija e il fratello Drazen, nel dolore comunicano la morte ingiusta e prematura del marito, padre, figlio e fratello esemplare, Sinisa Mihajlovic»

Il calcio si trova così a piangere la scomparsa di un grande combattente, nato in quel di Vukovar e cresciuto nella Jugoslavia di Tito da madre croata e padre serbo, che trova presto nella sua Arianna la dolce metà che lo accompagnerà per il resto della sua vita e che ci mette poco a mettersi in luce sui campi di calcio, prima col Vojvodina e poi con la Stella Rossa. È a Belgrado che Mihajlovic - centrocampista dal sinistro velenoso e cecchino quasi infallibile sui calci piazzati - esplode, arrivando a vincere una storica Coppa dei Campioni. Poi, nel '92, l’arrivo in Italia, alla Roma, e quindi Samp (sarà Eriksson ad arretrarlo in difesa), Lazio (dove vince scudetto, due Coppe Italia e una Coppa delle Coppe) e Inter. In nerazzurro appende le scarpette al chiodo nel 2006 e passa subito alla panchina, come vice di Mancini, prima di mettersi in proprio: Bologna, Catania, Fiorentina, Sampdoria (il settimo posto nella stagione 2014-15 il suo miglior piazzamento in campionato), la grande chance al Milan, il Torino e infine il nuovo ritorno al Bologna, esperienza chiusa con l’esonero a settembre dopo appena cinque giornate di campionato.
Una decisione che lascerà Mihajlovic con l’amaro in bocca perchè convinto di poter ribaltare le sorti della squadra. Sarà la sua ultima esperienza in panchina. Ma lassù, da qualche parte, troverà magari qualcuno a cui insegnare come calciare le punizioni

Le reazioni da parte del mondo dello sport

"Addio Mister, vivrai per sempre nel nostro cuore". Questo l’addio sui social del Bologna calcio dell’ex allenatore rossoblù Sinisa Mihajlovic, stroncato a 53 anni dalla leucemia.
"Non solo il club, ma tutta la città lo ha accompagnato per quanto possibile in questo duro cammino: il Comune gli ha conferito la cittadinanza onoraria, i tifosi hanno rivolto al cielo i loro auspici di guarigione salendo in processione alla basilica di San Luca, il luogo dell’anima di tutti i bolognesi. Bolognesi che oggi ti piangono, Sinisa, abbracciando idealmente Arianna e i tuoi figli, sapendo bene che un "concittadino" così, una volta entrato nel cuore di tutti, ci resterà per sempre. Più vivo, più vittorioso che mai. Ciao Mister", conclude il comunicato del Bologna

«Ciao Sinisa. Non si è mai pronti a salutare un compagno di viaggio. Sembra che il tempo sia stato troppo poco, già svanito, solo un ricordo. Salutare per sempre Sinisa Mihajlovic è difficile per tante ragioni. E’ doloroso, ingiusto, profondamente malinconico». Lo scrive la Fc Inter ricordando Sinisa Mihajlovic scomparso oggi a Roma. «Prima avversario in campo - ricorda la società con commozione - poi nerazzurro, da giocatore e da vice allenatore. Poi di nuovo di fronte, sulle panchine rivali. Sempre fedele a se stesso: nella grinta e nell’atteggiamento, nella fierezza e nella serietà». FC Internazionale Milano, «il suo presidente Steven Zhang, il Vice President Javier Zanetti, gli Amministratori Delegati Alessandro Antonello e Giuseppe Marotta, l’allenatore Simone Inzaghi e il suo staff, i calciatori e tutto il mondo Inter, si uniscono al cordoglio per la scomparsa di Sinisa Mihajlovic e, nel ricordarlo, abbracciano i suoi familiari».

«La Roma piange la scomparsa di Mihajlovic e si unisce al dolore dei familiari. Ciao Sinisa». Con questo tweet sul proprio proprio profilo, la Roma esprime cordoglio per la scomparsa di Mihajlovic, suo calciatore dal 1992 al 1994 per un totale di 54 presenze e un gol

«Sono molto addolorato, ci lega un’amicizia. Sinisa è nella storia della Lazio». Così  il presidente della Lazio Claudio Lotito dopo la morte di Sinisa Mihajlovic.

