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Obesità e fumo, un mix micidiale per la salute della bocca

Sia il fumo sia i chili di troppo alterano la popolazione di batteri presenti nella bocca moltiplicando potenzialmente il rischio di ammalarsi di parodontite perché hanno insieme un effetto negativo sinergico.
    Lo suggerisce uno studio che viene presentato in occasione del 47/imo Meeting Annuale della American Association for Dental Research (AADR), che si tiene a Fort Lauderdale (Florida), in congiunzione con il 42/imo Meeting Annuale della Canadian Association for Dental Research (CADR).
   

La ricerca è stata condotta da Najla Kasabreh presso The Ohio State University, Columbus.

Obesità e fumo sono noti fattori di rischio per la parodontite, spiega il Presidente eletto della Società Italiana di Parodontologia e Implantologia (SIdP) Luca Landi; in questo studio si è voluto valutare il loro impatto complessivo e si è visto che insieme favoriscono un cambiamento microbiologico del cavo orale a vantaggio di batteri parodontopatogeni, quindi con obesità e fumo vi è maggior rischio di malattia parodontale e anche di una più rapida progressione della malattia stessa.
    L'obesità, in particolare, potrebbe favorire la presenza di una flora batterica più aggressiva, spiega il Presidente SIdP Mario Aimetti dell'Università di Torino, d'altro canto il soggetto obeso vive in uno stato infiammatorio cronico (infatti proprio le cellule adipose producono moltissime sostanze pro-infiammatorie, le citochine) che può ripercuotersi anche sul cavo orale. L'effetto sinergico di fumo e obesità, benché ancora poco chiaro, sembra avere un ruolo nella selezione dei batteri più aggressivi nella bocca.
    Kasabreh ha voluto studiare a fondo la composizione batterica subgengivale di individui di peso normale o obesi, fumatori e non, con o senza malattia parodontale. Kasabreh ha coinvolto un campione di 75 individui ed ha rivelato che due noti patogeni della parodontite, Aggregatibacter actinomycetemcomitans and Porphyromonas gingivalis, sono sempre presenti nel microbioma di individui obesi con o senza malattia parodontale, cosa che potrebbe spiegare perché le persone in eccesso di peso sono più a rischio di parodontite.
    "I nostri dati suggeriscono che sia fumare sia essere in sovrappeso alterano la composizione del microbioma sottogengivale - spiega Kasabreh - e che gli effetti di questi due fattori di rischio sono sinergici tra loro, ovvero si moltiplicano a vicenda. Abbiamo anche scoperto che l'obesità influenza in modo differente i batteri della bocca di maschi e femmine - continua. Ciò indica la necessità di una medicina di precisione (personalizzata) che tenga conto di vari fattori tra cui il sesso, il peso, l'abitudine al fumo e altre variabili nella valutazione del rischio di malattia parodontale e anche della riuscita dei trattamenti", conclude Kasabreh. "Un altro aspetto importante di questo studio - rileva Landi - è che un giorno l'analisi microbiologica del cavo orale potrebbe permettere di vedere se soggetti obesi e/o fumatori in futuro svilupperanno la parodontite. In bocca ci sono circa 750 specie di batteri diversi, sottolinea Landi, ogni microlitro di placca contiene milioni di batteri, quindi è attualmente molto difficile fare un'analisi predittiva di questo tipo (oggi tale analisi si può eseguire limitatamente al caso in cui la terapia antibiotica per la parodontite non avesse funzionato, per calibrare meglio una nuova terapia). Ma in futuro per il clinico potrebbe divenire importante fare un prelievo di microbiota per capire se un fumatore o un individuo obeso svilupperanno la patologia", conclude.
   

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