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Sfuma la festa del Napoli: 1-1 con la Salernitana. L'Inter ribalta il risultato: 3-1 con la Lazio

NAPOLI-SALERNITANA 1-1

MARCATORI: 17'st Olivera, 39'st Dia.
NAPOLI (4-3-3): Meret 6; Di Lorenzo 6, Rrahmani 6, Kim 6.5, Olivera 7.5 (37'st Juan Jesus sv); Anguissa 6 (45'st Ndombélé sv), Lobotka 6 (44'st Simeone sv), Zielinski 5.5 (15'st Elmas 6); Lozano 5.5 (15'st Raspadori 6.5), Osimhen 5.5, Kvaratskhelia 6. In panchina: Gollini, Marfella, Demme, Bereszynski, Zerbin, Zedadka, Ostigard, Gaetano. Allenatore: Spalletti 7
SALERNITANA (3-4-2-1): Ochoa 7; Daniliuc 6 (41'st Lovato sv), Gyomber 5.5, Pirola 6.5; Mazzocchi 6 (23'st Sambia 6), Coulibaly 6, Vilhena 5.5 (23'st Piatek 6), Bradaric 5.5 (23'st Bohinen 6); Candreva 6 (1'st Botheim 5.5), Kastanos 6; Dia 7.5. In panchina: Fiorillo, Bronn, Bonazzoli, Trost-Ekong, Maggiore, Sepe, Iervolino, Nicolussi Caviglia. Allenatore: Paulo Sousa 6.5.
ARBITRO: Marcenaro di Genova 6
NOTE: cielo nuvoloso, campo in buone condizioni. Espulso Paulo Sousa dalla panchina al 47'st per proteste. Ammoniti: Zielinski, Olivera, Daniliuc, Pirola. Angoli 10-0. Recupero: 1' pt, 5' +2' st.

Doveva essere la partita che avrebbe consegnato al Napoli il suo terzo scudetto. E invece tutto è rinviato. E’ una pura formalità, ovviamente (i partenopei hanno ora 18 punti di vantaggio su sei gare da disputare sulla Lazio), ma la delusione è enorme per i tifosi partenopei. Al Diego Armando Maradona finisce 1-1 il derby con la Salernitana.
E’ passata da poco l’ora di gioco allo stadio Diego Armando Maradona quando l’uruguaiano Mathìas Olivera Miramontes colpisce di testa da centro area e fa capitolare il fortino della Salernitana che aveva resistito fino a quel momento all’assedio forsennato del Napoli. Un gol che fa tirare un sospiro di sollievo a milioni di tifosi e autorizza la festa che si prepara in città per il terzo scudetto atteso da 33 anni.
Un primo tempo dominato dal Napoli che raramente, però, riesce a rendersi pericoloso dalle parti di Ochoa. Al sessantesimo Spalletti decide di fare due cambi: Piotr Zieliski esce sostituito da Giacomo Raspadori e Hirving Lozano da Eljif Elmas. Due minuti dopo su corner a uscire proprio di Raspadori, l’uruguaiano Olivera anticipa tutti e batte Ochoa incrociando la conclusione di testa. Il Napoli sembra in pieno controllo quando, all’84', Boulaye Dia segna con un magnifico sinistro a giro il gol dell’1-1 che gela lo stadio Maradona. Per il portierone granata, migliore in campo, c'è ancora tempo di gloria con Kvaratskhelia che si vede parare un tiro a giro. Finisce 1-1 e la festa scudetto è rimandata. Di poco.

