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All'Inter basta Lautaro con il Verona, il Milan riacciuffa il Lecce (2-2), Cremo ko a Monza: esonerato Alvini

INTER-VERONA 1-0

INTER (3-5-2): Onana 6; Skriniar 6, Acerbi 6, Bastoni 6; Darmian 6.5, Gagliardini 6, Calhanoglu 7 (24'st Asllani 6), Mkhitaryan 6.5(32'st Barella sv), Dimarco 6 (32'st Gosens sv); Dzeko 5.5 (24'stCorrea 6), Lautaro Martinez 7 (44'st Carboni sv).In panchina: Cordaz, Brazao, Dumfries, De Vrij, Bellanova, D’Ambrosio, Curatolo, Zanotti. Allenatore: Inzaghi 6.5.
VERONA (3-4-2-1): Montipò 6; Dawidowicz 5 (21'st Magnani 6), Hien5, Ceccherini 5.5; Depaoli 6, Tameze 5.5 (21'st Veloso 6), Ilic 5 (21'st Lasagna 6), Doig 6 (35'st Piccoli sv); Kallon 5.5 (12'stSulemana 6), Lazovic 5; Djuric 6.In panchina: Berardi, Perilli, Henry, Gunter, Terracciano, Cabal,Coppola, Bragantini.Allenatore: Zaffaroni 5.5. ARBITRO: Fabbri di Ravenna 5. NOTE: terreno di gioco in buone condizioni. Spettatori: 70.734. Ammoniti: Dawidowicz, Hien, Sulemana. Angoli: 4-3 per il Verona. Recupero: 2'; 4'.

Massimo risultato col minimo sforzo. L’Inter torna a vincere, contro il Verona i nerazzurri si impongono 1-0 grazie alla rete segnata da Lautaro Martinez dopo tre minuti. Ritmi bassi e poche occasioni da gol, la squadra di Inzaghi ha amministrato la sfida anche in vista dei prossimi impegni, a partire dalla Supercoppa italiana in programma mercoledì sera alle ore 20.00 a Riad. Nulla da fare per i gialloblù, gli uomini di Zaffaroni escono da San Siro col tredicesimo ko in stagione. I nerazzurri accorciano sul Milan e agganciano la Juventus, rimanendo a dieci lunghezze dal Napoli. Dopo le polemiche di Monza, l’Inter era chiamata alla reazione per mantenere vive le speranze Scudetto, nonostante il +13 degli azzurri. Per vedere il primo sussulto sono bastati tre minuti: dopo una serie di rimpalli Lautaro Martinez ha controllato dal limite dell’area, impossibile per Montipò opporsi alla conclusione vincente dell’argentino. Le occasioni migliori della prima frazione sono passate tutte dal neo campione del mondo: prima di testa, col pallone bloccato dall’estremo difensore degli scaligeri, poi la girata terminata alta sopra la traversa.

Massimo risultato col minimo sforzo. L’Inter torna a vincere, contro il Verona i nerazzurri si impongono 1-0 grazie alla rete segnata da Lautaro Martinez dopo tre minuti. Ritmi bassi e poche occasioni da gol, la squadra di Inzaghi ha amministrato la sfida anche in vista dei prossimi impegni, a partire dalla Supercoppa italiana in programma mercoledì sera alle ore 20.00 a Riad. Nulla da fare per i gialloblù, gli uomini di Zaffaroni escono da San Siro col tredicesimo ko in stagione. I nerazzurri accorciano sul Milan e agganciano la Juventus, rimanendo a dieci lunghezze dal Napoli. Dopo le polemiche di Monza, l’Inter era chiamata alla reazione per mantenere vive le speranze Scudetto, nonostante il +13 degli azzurri. Per vedere il primo sussulto sono bastati tre minuti: dopo una serie di rimpalli Lautaro Martinez ha controllato dal limite dell’area, impossibile per Montipò opporsi alla conclusione vincente dell’argentino. Le occasioni migliori della prima frazione sono passate tutte dal neo campione del mondo: prima di testa, col pallone bloccato dall’estremo difensore degli scaligeri, poi la girata terminata alta sopra la traversa.
Il Verona ha provato a costruire qualcosa senza però impensierire Onana, la squadra di Inzaghi invece ha sfruttato il contropiede: a tre minuti dal termine Mkhitaryan ha cercato il colpo da biliardo con un tiro di precisione, la conclusione però è stata deviata da Hien con una mano (il VAR però ha deciso di non punire l'intervento). Nella ripresa il match è proseguito senza troppi sussulti, coi nerazzurri che hanno cercato più a gestire le forze in vista della Supercoppa italiana: al 18' Lautaro si è visto annullare un gol - dopo uno splendido tocco sotto - per un fallo su Dawidowicz, Asllani invece si è inventato una conclusione dal limite terminata a lato per questione di centimetri. La reazione da parte degli ospiti non è arrivata nemmeno nel finale, soltanto Magnani ha provato una conclusione al volo terminata però in curva.

