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L'Atalanta espugna l'Olimpico e il Lecce blocca la Roma (1-1). L'Empoli riacciuffa lo Spezia

Lazio-Atalanta 0-2

Marcatori: 23' pt Zappacosta, 20' st Hojlund.

LAZIO (4-3-3): Provedel 6; Marusic 5, Casale 5.5, Romagnoli 6 (39' pt Patric 5), Hysaj 5.5 (13' st Lazzari 5.5); Milinkovic-Savic 6.5, Cataldi 6 (13' st Vecino 6), Luis Alberto 5; Felipe Anderson 5 (13' st Pedro 5.5), Immobile 5, Zaccagni 6. In panchina: Maximiano, Adamonis, Pellegrini, Gila, Marcos Antonio, Basic, Cancellieri, Romero. Allenatore: Maurizio Sarri 5.5. ATALANTA (3-4-1-2): Musso 6; Toloi 6.5, Djimsiti 7, Scalvini 6.5 (13' st Palomino 7); Hateboer 6.5 (19' st Demiral 6), De Roon 6.5, Koopmeiners 7, Zappacosta 7; Ederson 6; Lookman 7 (44' st Zapata sv), Hojlund 7 (44' st Boga sv). In panchina: Sportiello, Bertini, Okoli, Boga, Ruggeri, Vorlicky, Zapata, Soppy. Allenatore: Gian Piero Gasperini 7. Arbitro: Orsato di Schio 6.5. NOTE: serata serena, terreno in buone condizioni. Ammoniti Zaccagni, Scalvini, De Roon. Angoli: 5-6. Recupero: 2', 6' .

L’Atalanta batte la Lazio 2-0 in trasferta e aggancia Roma e Milan al terzo posto in classifica. Sono le reti di Zappacosta e Hojlund a decidere la sfida tra due delle tre squadre con la miglior percentuale realizzativa della Serie A in corso. L’avvio di gara però è condizionato da una serie di occasioni sprecate. Al 7' Koopmeiners impegna Provedel con un tiro angolato ma non abbastanza forte, al 12' il portiere biancoceleste è di nuovo protagonista sul tiro a botta sicura di Hateboer. Al 21' un miracolo dell’ex Spezia salva ancora la Lazio: Lookman calcia da fuori, Provedel smanaccia sulla traversa il tiro deviato dell’attaccante. Soffocata dalla pressione bergamasca, la Lazio cerca i centimetri di Milinkovic-Savic. Ed è proprio il serbo a costruire la prima chance dei padroni di casa: stop a seguire e dribbling in area, Immobile ha un rigore in movimento ma calcia alto. E al 23' arriva il vantaggio dell’Atalanta: Lookman semina il panico sulla sinistra, Marusic rinvia corto e Zappacosta festeggia il ritorno in campo spedendo il pallone sotto l’incrocio dei pali con un gran destro. Al 36' Hojlund si mette in luce: scatto tra le linee e diagonale, palla fuori.

Empoli-Spezia 2-2

Marcatori: 25'pt (rig) e 32'pt Verde, 26'st Cambiaghi, 48'st Vignato.

Empoli (4-3-1-2): Vicario 6.5; Ebuehi 5.5 (15'st Stojanovic 6.5), Ismajli 5, Luperto 5, Parisi 4; Akpa Akpro 5 (15'st Piccoli 6), Marin 5.5, Bandinelli 6.5 (39'st Vignato 6.5); Baldanzi 6 (26'pt Cacace 6); Cambiaghi 6.5, Caputo 5.5 (39'st Satriano sv). In panchina: Perisan, Ujkani, Walukiewicz, De Winter, Henderson, Pjaca, Fazzini, Haas.
Allenatore: Zanetti 6.5.

Spezia (3-5-2): Dragowski 6.5; Amian 6, Wisniewski 5.5, Nikolau 6; Gyasi 6 (18'st Holm 6), Esposito 5, Bourabia, Agudelo 6 (34'st Cipot sv), Reca 6.5; Verde 7 (7'st Ekdal 6), Shomurodov 5.
In panchina: Marchetti, Zovko, Beck, Krollis, Ferrer, Maldini.
Allenatore: Gotti 5.5.

Arbitro: Giua di Olbia 6.

Note: pomeriggio freddo, terreno in buone condizioni. Spettatori: 3000 circa. Espulsi: al 19'pt Parisi e al 3'st Esposito. Ammoniti: Vicario, Nikolau, Verde, Ekdal. Angoli: 7-3 per l’Empoli. Recupero: 4', 5'.

Emanuel Vignato salva l’Empoli al 94mo e bagna come meglio non poteva l’esordio con la maglia azzurra. Al Castellani beffato in extremis lo Spezia, che torna a casa solo con un 2-2 dopo esser stata in vantaggio di due reti grazie alla doppietta di Verde. Ci hanno pensato Cambiaghi e proprio il giovane ex Bologna a pareggiare i conti, al termine di un match ricco di episodi e con due espulsioni, una per parte (Parisi ed Esposito).

