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Diabete, ancora pochi pazienti curati con farmaci innovativi

(ANSA) - ROMA, 2 OTT - Ancora troppi pochi pazienti, in Italia, sono curati con i farmaci innovativi per il diabete, "un numero molto basso, che ci vede agli ultimi posti in Europa". E' la denuncia che arriva dal 75/mo Congresso dei Medici di Medicina Generale (Fimmg), in corso a Domus de Maria (Cagliari) e dal titolo "Potenziare la medicina generale per migliorare l'active ageing".
    Molti i temi che verranno affrontati al Congresso, della prevenzione attraverso la promozione di corretti stili di vita e vaccinazioni alla diagnosi precoce. Uno specifico spazio nel programma è stato dedicato alla cura delle persone con diabete, malattia che colpisce circa 4 milioni di italiani, un numero in crescita e che inizia a colpire anche i più giovani. Chi soffre di questa malattia, particolarmente complessa da gestire perché oltre ai farmaci prevede l'automonitoraggio della glicemia, "può aver particolari benefici da una particolare classe di molecole, ovvero le gliptine, molto ben tollerate e facili da usare, prescritte per chi ha controindicazioni per la metformina", spiega Agostino Consoli, presidente della Società Italiana di Diabetologia (Sid) . Ma, precisa, "vediamo che in Italia solo il 10% di chi ne avrebbe necessità, li assume. In altri paesi civili le percentuali sono almeno il doppio". Da marzo l'Agenzia italiana del Farmaco (Aifa) ha stabilito di estendere ai medici di famiglia la possibilità di prescrivere questi farmaci innovativi, cosa che ora possono fare solo gli specialisti. Ma la novità non si è ancora tradotta in realtà, a causa, prosegue Consoli, di "burocrazia e inerzia". "L'apertura alla prescrivibilità da parte dei medici di famiglia - commenta Andrea Pizzini, della Fimmg - consentirebbe a molte più persone di essere curate con queste molecole. Inoltre permetterebbe di attuare un intervento efficace già nelle prime fasi di malattia, in cui il paziente è seguito per lo più dal medico di medicina generale. Chiediamo quindi venga facilitata".(ANSA)

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