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Il Premio del cittadino europeo 2022 a memoria Shoah e diritti donne 

ROMA - Un riconoscimento alle iniziative e storie di senso civico e cooperazione dei cittadini e cittadine dell'Ue, che traducono in realtà i valori fondanti dell'Europa. Questo il senso del Premio del cittadino europeo 2022, i cui vincitori e i finalisti italiani sono stati ospitati e premiati questa mattina in una cerimonia organizzata dall'Ufficio del Parlamento europeo allo spazio 'Esperienza Europa - David Sassoli' a Roma.

Quest'anno, il riconoscimento è stato conferito all'iniziativa di difesa dei diritti delle donne #siamotuttelaura e al progetto di memoria dell'Olocausto 'I giovani ricordano la Shoah - SOS Ucraina'. L'evento, aperto dai saluti di Carlo Corazza, responsabile del Parlamento europeo in Italia, ha visto la partecipazione della vicepresidente del Parlamento europeo Pina Picierno (S&D-PD) e i membri della giuria, Brando Benifei, eurodeputato S&D-PD, e Maria Cristina Pisani, presidente del Consiglio Nazionale Giovani, oltre ai rappresentanti dei progetti finalisti. Il premio viene assegnato ogni anno dal Parlamento europeo ai cittadini, associazioni o gruppi che incoraggiano la comprensione reciproca, una maggiore integrazione tra le persone, la cooperazione transfrontaliera e promuovono i valori e i diritti fondamentali dell'Ue. Valori che "devono vivere nei cittadini che dimostrano senso civico", ha affermato Corazza, sottolineando che il premio ha ancora più valore oggi: "L'Ucraina è Ue, perché sta difendendo nostri valori, di libertà e dignità" e "io penso che per rispondere di più alla difesa di questi valori, l'Europa deve fare cambiamenti importanti".

La cerimonia "è un momento importante per far conoscere le belle esperienze europee e creare un legame per dare seguito alla diversità ed eccellenza europee", ha sottolineato Brando Benifei. I finalisti ed i vincitori vengono scelti in ogni Paese da una giuria composta da eurodeputati ed esponenti della società civile. I vincitori di tutta Europa saranno premiati martedì 8 novembre a Bruxelles. Nel corso della cerimonia a Roma, grande spazio è stato dato alle esperienze dei finalisti e vincitori del premio. Tra questi, la 'Locanda alla mano' per l'inclusione di persone con sindrome di Down, l'impresa sociale Moltivolti per l'inclusione dei migranti, il progetto di inclusione sportiva Filippide, l'iniziativa 'L'Europa oggi. Step del doposcuola romero'.

Molta commozione ha suscitato il progetto #siamotuttelaura raccontato da Laura Massaro, protagonista di una battaglia legale per non vedersi allontanare suo figlio a causa di una perizia di alienazione parentale, sindrome non riconosciuta dalla comunità scientifica. Ed emozione ha suscitato il progetto 'I giovani ricordano la Shoah - SOS Ucraina', con la rappresentante Dagmara Sobolewska che ha sottolineato l'importanza della memoria con la guerra tornata in Europa. "Ci eravamo dimenticati cosa volesse significare svegliarsi sotto le bombe, pensavamo di averlo confinato ai libri di storia. Ma una mattina ci siamo svegliati con la guerra nel nostro continente, in uno Stato amico", ha sottolineato Picierno. Attraverso il premio, il Parlamento europeo "intende muovere i valori fondanti che consentono all'Europa di essere un faro nel mondo per la difesa dei diritti fondamentali".

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