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Unrae, a novembre flessione drastica dei diesel (-25,6%)

E' "drastica" (-25,6%) la flessione dei diesel nelle auto immatricolate in Italia nel mese di novembre. E' quanto evidenzia l'Unrae, l'Unione nazionale rappresentanti autoveicoli esteri, commentando i dati diffusi dal Ministero dei Trasporti. "Con la stagione autunnale, in assenza di altri provvedimenti più strategici, è tornata di moda la programmazione delle domeniche ecologiche - afferma Michele Crisci, presidente dell'Unrae - e la città di Roma ieri ha vissuto il suo secondo blocco della circolazione che ha coinvolto anche i più moderni diesel Euro 6, mentre ha consentito la libera circolazione in deroga di veicoli con oltre 20 anni di età". L'Unrae ribadisce, in una nota, "il proprio disappunto per un provvedimento che se avesse come finalità primaria l'impatto ambientale in ambito urbano, non interverrebbe con provvedimenti volti a bloccare i diesel di ultima generazione e ciò è dimostrato dall'andamento della CO2 nelle principali città del nostro Paese che da un anno all'altro ha visto incrementi progressivi".

Secondo l'Unrae la riduzione delle vendite di vetture diesel sta incidendo sull’aumento della CO2 e gli ultimi dati di novembre evidenziano come le emissioni medie ponderate di CO2 in Italia siano cresciute del 3,9% raggiungendo i 117,0 g/km. In particolare, nella città di Roma sono aumentate del 3,4% raggiungendo i 113,8 g/km (+3,7 g per chilometro). Forte incremento a Palermo +5,4% (+5,9 g/km), Firenze +5,6% (+ 6,4 g/km), Milano +5,7% (+6,5 g/km) e Napoli dove la CO2 è aumentata addirittura del 7,7%, con un incremento di 8,4 grammi per chilometro. Il dato sta progressivamente peggiorando ed i primi 11 mesi, infatti, presentano una situazione più attenuata: nel totale Italia il mese di novembre presenta un incremento del biossido di carbonio del 3,9%, a fronte di +0,4% dei livelli del gennaio-novembre. Come anticipato, sul fronte delle motorizzazioni il mese è stato contrassegnato da un fortissimo calo del diesel che perde oltre 1/4 dei suoi volumi e, cedendo 11,4 punti di quota, si ferma nel mese al 45,1% del totale mercato, a causa di una riduzione delle vendite generalizzata in tutti i canali: privati, noleggio e società. Nel cumulato la flessione delle auto diesel vendute è dell’11,9%, con una quota al 51,8% (-4,9 p.p.).

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