«Le sanzioni colpiscono duramente non solo gli oligarchi, ma tutti i russi, anche la classe media che guarda a Occidente. La russofobia è al massimo. E questo umore potrebbe provocare una reazione opposta. Serve il dialogo, magari attraverso la cultura. Per questo credo sia l’approccio sbagliato censurare le cose appartenenti alla cultura russa": lo ha detto a Che Tempo che Fa, il programma condotto da Fabio Fazio su Rai 3, Marina Ovsyannikova, la giornalista russa che ha contestato la guerra in Ucraina durante il telegiornale serale della tv russa.
«La mia vita sembra un thriller - ha detto Marina Ovsyannikova - non so cosa succederà domani. Mi accusano di essere una spia britannica. La mia figura è avvolta da varie teorie di cospirazione. Non so niente, vivo alla giornata e forse è meglio. Certo ho paura. Sono una cittadina di Mosca, ho paura per i miei figli. Ci sono molte persone che pensano diversamente. Mi hanno bucato le ruote della macchina e il giorno dopo non si metteva in moto. Penso sia stata una vendetta.
Non ho mai pensato alla possibilità di emigrare, io sono patriota e mio figlio lo è ancora più di me. Persone come noi servono al nostro paese in un periodo difficile come questo. Ma se tutte le persone ragionevoli lasciano il paese, chi rimarrà? Io voglio pensare al futuro di questo paese».
Mi sento sola. Dal Primo Canale nessuno mi ha chiamato né scritto. Adesso è vietato citare il mio nome e parlare di quello che è successo. Le notizie sono trasmesse con un minuto di ritardo. Le persone su cui ho contato sono scomparse, ma molte persone nuove mi mandano sostegno da tutto il mondo».
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