LECCE-MILAN 2-2

MARCATORI: 3'pt Hernandez (aut.), 23' pt Baschirotto; 13' st Leao, 25' st Calabria.

LECCE (4-3-3): Falcone 5.5; Gendrey 6, Baschirotto 7.5, Umtiti 6.5, Pezzella 6 (17'st Gallo 6); Blin 6.5, Hjulmand 7, Gonzalez 6 (17'st Maleh 6); Strefezza 6.5 (44'st Oudin sv), Colombo 6 (27'st Persson 6), Di Francesco 7 (27'st Banda 6). In panchina: Bleve, Brancolini, Lemmens, Tuia, Askildsen, Bistrovic, Helgason, Ceesay, Listkowski, Rodriguez. Allenatore: Baroni 7.
MILAN (4-2-3-1): Tatarusanu 6; Calabria 7 (41'st Kjaer sv), Kalulu 4, Tomori 5.5, Hernandez 4 (1'st Dest 6); Pobega 6.5 (41'st Vranckx sv), Bennacer 7; Saelemaekers 4.5 (1'st Messias 6), Diaz 5 (24'st Origi 5.5), Leao 6.5; Giroud 6.5. In panchina: Mirante, Vasquez, Bozzolan, Gabbia, Thiaw, Adli, Bakayoko, De Ketelaere. Allenatore: Pioli 6.
ARBITRO: Orsato di Schio 6. NOTE: giornata piovosa, campo in buone condizioni. Ammoniti: Maleh, Calabria, Bennacer. Angoli 8-4 per il Lecce. Recupero 2'; 5'.

Il Milan salva la pelle nella trasferta di Lecce, ma non riesce ad uscire dal momento negativo dell’ultima settimana. Dopo il pari con la Roma e l’eliminazione in Coppa Italia per mano del Torino, i campioni d’Italia rimontano un doppio svantaggio al Via del Mare, portando a casa un altro 2-2. Ci pensano Leao e Calabria ad annullare l’autorete di Theo Hernandez e il sigillo di Baschirotto: i rossoneri di Pioli si riprendono il secondo posto a +1 sulla Juve, ma scivolano a -9 dal Napoli capolista; sesto risultato utile di fila invece per i giallorossi di Baroni, che salgono a quota 20 punti in classifica. Avvio da sogno per i salentini, da incubo per i rossoneri: passano neanche tre minuti dal fischio d’inizio e un’autorete di Theo Hernandez, su cross di Di Francesco, porta in vantaggio i padroni di casa, che un paio di minuti più tardi avrebbero una clamorosa chance per il raddoppio proprio con Di Francesco, sciupone a tu per tu con Tatarusanu.

La reazione ospite sta tutta in un tentativo di Pobega al 10' respinto da Falcone, mentre i giallorossi continuano a fare la partita e al 23' trovano addirittura il 2-0: cross di Hjulmand dalla destra, testa di Baschirotto e il Via del Mare esplode per la seconda volta. Il Milan accusa il colpo e sembra non trovare la forza per rispondere, riprovando ad affacciarsi dalle parti di Falcone solo nel finale di primo tempo, ancora con Pobega impreciso di poco e successivamente con un colpo di testa di Giroud deviato in corner dal portiere. Nella ripresa la squadra di Pioli alza i ritmi e al 58' si rimette in corsa con il solito Leao, che da posizione defilata sorprende Falcone sul primo palo accorciando le distanze. Il match cambia volto, i rossoneri prendono coraggio e al 70' trovano il pareggio con capitan Calabria, letale sotto porta di testa sulla sponda aerea di Giroud dopo un cross di Pobega. Una decina di minuti più tardi il Milan va addirittura ad un passo dal completare la rimonta colpendo un palo con Messias, poi sulla ribattuta Giroud trova un salvataggio sulla linea di Baschirotto, ma sarebbe stato comunque tutto vano per un precedente fuorigioco del brasiliano. Nel finale il Lecce prova a riprendersi quanto lasciato per strada, sfiorando il nuovo vantaggio con Tomori che rischia un altro autogol, mentre nell’azione successiva Tatarusanu blocca centralmente un destro di Strefezza dal limite. Nel finale succede poco altro, finisce 2-2

