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Clarissa Burt racconta la storia con Troisi e su suo padre rivela: "Era alcolista e violento"

Ospite a "Verissimo" oggi pomeriggio su Canale 5 l'attrice italo-americana Clarissa Burt ha raccontato la sua infanzia difficile iniziando dal controverso rapporto con il padre: "Era alcolista e violento. Mio fratello e mia sorella piccola hanno preso botte. Ha picchiato mia madre quando era incinta di me. Nel 1958 c'erano pochi posti sicuri dove le donne potevano scappare".

Dopo anni di violenze, il 13 agosto 1977 Clarissa Burt prese la scelta scelse di fuggire: "Non aspettava altro che io partissi per ammazzare mia madre. Quella notte siamo andate a prendere mia sorella, ci siamo messe in macchine e non siamo più tornate. Ho rivisto mio padre due anni e mezzo fa al funerale di mio fratello. Perdono tutti però lui resta un energia tossica nella mia vita".

Il rapporto con Massimo Troisi

Clarissa Burt è tornata a soffermarsi inoltre anche della sua storia d'amore con Massimo Troisi e lo fatto in occasione del lancio del documentario "Il mio amico Massimo", di Alessandro Bencivenga, in arrivo al cinema dal 15 al 21 dicembre con Lucky Red. Questo sarà uno dei quattro documentari dedicati alla memoria dell'artista scomparso prematuramente nel giugno del 1994, a causa dei problemi di cuore che negli ultimi anni avevano iniziato a non dargli più tregua. Il 19 febbraio 2023 Troisi si appresta a compiere 70 anni ed è per questo che tanti colleghi del cinema si sono messi in moto per proporre dei documentari che lo ricordassero.

In un'intervista al Corriere della Sera, Clarissa Burt ha rivelato: "Era dolce, carino, affettuoso. Mi colpivano la sua gentilezza e la sua calma". Ci conoscemmo nel 1988, a cena da amici, era inverno, io mi lamentavo per il riscaldamento ma avevo in casa un camino. Massimo il giorno dopo mi mandò un furgoncino pieno di legna con un bigliettino: per tenerti al caldo".

"Nei tre anni in cui siamo stati insieme non l’ho mai visto giocare né a carte né a biliardo. Massimo si svegliava tardi, poi andava nello studio a scrivere progetti. Erano usciti i computer e i primi rudimentali cellulari. Era affascinato dalla tecnologia. Se rivedeva mai i suoi film? No, mai. Facevamo vita di casa, gli habitué erano l’attore Massimo Bonetti e l’autore televisivo Giovanni Benincasa".

Clarissa Burt ha poi anche raccontato di ulteriori dettagli della relazione vissuta con Troisi. Una relazione, per così dire, "casalinga", ma con momenti di mondanità importanti come "quando vinse lo scudetto il Napoli e andammo a festeggiare in barca con tutta la squadra, Maradona conosceva i film di Massimo".

Poi la rottura della storia dopo tre anni anche perchè intorno a Troisi gravitavano altre donne: "Ci lasciammo perché quando si sta insieme si sta in due e non in duecento. Ci lasciammo per questo. Mi è capitato anche con Francesco Nuti e non me lo spiego, dovete farvi qualche domanda voi uomini. Parlo di tutti gli uomini sulla faccia della Terra, non solo di quelli italiani".

Foto Instagram Massimo Troisi 

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