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Isola dei famosi, tra “morti di fama” e professionisti del reality

Noto è all’universo mondo televisivo che Pier Silvio Berlusconi, dopo la disastrosa edizione appena conclusa del GFVip, ha imposto una linea di sobrietà al trash dilagante, costringendo gli autori dell’Isola dei famosi a rivoluzionare il cast poco prima dell’avvio della trasmissione. È altrettanto noto, però, che le parole sobrietà e reality sono in netta contrapposizione e che quest’ “Isola” si preannunciava ricca già solo per il fatto che segna il ritorno in tv di Ilary Blasi dopo un’intera annata di gossip sulla fine del suo matrimonio con Totti.

Pur appartenendo al gruppo «las mujeres facturan», ma senza la musicalità di Shakira, l’accenno di Ilary alle sue vicende personali è stato più ironico e teso a solleticare la curiosità del pubblico e ha proseguito la conduzione con la solita verve nella quale continua a spiccare la voglia di buttarla in caciara quando le cose stanno prendendo una piega a lei non gradita o tagliando corto alle lungaggini che la rendono insofferente e svogliata. Poiché tutte le prime puntate sono di rodaggio, gli autori non mancheranno di oliare alcuni meccanismi, in particolare a frenare l’entusiasmo di Enrico Papi, che si sente più co-conduttore che opinionista, non riesce ad essere particolarmente spiritoso e interviene a sproposito. Se gli autori non dovessero interrompere le sovrapposizioni di Papi, ci penserà la stessa Ilary e, quando le gireranno le pelotas, lo rimetterà a posto con buona pace della invocata sobrietà. Più, anzi, troppo, signora bon ton ci è apparsa invece Vladimir Luxuria, che non ha ancora preso le misure del ruolo e le modalità con le quali interfacciarsi con la Blasi.

Ora, però, due parole le vogliamo dire sullo storico inviato Alvin, che certamente conosce i meccanismi del gioco e certamente ha una lunga esperienza sui luoghi, ma a noi continua a sembrare un pesce lesso, educato e spigliato, ma sempre troppo manierato, anche se si è sottoposto alla tortura dello smoking a 40 gradi. Quanto al cast, si divide, come al solito, fra i professionisti dei reality e quelli che Dagospia chiama morti di fama, anche se quest’anno merita attenzione il duo formato da Marco Mazzoli e Paolo Noise, conduttori de Lo Zoo di 105. Sin dalle prime battute i due hanno dimostrato di voler continuare in video le loro performance radiofoniche, con un misto di ironia, battute e trovate, come quella di gettarsi in mare dall’elicottero con indosso due improbabili parrucche in stile Cugini di Campagna. Sono quelli che, a nostro avviso, se manterranno la loro goliardia senza farsi troppo coinvolgere dalle dinamiche pettegole del reality, potranno dare belle soddisfazioni, e in loro fidiamo.

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