Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Torna Katana, la sportiva anticonformista Anni '80 di Suzuki

ROMA - Con la nuova Katana la Suzuki propone una sportiva di carattere e rispolvera un nome che tra gli appassionati di due ruote è rimasto impresso perché legato a un modello anticonformista del produttore nipponico che negli anni Ottanta ha lasciato il segno. Affilata come l'omonima spada giapponese, la nuova generazione è stata presentata in premiere al Salone internazionale Intermot di Colonia (3-7 ottobre), insieme alla versione 2019 della GSX-1000, alla GSX-750 depotenziata a 35 kW e al debutto europeo della RM-Z250.

Derivata dal prototipo Katana 3.0 Concept, esposto a Eicma 2017, la nuova moto della Casa di Hamamatsu raccoglie idealmente l'eredità di quella lanciata nel 1981, poi diventata iconica, e ne ripropone lo spirito vincente in chiave più attuale: oggi come allora, quindi, esce dagli schemi tradizionali per offrire al mercato qualcosa di originale. Un'idea che ha molto di italiano, dal momento che lo studio che l'ha originata è stato realizzato dalla Engines Engineering, su disegno di Rodolfo Frascoli. Sulle ali del successo di pubblico e critica riscosso dalla show-bike alla rassegna italiana dello scorso anno, in Suzuki hanno deciso di dare semaforo verde a questo progetto che punta a offrire un "controllo totale nella guida veloce e il giusto comfort negli spostamenti urbani". Nasce intorno a un telaio in alluminio a doppio trave rigido, di dimensioni compatte, con collegamento diretto tra cannotto di sterzo al forcellone, derivato da quello montato sulla GSX-R1000 del 2016. La forcella KYB a steli rovesciati da 43 mm è completamente regolabile, mentre il mono ammortizzatore permette di intervenire sul precarico molla e sul freno idraulico in estensione. Il motore da 150 Cv è uno svilippo del quattro cilindri della GSX-R1000 K5 del 2005: è stato affinato e messo a punto per un impiego stradale ed è abbinato a uno scarico "4-in-2-in-1", con silenziatore nero che punta verso l'alto. Il design della Katana si ricollega direttamente a quello della prima generazione, a partire dal cupolino, che ospita un faro a LED, con una forma che richiama per certi versi proprio la spada che dà il nome al modello, per arrivare alla sella bicolore (alta da terra 825 mm) e al codino, sempre con proiettore a LED. Il perché di questa scelta, che va oltre l'operazione nostalgia, lo chiariscono gli stessi progettisti: "I tratti scultorei della prima generazione, che sembravano futuristici nel 1981, mantengono oggi un fascino immutato. La sapiente rivisitazione fonde stilemi classici e altri moderni, catturando lo sguardo con dettagli ricercati e finiture impeccabili".

Caricamento commenti

Commenta la notizia