Il Milan, attraverso il proprio profilo su Twitter, ha voluto esprimere il suo cordoglio per la scomparsa di Sinisa Mihajlovic, ex tecnico rossonero: «Il paradiso ha guadagnato un’altra leggenda. Ci mancherai molto, Sinisa»

Una lunga lettera anche sul sito della società doriana per ricordare Sinisa Mihajlovic. Così la Sampdoria ha voluto rendere omaggio a «un uomo vero e coraggioso, un’autentica leggenda che noi non dimenticheremo mai». C'è stato un rapporto strettissimo tra Sinisa e il club ligure: prima da calciatore dal 1994 al 1998 con oltre 100 presenze e poi come tecnico dal 2013 al 2015. La Sampdoria ha ricordato Sinisa con alcuni flash della sua esperienza doriana nei due momenti da giocatore e poi mister quando tornando in panchina citò Kennedy, poi la vittoria nei due derby col Genoa grazie a Gabbiadini e Maxi Lopez. Un dolore fortissimo per tutto l’ambiente blucerchiato con le più sentite condoglianze da parte del presidente Marco Lanna e di tutta la società alla famiglia di Sinisa.

Anche il Catania calcio ha espresso, in un comunicato, il cordoglio per la morte di Siniša Mihajlović. "Mihajlović non è più con noi ma sarà sempre in noi, che ameremo ancora e per tutto il tempo del ricordo e della vita il suo esempio di smisurato coraggio, profonda umanità, sano entusiasmo, puro amore per il calcio. Giunse a Catania nel dicembre 2009, a lui si chiedeva un’impresa: risollevare le sorti dell’ultima in classifica, della più seria candidata alla retrocessione. E fu “Miracolovic”: salvezza anticipata ed esaltanti vittorie, sul campo della Juventus e all’Olimpico contro la Lazio, poi il 12 marzo 2010 in rimonta sotto la pioggia contro l’Inter del Triplete e nel derby col Palermo. Il suo carisma era la prima forza di quel Catania. Catania ti amerà ancora, mister, e noi ti ringrazieremo sempre per aver vissuto momenti epici. Catania SSD porge sincere condoglianze alla famiglia Mihajlović e rende noto di aver richiesto l’autorizzazione ad apporre il lutto al braccio sulle maglie dei calciatori della prima squadra e ad osservare un minuto di raccoglimento prima del fischio d’inizio di Catania-Trapani, per ricordare un grande uomo e allenatore nello stadio in cui è stato protagonista".

Le reazioni della politica

"Hai lottato come un leone in campo e nella vita. Sei stato un esempio e hai dato coraggio a molti che si trovano ad affrontare la malattia. Ti hanno descritto come un sergente di ferro, hai dimostrato di avere un gran cuore. Sei e resterai sempre un vincente". Così, su Twitter, il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, a proposito della scomparsa di Sinisa Mihajlovic.

«L'amarezza è tanta in questo momento. Avevi stabilito con Bologna un legame forte, che andava ben oltre il rapporto sportivo, un legame sancito dal conferimento della cittadinanza onoraria. Una delle più importanti per il nostro Comune». Così il sindaco di Bologna Matteo Lepore sulla morte dell’ex allenatore rossoblu Sinisa Mihajlovic. «Si discusse molto è vero, ma la scelta arrivò per la profonda connessione emotiva che ci aveva unito a te, proprio a seguito della malattia. Un fatto personale, che hai voluto rendere pubblico ed affrontare con determinazione», aggiunge. «Insieme abbiamo gioito e sperato. Ci siamo presi in giro e guardati negli occhi con umanità in privato. Da sindaco ho avuto l’onore di accoglierti e lo ricordo con affetto. Oggi siamo tutti molto colpiti dalla notizia della tua prematura scomparsa. Ci stringiamo forte alla famiglia. Esprimo pubblicamente il cordoglio commosso di Bologna. A te Mister, rivolgiamo un pensiero di sincera gratitudine e amicizia per le tante cose condivise che resteranno per sempre nel cuore della nostra città»

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