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Tokyo 2020, atleti positivi e impauriti... dalla “bolla”: primo caso registrato nel villaggio olimpico

Liz Cambage ha rinunciato, mentre il cestista Beal e il tennista de Minaur sono stati contagiati

Il primo caso di coronavirus è stato registrato nel Villaggio Olimpico di Tokyo, quando mancano solo sei giorni all’inizio dei Giochi: lo hanno reso noto oggi gli organizzatori.  «C'è stata una persona nel Villaggio. Si tratta del primo caso nel Villaggio che è stato segnalato durante i test», ha detto Masa Takaya, il portavoce del comitato organizzativo delle Olimpiadi. Le autorità non hanno reso nota l’identità della persona, che è stata portata in un hotel e messa in isolamento, ha spiegato il portavoce. Da parte sua il presidente di Tokyo 2020, Seiko Hashimoto, ha detto che «stiamo facendo tutto il possibile per prevenire qualsiasi focolaio di Covid. Se dovessimo ritrovarci con un focolaio, ci assicureremo di avere un piano in atto per rispondere».

Le altre defezioni

Il «terrore» per la bolla anti-Covid ha spinto a rinunciare alle Olimpiadi di Tokyo Liz Cambage, una delle leader della nazionale australiana di basket arrivata al bronzo a Londra 2012 e all’argento mondiale nel 2018. «Non è un segreto che nel passato abbia lottato con la mia salute mentale e di questi tempi mi preoccupa molto il fatto di trasferirmi in una 'bollà olimpica. Niente famiglia. Niente amici. Niente tifosi. Nessun sistema di supporto al di fuori della mia squadra. Onestamente per me è terrificante» ha spiegato la quasi trentenne, di ruolo centro, che nei mesi scorsi è tornata a giocare nella Wnba americana con le Las Vegas Aces dopo aver ottenuto un’esenzione medica nella stagione 2020 disputata in un’unica sede senza contatti con l’esterno per le restrizioni per il Covid. «Nel mese scorso ho avuto attacchi di panico, non ho dormito e mangiato - ha raccontato ancora -. Ora non voglio tornare a prendere ogni giorno medicinali per controllare la mia ansia. Specialmente partecipando a una competizione sul più importante palcoscenico sportivo al mondo. Conosco me stessa e so che non posso essere la Liz che tutti meritano di vedere giocare con l'Australia. Non adesso almeno. Ho bisogno di prendermi cura di me stessa mentalmente e fisicamente». Il capo della missione australiana, Ian Chesterman, in una nota ha spiegato di comprendere la scelta della giocatrice. «Liz ha dato un enorme contributo alla squadra olimpica Australiana in due edizioni dei Giochi. Rispettiamo la sua decisione e le auguriamo di tornare in piena salute».

I casi Beal e De Minaur

Il Covid complica i piani di avvicinamento della nazionale statunitense di basket alle Olimpiadi di Tokyo: è stata infatti annullata la partita di preparazione con l’Australia in programma oggi «per cautela estrema», viene spiegato sul profilo Twitter di Usa Basketball, dopo il caso di positività di giocatore Bradley Beal, indisponibile per i Giochi, che ha portato all’isolamento anche del compagno di squadra Jerami Grant. Invece, l’australiano Alex de Minaur, 17esimo nel ranking Atp, salterà le Olimpiadi di Tokyo dopo essere risultato positivo al Covid-19. Il 22enne tennista ha contratto il virus in Spagna, dove vive, all’inizio di questa settimana. "Siamo molto delusi per Alex - ha detto il vicepresidente del comitato olimpico australiano, Ian Chesterman - Era un sogno fin da quando era bambino rappresentare l’Australia alle Olimpiadi". De Minaur avrebbe dovuto competere in singolare e in doppio in Giappone. Gli organizzatori devono ancora confermare se il suo compagno di doppio, John Peers, potrà disputare i giochi. Negativi invece tutti gli altri giocatori australiani, tra cui la leader della classifica Wta, Ashleigh Barty, e la veterana Samantha Stosur, che parteciperà alla sua quinta Olimpiade.

In totale sono 15 i contagi riscontrati tra persone legate in vari modi ai Giochi

Sono 15 i contagi da Covid riscontrati a Tokyo tra persone legate in vari modi ai Giochi, tra cui il primo caso di Covid segnalato all’interno del villaggio olimpico che riguarda, precisa l’organizzazione, una persona proveniente dall’estero e non un atleta, di cui non è stata  rivelata nè l’identità nè lo stato di salute. Le altre persone infettate sono 7 lavoratori a contratto, sei dipendenti del comitato organizzatore locale e due rappresentanti dei media. Dei positivi, 8 sono arrivati a Tokyo dall’estero da meno di due settimane, 7 risiedono in Giappone. Non è chiaro se queste persone abbiano avuto accesso al Villaggio olimpico.

Tokyo, allarme Covid: contagi ai massimi in quasi sei mesi

A meno di una settimana dall’inizio delle Olimpiadi, Tokyo registra un nuovo massimo giornaliero dei casi di Covid in quasi sei mesi. Il governo metropolitano della capitale ha segnalato 1.410 positività: si tratta del livello più alto dal 21 gennaio, con una tendenza in continua ascesa che ha superato quota 1.000 per il quarto giorno consecutivo.

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