Cremonese-Monza 2-3

Marcatori: 8'pt Ciurria, 18'pt (rig) e 10'st Caprari, 22'st Ciofani, 37'st Dessers

Cremonese (3-4-2-1): Carnesecchi 6; Ferrari 5.5 (1'st Aiwu 5.5), Bianchetti 6, Quagliata 5 (37'st Zanimacchia sv); Ghiglione 5, Meité 5.5, Pickel 5 (27'st Buonaiuto 6), Valeri 6; Tsajoudt 5.5 (13'st Ciofani 6.5), Okereke 5 (1'st Castagnetti 6.5); Dessers 5.5. In panchina: Saro, Sarr, Hendry, Ascacibar, Felix, Lochoshvili, Milanese. Allenatore: Alvini 5.

Monza (3-4-2-1): Di Gregorio 6; Caldirola 6.5, Pablo Marì 6.5, Izzo 6; Birindelli 6 (1'st Ranocchia 6), Pessina 6, Machin 6.5 (23'st Colpani 6), Carlos Augusto 6; Ciurria 6.5 (20'st D’Alessandro 6), Caprari 6.5 (38'st Marlon sv); Petagna 6.5 (20'st Gytkjaer 6). In panchina: Cragno, Sorrentino, Barberis, Valoti, Sensi, Antov, Bondo, Carboni, Vignato. Allenatore: Palladino 6.5.

Arbitro: Massa di Imperia 6.

Note: giornata soleggiata ma fredda, terreno in buone condizioni. Spettatori paganti 11519. Ammoniti: Okereke, Birindelli, Caprari, Pickel, D’Alessandro. Angoli 4-2 per la Cremonese. Recupero 3'; 6'.

Quarto risultato utile consecutivo per un ottimo Monza, che soffre nel finale ma batte a domicilio la Cremonese e fa un bel balzo in avanti verso le zone di metà classifica. Allo Zini finisce 3-2 per la squadra di Palladino grazie al gol di Ciurria e alla doppietta di Caprari, mentre servono a poco le reti locali di Ciofani e Dessers: i brianzoli salgono a 21 punti, mentre gli uomini di Alvini (esonerato a fine partita), sempre più ultimi e ancora senza vittorie, rimediano il quarto ko di fila.

Non passano neanche otto giri d’orologio dal fischio d’inizio e la formazione ospite passa subito avanti grazie al tap-in sotto porta di Ciurria, che non può sbagliare dopo un tocco di Petagna sul precedente servizio al centro di Birindelli.
I padroni di casa provano a rispondere al 12' con un mancino di Valeri dalla distanza terminato a lato di poco, ma qualche minuto più tardi un episodio in area grigiorossa porta al raddoppio brianzolo: contatto Ghiglione-Izzo finito sotto la lente d’ingrandimento del Var e giudicato falloso dall’arbitro, Caprari si presenta dal dischetto e non sbaglia. La Cremonese si sveglia solo ad inizio ripresa e nel giro di un minuto va per due volte vicinissima al riaprirla, con i colpi di testa di Pickel e Dessers respinti molto bene da Di Gregorio. Proprio nel momento in cui la squadra di Alvini sembra aver trovato la scossa, il Monza cala il colpo del possibile ko con la doppietta di Caprari, che riceve a rimorchio da Petagna e con un destro in corsa firma lo 0-3.

La squadra di Alvini però non molla e al 67' prova a concedersi qualche speranza con la fiammata del neo entrato Ciofani, che indovina il colpo di testa sul cross di Valeri riaprendo parzialmente il discorso. All’83' arriva anche il secondo gol dei padroni di casa che infiamma il finale di gara: la firma è quella di Dessers, che riceve un lancio dalle retrovie e con un destro sporco batte Di Gregorio. Nonostante tanto orgoglio, però, la Cremonese è costretta ad un’altra pesante sconfitta.

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