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La Juve sorprende l'Inter, Napoli inarrestabile con Osi e Kara. La Lazio stende la Roma nel derby

Inter-Juventus 0-1

Marcatore: 23' pt Kostic.

INTER (3-5-2): Onana 6; Darmian 5.5 (34' st Correa sv), De Vrij 5.5, Acerbi 6; Dumfries 5 (38' st Bellanova sv), Barella 5.5 (18' st Mkhitaryan 6), Brozovic 5, Calhanoglu 6.5, Dimarco 5.5 (18' st D’Ambrosio 5.5); Lukaku 5.5 (34' st Dzeko sv), Martinez 5. In panchina: Handanovic, Cordaz, Fontanarossa, Zanotti, Gagliardini, Asllani, Carboni. Allenatore: Inzaghi 5.

JUVENTUS (3-5-1-1): Szczesny 7; Gatti 7, Bremer 6.5, Danilo 6.5; De Sciglio 6 (30' st Cuadrado sv), Fagioli 6.5, Locatelli 7, Rabiot 6.5, Kostic 7.5; Soulé 6 (21' st Chiesa 6, 38' st Paredes sv); Vlahovic 6. In panchina: Perin, Pinsoglio, Bonucci, Rugani, Di Maria, Sekulov, Iling-Junior, Barrenechea. Allenatore: Allegri 7.

ARBITRO: Chiffi di Padova 6.

NOTE: serata serena; terreno di gioco in buone condizioni. Espulsi: Paredes e D’Abrosio, dopo il triplice fischio, per comportamento scorretto. Ammoniti: Barella, Gatti, Rabiot, Danilo, Paredes, D’Ambrosio. Angoli 6-4. Recupero: 6'; 7'.

Solita Inter ondivaga, solita Juve utilitaristica. La squadra di Inzaghi ci ha abituati a questi alti e bassi, così dopo qualche intervento di Szczesny, la Juve nel primo tempo ne ha approfittato con Kostic: un rasoterra contestato per un "mani" di Rabiot nel corso dell’azione, non visto dal VAR. Le carenze dei nerazzurri sono state sfruttate dai bianconeri. La squadra di Inzaghi è andata sotto e non è stata poi capace di insidiare la porta bianconera, nel primo tempo. Non impeccabile la fase difensiva nerazzurra. Nella ripresa flebili assalti dell’Inter e qualche tentativo dei bianconeri. Che avrebbero potuto raddoppiare. Allegri negli ultimi minuti se n'è andato: forse non gli è piaciuto l’arbitraggio L’Inter neanche stavolta ha evitato il calo che segue spesso le fatiche di Coppa, cedendo a una Juventus alle prese con gli infortuni ma capace di sorprendere i nerazzurri. La squadra bianconera, che Allegri ritiene seconda (ora con 56 punti virtuali, ma in realtà settima con 41), grazie a questo successo ha conquistato posizioni. I nerazzurri sono terzi sempre dietro l’irraggiungibile Napoli e alla Lazio, ma le polemiche infiammeranno l’ambiente dopo la nona sconfitta stagionale e le sue modalità. Inzaghi aveva dovuto rinunciare a qualche difensore (Skriniar, Bastoni) e al neo-dottore in psicologia Gosens.

Lazio-Roma 1-0
Marcatori: 20' st Zaccagni.
Lazio (4-3-3) : Provedel 6.5; Marusic 6, Casale 6, Romagnoli 6.5, Hysaj 6.5; Milinkovic-Savic 6, Cataldi 6, Luis Alberto 7; Pedro 6.5 (43' st Basic sv), Felipe Anderson 6.5, Zaccagni 7.5 (36' st Cancellieri sv). In panchina: Maximiano, Adamonis, Magro, Gila, Patric, Lazzari, Radu, Fares, Floriani Mussolini, Pellegrini, Marcos Antonio, Immobile, Romero. Allenatore: Sarri 6.5.
Roma (3-4-1-2): Rui Patricio 6.5; Mancini 6, Smalling 6, Ibanez 4; Zalewski 5, Cristante 6, Wijnaldum 6 (22' st Matic 6), Spinazzola 6; Pellegrini 5.5 (39' st Solbakken sv); Dybala 5.5 (1' st Llorente 6) (33' st El Shaarawy sv), Belotti 5.5 (22' st Abraham 6). In panchina: Svilar, Boer, Celik, Camara, Bove, Volpato, Tahirovic. Allenatore: Foti (Mourinho squalificato) 5.5.
Arbitro: Massa di Imperia 6.
Note: serata nuvolosa; terreno di gioco in buone condizioni. Espulso: Ibanez, al 32' pt, per doppia ammonizione. Ammoniti: Luis Alberto, Romagnoli, Cristante, Mancini, Cancellieri, Basic. Angoli: 5-2 per la Lazio. Recupero: 3'; 6'.

