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Cocktail zero alcol Lyre's, il bere responsabile ora è "diet". E a prova di astemi

Un drink con gli amici senza paura di cadere nello «sballo», perdere punti sulla patente, o peggio ancora per molti ingrassare. E’ la rivoluzione degli spirits no alcol, da poco approdati in Italia quelli Made in Australia della Lyre's dopo aver già conquistato importanti mercati nell’Europa occidentale, in India e in alcuni mercati islamici, oltre ad essere già in carta in diversi ristoranti stellati Michelin. Una rivoluzione che ha il vantaggio di essere inclusiva perché, nelle analisi di mercato del brand australiano Lyrès, toglierà il disagio davanti a bartender finora vissuto da astemi, donne in gravidanza, persone a dieta, e consumatori di credo islamico.

Taglio medio delle calorie del 20%

Il taglio medio delle calorie è del 20%, stima la produttrice di non-alcoholic spirits ora distribuita in Italia dopo altri 40 Paesi. E Bacardi Limited, la più grande azienda produttrice di liquori a conduzione familiare al mondo, prevede una crescita del 400% per i distillati a gradazione alcolica bassa e nulla nei prossimi quattro anni. In particolare, il noto brand di rum e gin distribuiti in 170 Paesi, stima una crescita dagli attuali 100 milioni a 500 milioni di dollari in valuta di riserva nell’Europa occidentale entro il 2024. Da qui il lancio campagna di portata europea di Bacardi Limited «Less is More» (Meno è meglio) per aiutare bar e partner del commercio al dettaglio e online a sfruttare questa opportunità di vendita. Durante le prossime feste in lockdown la cultura dello sballo sembra messa all’angolo: la tendenza a 'bere responsabilmentè ha registrato, secondo quanto riferisce Bacardi, già quest’anno un’accelerazione: una persona su tre (36%) nel Regno Unito, in Francia e in Germania è intenzionata a bere cocktail analcolici o a bere 'meno ma megliò. «Nel 2021 - fa sapere Lyrès - contiamo di essere nella carta dei drink di almeno metà del migliori 50 ristoranti stellati Michelin al mondo».

Cresce in Italia il movimento low alcool o no alcool

Anche in Italia sta crescendo il movimento low alcool o no alcool, allo spritz e al Negroni dunque non si rinuncia ma si guarda con attenzione a questa possibilità di gustare i propri drink preferiti nel rispetto delle norme e senza la paura dell’hangover e di perdere punti sulla patente. Lyrès, distribuito da FineSpirits nei circuiti professionali e non nella grande distribuzione, precisa che la propria gamma è priva di glutine e latticini ed è adatta anche ai vegani e vegetariani. «Non c'è alcuna collaborazione con i produttori di Amaretto di Saronno e di vermouth, ma non vogliamo far concorrenza - affermano gli australiani con un fake. Bensì portare al bancone del bartender categorie di consumatori che mai avrebbero ordinato un alcolico. Creare dunque una nuova esperienza del bere, che si affida sempre alla professionalità del barman per una miscelazione d’autore di almeno 40 drink tra i più noti.

Una persona su quattro nel mondo non beve alcolici

Una persona su quattro nel mondo oggi non beve alcolici, ora potrà condividere il piacere di un Martini cocktail o di uno spritz senza timori. Basta dunque alle soluzioni di ripiego con bevande analcoliche allungate o ai succedanei. Sotto l’'ombrellino ora c'è una gamma aromatica da assaporare che già detta la tendenza 2021». Anche perché, come sottolinea Brenda Fiala, vicepresidente globale della funzione Analisi e informazioni strategiche di Bacardi, «in seguito all’impatto del lockdown, non solo le persone hanno iniziato a cercare cocktail a bassa gradazione alcolica, ma hanno anche iniziato a gustare i drink entro le 18, un bel pò prima del solito e a provare versioni allungate o analcoliche dei cocktail tradizionali. E questo significa che bere responsabilmente è ormai una tendenza affermata e destinata a perdurare».

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