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Allarme obesità, l'Ocse: "Entro il 2050 l'aspettativa di vita si ridurrà di tre anni"

A causa dei crescenti tassi di sovrappeso e obesità, entro il 2050 l’aspettativa di vita si abbasserà di quasi 3 anni: in alcuni paesi le persone vivranno 0,9 anni in meno e in altri ben 4,2 anni in meno. Questo significa che ci saranno fino a 92 milioni di morti a causa dell’obesità e delle malattie a essa associate.

L’allarme è stato lanciato dall’Ocse nel nuovo report sull'obesità, diffuso oggi in occasione della giornata mondiale dedicata a questa «grave epidemia». L’aumento di peso sta anche danneggiando la nostra salute, il nostro benessere e la nostra ricchezza a tutte le età. Attualmente, si stima che più della metà della popolazione è in sovrappeso in 34 dei 36 paesi che fanno parte dell’Ocse e in quasi uno su quattro le persone sono obese. I tassi medi di obesità negli adulti nei paesi Ocse sono aumentati dal 21% nel 2010 al 24% nel 2016. In altre parole, oggi ci sarebbero altre 50 milioni di persone obese.

Secondo l’analisi Ocse, tra le abitudini sbagliate più diffuse c'è la tendenza a consumare meno frutta e verdura di quanto si dovrebbe. E il fatto che le persone trascorrono metà delle ore che passano svegli a compiere attività sedentarie. Al contrario l’Ocse stima che il raggiungimento dell’obiettivo che prevede una riduzione del 20 per cento delle calorie provenienti da «gruppi alimentari rilevanti» impedirebbe lo sviluppo di circa 1,1 milioni di casi all’anno di malattie cardiovascolari, diabete e vari tipi di cancro nei 42 paesi inclusi nell’analisi. Interventi rivolti a tutta la popolazione, ad esempio miglioramenti nell’etichettatura dei prodotti alimentari e campagne di informazione, consentirebbero secondo l’Ocse di acquisire da 51mila a 115mila anni di vita in 36 paesi. La combinazione di più interventi di prevenzione produrrebbe benefici ancora maggiori, come ad esempio recuperare ulteriori 205mila anni di vita ogni anno.

L’eccesso di peso non fa male solo alla salute e alla produttività degli adulti. Ma anche a quella dei bambini che, a causa dell’obesità, pagano un prezzo salato. «I bambini che sono in sovrappeso fanno meno bene a la scuola, ottengono voti più bassi, hanno maggiori probabilità di perdere la scuola e, quando crescono, hanno meno probabilità di riuscire a completare l’istruzione superiore», scrive l’Ocse.

«Mostrano anche una minore soddisfazione della vita e sono fino a tre volte più a rischio di diventare vittime del bullismo, il che può contribuire ad abbassare ulteriormente il rendimento scolastico», aggiunge. Dai calcoli dell’Ocse, i bambini con un peso sano, invece, hanno il 13 per cento delle probabilità in più di ottenere buone prestazioni scolastiche rispetto ai bambini obesi.

 

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