Un derby della Capitale annunciato in tono minore, segnato dal gioco duro e dall’estremo nervosismo anche a gioco terminato - e non sono mancati scontri all’esterno dello stadio tra polizia e tifosi -, premia la Lazio che bissa la vittoria dell’andata, anche nel punteggio di 1-0, favorita dall’ora giocata con un uomo in più per l’espulsione di Ibanez nel primo tempo. La gara conferma gli attuali limiti delle due squadre, che nonostante tutto si trovano a giocarsi un posto per la Champions. I tre punti presi da Sarri grazie alla bella rete di Zaccagni sono un bel bottino in questa caccia e il secondo posto una botta di fiducia dopo la deludente eliminazione in Conference League, mentre la Roma accusa il secondo ko di fila seguito alla vittoria sulla Juventus.
All’Olimpico per lunghissimi tratti lo spettacolo scarseggia, la qualità si inchina al nervosismo, moltiplicato dopo il secondo giallo mostrato a Ibanez, alla mezz'ora. E i cartellini rossi alla fine saranno cinque, due a componenti delle panchine rivali nel finale del primo tempo e altrettanti a Marusic (lite con Mancini) e Cristante (in risposta a Luca Pellegrini) tutti protagonisti del parapiglia dopo il triplice fischio.
I biancocelesti, che Sarri schiera in formazione tipo, con avanti il tridente Felipe Anderson-Pedro-Zaccagni che riesce a colmare l’assenza di Immobile, fanno più gioco a fronte di una Roma attendista e ben poco incisiva con Belotti e soprattutto con Dybala, al suo primo derby romano dopo aver saltato quello di novembre per infortunio. Un esordio proprio non brillante per la Joya, mai al centro del gioco e sostituito nella ripresa da Llorente.
Ma il protagonista in un avvio di partita di particolare piattezza è Ibanez, che si fa ammonire già all’8' per un fallo su Felipe Anderson e ancora al 32' per un’entrata su Milinkovic.
Altro exploit in negativo in un derby per il brasiliano, dopo che in quello di andata aveva favorito la rete vincente di Luis Alberto. Tra i due gialli, poco o nulla, con la Roma molto contratta in difesa e la Lazio più manoviera ma mai pericolosa.
Il primo tiro degno di nota arriva solo al 18', quando Wijnaldum sfiora la traversa con un forte tiro dal limite. Due minuti dopo, Felipe Anderson trova un varco in area ma scarica debolmente su Rui Patricio. Alla mezz'ora Zaccagni prova il tiro a giro dal limite ma Rui Patricio è pronto. E’ il preludio del rosso a Ibanez, molto contestato dai giallorossi che cambia gli equilibri e alza a livelli pericolosi la tensione. Il tutto sfocia in una clamorosa rissa tra le due panchine, innescata da
un faccia a faccia tra Pedro e il prepararore dei portieri Nuno Santos. Massa espelle il portoghese e un componente della panchina laziale. La superiorità numerica concede alla Lazio ancor più possesso palla, peraltro del tutto sterile, fatta eccezione per una sforbiciata di Milinkovic finita a lato.
Nella ripresa il copione non cambia. La Lazio ci prova da lontano perchè non trova varchi nella difesa giallorossa, finché al 20' Felipe Anderson lancia in profondità Zaccagni, che non spreca l’occasione battendo Rui Patricio sul palo più lontano. Il vantaggio sembra durare poco, perchè Casale in mischia infila il pallone nella sua porta, ma il possibile 1-1 è annullato da un fuorigioco di Smalling. Per la Roma entrano Abraham e Matic per Belotti e Wijnaldum, poi anche El Saarawy per un Llorente durato mezz'ora. La Lazio ha spazi per attaccare ma è Spinazzola a obbligare Provedel ad evitare il pareggio. Le ultime scintille, tra spintoni e manate, sono al fischio di finale, ad abbassare ancora di più il livello.

