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Bambini a rischio "gobba", allarme cifosi "da smartphone": casi aumentati del 700%

Tablet , smartphone o notebook non sono dannosi per la salute tanto per le onde elettromagnetiche quanto per la schiena. Dai 3 anni in poi i dispositivi elettronici sempre più spesso vengono usati come “baby sitter” per ore al giorno e i genitori sottovalutano i danni allo sviluppo dello scheletro.

La Società Italiana di Ortopedia e Traumatologia (Siot) cita numeri allarmanti: è del 700% l’aumento dei casi di cifosi registrati nelle scuole medie inferiori negli ultimi dieci anni. È dovuto alla posizione chinata con le spalle in avanti, seduta dannosa specie per chi ha ancora le vertebre in via di formazione. È una situazione che a lungo andare le fa crescere in modo deformato.

La curva delle spalle è in avanti, la classica “gobba”: l’80% dei bambini di quarta e quinta elementare - scrive la Siot- ha un “atteggiamento cifotico”. Nella fase iniziale è possibile intervenire con rieducazione motoria e ginnastica appropriata, a patto però di avere la collaborazione del ragazzo, perché se dopo la ginnastica torna a casa e si rimette chino sul tablet, è tutto inutile; nel caso in cui la diagnosi arrivi troppo tardi si deve ricorrere a busti o chirurgia. «Fin dai primi passi è possibile incorrere in pericoli comuni che però possono arrecare traumi leggeri o invalidanti. Ma è importante sapere che alcuni di questi disturbi (come la cifosi) possono essere evitati grazie all’adozione di posture e comportamenti corretti fin dalla primissima infanzia», spiega il professor Francesco Falez, presidente Siot, all’Ansa.

 

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