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Clamoroso al "Maradona": il Milan ne fa 4 e ora il Napoli ha paura per la Champions

Napoli-Milan 0-4
RETI: 17' pt Leao, 25' pt Brahim Diaz; 14' st Leao, 21' st Saelemaekers.
NAPOLI (4-3-3): Meret 5.5; Di Lorenzo 5.5, Rrahmani 5, Kim 5.5 (35' st Juan Jesus sv), Mario Rui 5.5; Anguissa 5, Lobotka 5.5 (22' st Ndombelé 6), Zielinski 5.5 (22' st Elmas 6); Politano 6 (22' st Lozano 6), Simeone 5 (31' st Raspadori 6), Kvaratskhelia 6.5. In panchina: Marfella, Gollini, Ostigard, Demme, Zedadka, Gaetano, Zerbin. Allenatore: Spalletti 5.
MILAN (4-2-3-1): Maignan 6.5; Calabria 6.5, Kjaer 6.5, Tomori 6.5, Theo 6; Bennacer 6.5 (38' st Bakayoko sv), Tonali 7; Brahim Diaz 7.5 (12' st Saelemaekers 7.5), Krunic 6 (38' st De Ketelaere sv), Leao 8 (29' st Rebic); Giroud 6 (29 st Origi 6). In panchina: Tatarusanu, Mirante, Ballo-Touré, Florenzi, Thiaw, Gabbia, Adli, Pobega, Vranckx. Allenatore: Pioli 7.
ARBITRO: Rapuano di Rimini 6.
NOTE: serata ventosa; terreno di gioco in buone condizioni. Ammoniti: Lobotka, Giroud, Krunic. Angoli: 10-4 per il Napoli. Recupero: 4'; 2'.

Napoli - Crolla il Napoli in casa, travolto dal Milan 4-0; stop inatteso della capolista, mentre per i rossoneri l’ampio successo vale il terzo posto in classifica, con il sorpasso all’Inter. La 28ma giornata infiamma la lotta per un posto in zona Champions, con la Lazio seconda grazie alla vittoria a Monza. Con una difesa d’acciaio la squadra di Sarri ottiene la quinta vittoria in sei gare con i gol di Pedro e Milinkovic-Savic. Alle spalle, la Roma aggancia i nerazzurri, ora quarti, con una vittoria netta sulla Sampdoria, in dieci per quasi tutto il secondo tempo. E dietro sale anche l’Atalanta, mentre la Juve, nonostante il -15, non è lontana. La più in difficoltà è l’Inter, dopo la decima sconfitta, e con la panchina sempre più precaria di Inzaghi. Nella lotta per l'ottavo posto, dopo l’impresa di una Fiorentina sempre più competitiva, il Bologna travolge l’Udinese con un avvio scoppiettante e il timbro finale di Barrow, migliore in campo, tornato al gol dopo cinque mesi. In zona retrocessione lo Spezia si porta a +6 sul terzultimo posto del Verona con un pari con la Salernitana: rammarico dei liguri per due legni presi nel finale. Inatteso nell’esito e nel punteggio il Match del Maradona. Pur vincendo i rossoneri restano 20 punti sotto la squadra leader della classifica, ma il Milan ha giocato come non gli riusciva da tempo e riscopre quello spirito che l’aveva portato a vincere il titolo. Ritrova la via del gol Leao (addirittura doppietta), segnano anche Brahim Diaz e Saelemaekers, entrando dalla panchina. Oltre a vincere con le grandi ora la Lazio è spietata anche con le medio-piccole. Sarri si gode un secondo posto sempre più solido superando il Monza con un gol di rapina di Pedro (con cinque difensori ipnotizzati dallo spunto dello spagnolo) e un gioiello su punizione di Milinkovic-Savic. Provedel ottiene il 17/o clean sheet e non subisce gol da 565'. La Lazio ha una forte identità, reparti in cui tecnica, grinta e automatismi vanno a braccetto, larghi tempi di recupero non dovendo giocare le coppe. La Roma, priva di mezza difesa, batte alla distanza la Sampdoria, ora a 10 punti dalla quart'ultima. Primo tempo poco convincente, che si infiamma per un palo di Wijnaldum. Poi la Roma cresce e tutto diventa più semplice dopo il secondo giallo a Murillo. E’ l’olandese il grande protagonista (insieme a Matic, Smalling e Dybala): segna il gol che sblocca la gara di testa, procura il rigore che Dybala trasforma con sicurezza. La ciliegina sulla torta la mette El Sharawj, con un gran tiro in contropiede. L’Udinese è un pò incerottata, tra squalifiche e infortuni, anche il Bologna ha le sue assenze, ma non se ne accorge nessuno. Merito di Thiago Motta che ha costruito una squadra tecnica, continua, che si esalta soprattutto con squadre di livello: dopo le vittorie con Fiorentina e Inter, il pari con la Lazio, il Bologna si libera agevolmente dell’Udinese, con due gol in 20': prima un tiro splendido, forse un pò fortunato, di Posch (al quinto centro in stagione), poi raddoppio di Moro. Nella lotta per non retrocedere piccolo passo avanti per la Salernitana e, soprattutto, lo Spezia. Decidono errori difensivi: Caldara manda in vantaggio i campani su autogol nel tentativo di anticipare Piatek, poi Gyomber si fa soffiare il pallone da Shoumorodov che pareggia.

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