Ferito un agente

Un agente di polizia è rimasto ferito nel corso di un lancio di petardi tra i tifosi della Lazio e della Roma nel pre-partita del derby in programma oggi pomeriggio allo stadio Olimpico. Particolari momenti di tensione si sono registrati nei pressi di un bar nella zona del lungotevere Maresciallo Diaz. Uno dei petardi avrebbe raggiunto un agente ferendolo. Un agente di polizia è rimasto ferito nel corso di un lancio di petardi tra i tifosi della Lazio e della Roma nel pre-partita del derby in programma oggi pomeriggio allo stadio Olimpico. Particolari momenti di tensione si sono registrati nei pressi di un bar nella zona del lungotevere Maresciallo Diaz. Uno dei petardi avrebbe raggiunto un a

Torino-Napoli 0-4
Marcatori: 9’ pt Osimhen, 35’ pt Kvaratskhelia (rig); 6’ st Osimhen, 23’ st Ndombelè.
Torino (3-4-2-1): Milinkovic-Savic 6; Gravillon 5 (9' st Djidji 6), Schuurs 5.5, Rodriguez 6; Singo 5 (30' st Aina sv), Linetty 5 (9' st Ilic 6), Ricci 6.5, Vojvoda 5.5 (9' st Buongiorno 6); Radonjic 6, Vlasic 5.5 (40' st Seck); Sanabria 5.5. All.: Juric 5.
Napoli (4-3-3): Meret 5.5; Di Lorenzo 6.5, Rrahmani 6 (27' st Ostigard 6), Kim 6.5, Olivera 6.5; Anguissa 6, Lobotka 6.5 (39' st Gaetano sv), Zielinski 6.5 (21' st Ndombelè 6.5); Lozano 6.5 (21' st Elmas 6), Osimhen 7.5 (27' st Simeone sv), Kvaratskhelia 7. All.: Spalletti 7.
Arbitro: Marchetti di Ostia Lido 6.
Note: Ammoniti: Gravillon, Ndombelè. Angoli: 5-4 per il Torino.
Torino. La marcia trionfale del Napoli non si ferma nemmeno a Torino: i soliti Osimhen e Kvaratskhelia trascinano i partenopei e Ndombele mette la firma sul poker finale. Spalletti festeggia al Grande Torino a fortissime tinte azzurre, Juric colleziona la sua sconfitta più pesante alla guida dei granata.

 

Fiorentina-Lecce 1-0
Marcatore: 27' pt Gallo (autorete).
Fiorentina (4-3-3): Terracciano 7; Dodo 6.5 Milenkovic 6.5, Igor 5.5, Biraghi 6; Barak 6 (40' st Bonaventura sv.), Amrabat 6, Mandragora 6.5 (40' st Duncan sv.); N.Gonzalez 6.5 (40' st Ikonè sv.), Kouame 5.5 (24' st Cabral 5.5), Saponara 7 (24' st R.Sottil 5.5). All.: Italiano 6.5.
Lecce (4-3-3): Falcone 6; Gendrey 6 (32' st Cassandro sv.), Baschirotto 6, Umtiti 6, Gallo 5.5; Blin 5.5 (25'st Maleh 6), Hjulmand 6, Gonzalez 5.5 (32' st Helgason sv.); Strafezza 5.5 (25' st Oudin 6), Colombo 5.5 (38' st Ceesay sv.), Di Francesco 6.5. All.: M. Baroni 5.5.
Arbitro: Abisso di Palermo 5.
Note: Ammoniti: Igor, Blin, Maleh, Umtiti. Angoli: 3 a 1 per il Lecce.

Sampdoria-Verona 3-1
Marcatori: 24’ e 35’ pt Gabbiadini, 43’ st Faraoni, 53’ st Zanoli.
Sampdoria (3-4-2-1): Turk 6.5; Amione 6.5, Nuytinck 7, Gunter 6; Augello 6, Cuisance 6 (18'st Ilkhan 6), Winks 6, Zanoli 7; Djuricic 6 (27'st Murru 6), Leris 6 (39'st Murillo sv); Gabbiadini 7.5 (39'st Rodriguez 6). All.: Stankovic 6.
Verona (3-4-2-1): Montipò 6; Coppola 5.5; Magnani 5.5 (1'st Veloso 6), Dawidowicz 6; Doig 5.5 (1'st Lasagna 6), Duda 6, Tameze 5, Faraoni 6.5; Lazovic 6 (23'st Depaoli 6), Braaf 6 (34'st Kallon 6), Djuric 5.5 (38'pt Gaich 6.5). All.: Zaffaroni 5.5.
Arbitro: Mariani di Roma 6.
Note: Ammoniti: Djuricic, Nuytinck, Zanoli, Coppola. Angoli: 5-8. Recupero: 1'; 8'.

gente ferendolo.

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