Il pareggio sorride di più alla squadra di Zanetti che sale a 27 punti, mentre gli uomini di Gotti tornano a smuovere la classifica dopo tre ko consecutivi, ma restano momentaneamente solo a +5 sulla zona retrocessione. Non succede praticamente nulla fino al 20mo, minuto in cui arriva il primo grande episodio del match: Parisi salva di mano sulla linea un colpo di testa di Wisniewski da corner, ma oltre a concedere il rigore ai bianconeri rimedia anche un rosso diretto dopo un controllo al Var.

Vicario è il solito mostro e ipnotizza Verde sia sulla prima conclusione che sulla ribattuta, il Var però entra di nuovo in azione e fa ripetere il penalty per un’entrata in area anticipata di Luperto. Sulla ripetizione Verde non sbaglia e fa 1-0 per gli ospiti. Il match si mette tremendamente in salita per i toscani, che al 31mo sono costretti a incassare anche il raddoppio avversario ancora a opera di Verde: il numero 10 spezzino si accentra sul mancino e dai 25 metri lascia partire un gran tiro che si spegne direttamente sotto l’incrocio dei pali. A inizio ripresa arriva l’ennesimo episodio della sfida: Esposito rimedia il secondo giallo di giornata e viene espulso, ristabilendo la parità di uomini in campo. L’Empoli così prova a prendere coraggio ma non riesce a costruire grandi occasioni da gol fino al 71mo, minuto in cui Cambiaghi realizza di rapina il gol che riapre tutto il discorso.

Nel finale saltano tutti gli schemi per la squadra di Zanetti, che carica a testa bassa alla ricerca del disperato pareggio, trovandolo proprio in pieno recupero con il neo entrato Vignato. Il fantasista italo-brasiliano timbra subito il cartellino all’esordio in azzurro con un collo destro che conclude un’azione tambureggiante dei toscani.

Lecce-Roma 1-1

Marcatori: 7'pt Ibanez (aut), 17'pt Dybala (rig).
Lecce (4-3-3): Falcone 7; Gendrey 6, Baschirotto 6.5, Umtiti 6.5, Gallo 6 (29'st Pezzella sv); Blin 6, Hjulmand 7, Gonzalez 6 (22'st Askildsen 6); Strefezza 4.5 (29'st Banda 6), Colombo 5.5 (22'st Voelkerling 6), Di Francesco 6 (43'st Oudin sv). In panchina: Bleve, Brancolini, Romagnoli, Tuia, Ceccaroni, Lemmens, Cassandro, Helgason, Ceesay.
 Allenatore: Baroni 6.
Roma (3-4-2-1): Rui Patricio 6; Mancini 6, Smalling 6, Ibanez 5.5; Zalewski 6, Cristante 6, Matic 6 (38'st Wijnaldum sv), El Shaarawy 6; Pellegrini 6 (43'st Solbakken sv), Dybala 7; Abraham 6.5 (38'st Belotti sv). In panchina: Boer, Svilar, Llorente, Celik, Kumbulla, Camara, Bove, Volpato, Tahirovic. Allenatore: Mourinho 6. Arbitro: Aureliano di Bologna 5.5.
Note: serata ventosa, terreno in buone condizioni. Ammoniti: Strefezza, Ibanez, Colombo, Gonzalez, Hjulmand. Angoli: 3-7. Recupero: 3' pt, 5' st.

Nel giorno del ritorno in campo di Wijnaldum, la Roma non va oltre l’1-1 contro il Lecce al Via del Mare. L'autogol di Ibanez in avvio mette in salita la strada degli uomini di Mourinho. Poi è il solito Dybala (su rigore) a sistemare le cose in una partita equilibrata. La prima conclusione del match è del Lecce: Gallo calcia da fuori area di mezzo esterno, Rui Patricio non si fida della presa e devia in corner. La Roma è la squadra che ha segnato più reti in percentuale da palla inattiva nel campionato in corso, mentre la squadra di Baroni ha preso il 42% dei gol da palla ferma. Al 7' si ribalta la situazione e il Lecce passa in vantaggio proprio sugli sviluppi di un calcio d’angolo: Baschirotto va di testa ma la deviazione decisiva è quella di Ibanez, autore dello sfortunato autogol. La Roma però reagisce. Al 15' Falcone nega con un miracolo il gol ad El Shaarawy. Ma sul corner successivo, è Strefezza a combinarla grossa: tocco col braccio in anticipo su Smalling e calcio di rigore per la Roma. Come nel match di andata dagli undici metri va Paulo Dybala che spiazza il portiere e pareggia. Al 42' la Joya inventa: imbucata per Abraham che calcia sul primo palo, ma Falcone si supera ancora.

Cinque minuti dopo altro duello tra i due: gioco di gambe dell’inglese e conclusione col destro, l’ex estremo difensore della Sampdoria però è in serata di grazia. La conferma arriva al 50' quando Falcone nega il gol nuovamente ad Abraham che era riuscito a svettare di testa dopo un calcio piazzato di Pellegrini. È il capitano giallorosso al 67' a rendersi pericoloso dopo la palla illuminante di Dybala, ma il suo tiro dal limite è alto. Per i primi cambi di Josè Mourinho bisogna aspettare l’83'. E lo Special One si gioca la carta Gini Wijnaldum, al ritorno in campo a sei mesi dalla rottura della tibia. Ma il risultato non cambia: un punto a testa per Baroni e Mourinho. La Roma sale a quota 41, terza in compagnia del Milan

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