INTER-LAZIO 3-1

MARCATORI: 30'pt Felipe Anderson, 33' e 45'st Lautaro Martinez, 38'st Gosens.
INTER (3-5-2): Onana 6; D’Ambrosio 5.5 (1'st Dumfries 6.5), Acerbi 4.5, Bastoni 6 (21'st Gosens 7; 41' st de Vrij sv); Darmian 6, Barella 7, Brozovic 6.5, Mkhitaryan 6 (16'st Calhanoglu 6), Dimarco 6.5; Lukaku 7, Correa 5 (16'st Lautaro Martinez 7.5). In panchina: Handanovic, Cordaz, Bellanova, Gagliardini, Asllani, Dzeko. Allenatore: Inzaghi 7.
LAZIO (4-3-3): Provedel 6; Marusic 6 (41'st Pellegrini sv), Casale 6.5, Romagnoli 6, Hysaj 6 (41'st Lazzari sv); Milinkovic-Savic 5, Cataldi 6 (5'st Vecino 4.5), Luis Alberto 6.5; Felipe Anderson 7, Immobile 6 (23'st Pedro 5.5), Zaccagni 5.5. In panchina: Maximiano, Adamonis, Patric, Radu, Gila, Marcos Antonio, Romero, Bertini, Basic, Cancellieri. Allenatore: Sarri 6.
ARBITRO: Guida di Torre Annunziata 6.
NOTE: giornata serena, terreno in buone condizioni. Ammoniti: Zaccagni, D’Ambrosio, Bastoni, Marusic, Romagnoli. Angoli: 3-2 per la Lazio. Recupero: 2'; 6'.

L’Inter torna a vincere anche in casa e lo fa ribaltando la Lazio nel lunch match domenicale della 32 giornata di Serie A. A San Siro finisce 3-1 per i nerazzurri grazie alla doppietta di Lautaro e al sigillo di Gosens (entrati entrambi dalla panchina), che ribaltano l’iniziale vantaggio di Felipe Anderson. Un risultato pesante per due motivi: la squadra di Inzaghi aggancia in classifica Milan e Roma a 57 punti, ma in particolare concede il primo match point Scudetto al Napoli, che vincendo con la Salernitana più tardi si laureerebbe campione d’Italia con largo anticipo. Secondo ko di fila invece per gli uomini di Sarri, che restano momentaneamente secondi in attesa di Bologna-Juventus.
Cinque minuti sul cronometro e arriva la prima occasione della gara a favore dei nerazzurri: Brozovic si libera per il mancino dal limite dell’area chiamando Provedel ad una bella risposta in tuffo. I padroni di casa continuano a fare la partita e al 25' troverebbero il vantaggio con Mkhitaryan, se non fosse per una posizione irregolare di Correa autore dell’assist all’armeno. I biancocelesti tirano un sospiro di sollievo e alla mezz'ora, in occasione del primo vero affondo, colpiscono con Felipe Anderson: sbaglia tutto l’ex Acerbi che perde palla sulla pressione avversaria, Luis Alberto libera alla conclusione il brasiliano che con il destro realizza l’1-0 ospite. Mkhitaryan e Barella provano a scuotere l’Inter con due conclusioni velenose ma imprecise, a ridosso dell’intervallo però è ancora la Lazio a sfiorare il gol: altra palla persa da Acerbi, contropiede fulmineo della squadra di Sarri e Immobile arriva al tiro trovando la parata di Onana, poi sulla ribattuta Anderson viene deviato in corner da Bastoni. Nella ripresa i padroni di casa provano ad aumentare i ritmi e al 55' vanno a centimetri dal pareggio con Barella, che tenta la fortuna con un tocco d’esterno su cross di Dimarco mettendo a lato di un soffio. Una decina di minuti più tardi, invece, è un altro grande intervento di Provedel a negare la gioia allo stesso Dimarco.
La squadra di Inzaghi continua comunque a caricare a testa bassa e al 78' trova l’1-1 grazie al neo entrato Lautaro Martinez, servito da Lukaku e bravo a battere il portiere con una spaccata da pochi passi. Passano appena cinque minuti e l’Inter la ribalta incredibilmente: sale nuovamente in cattedra Lukaku, che pennella un gran cross per Gosens che al volo di mancino realizza il gol del 2-1. Al 90' poi arriva anche il tris e la doppietta personale di Lautaro, che chiude i conti sul 3-1 approfittando di uno sciagurato retropassaggio dell’ex Vecino.

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